donald trump coronavirus virus

“TRUMP NON RESPIRAVA PIÙ, HA RISCHIATO DI MORIRE DI COVID” - SOLO ORA EMERGE LA VERITÀ NASCOSTA SULLA SUA MALATTIA - L’EX PRESIDENTE, A 74 ANNI E IN SOVRAPPESO, AVEVA LIVELLI DI OSSIGENO NEL SANGUE “ESTREMAMENTE BASSI E UN PROBLEMA POLMONARE” - LO RIVELA IL “NEW YORK TIMES” - I NUOVI DETTAGLI AIUTANO A RICOSTRUIRE LO SFORZO DELLA CASA BIANCA PER OTTENERE UN ACCESSO SPECIALE A UN FARMACO NON APPROVATO PER COMBATTERE IL VIRUS - LA RICOSTRUZIONE

Michele Galvani per www.ilmessaggero.it

 

meme su donald trump e il covid 5

Donald Trump ha avuto il Covid-19 ed è guarito. E questo si sapeva. Ma non era noto che la gravità della sua malattia fosse «stata tenuta nascosta» dal suo staff e chiaramente dalla famiglia: l'ex presidente aveva infatti livelli di ossigeno nel sangue «estremamente bassi e un problema polmonare associato alla polmonite causata dal coronavirus», secondo quando riportato da quattro persone che avevano familiarità con la sua condizione. In sostanza, «ha rischiato di morire».

 

La sua prognosi divenne così preoccupante, prima di essere portato al “Walter Reed National Military Medical Center” lo scorso ottobre, che i funzionari credevano che «avrebbe dovuto essere messo in ventilazione». La notizia è riportata in esclusiva dal “New York Times”, che snocciola tutta la storia tappa per tappa, con dichiarazioni di fonti che - chiaramente - preferiscono restare anonime.

 

meme su donald trump e il covid 6

Le fonti vicine a Trump hanno detto che erano stati scoperti degli «infiltrati polmonari, che si verificano quando i polmoni sono infiammati e contengono sostanze come fluidi o batteri». La loro presenza, soprattutto quando un paziente mostra altri sintomi, può essere un segno di un caso acuto della malattia. A quel punto, il livello di ossigeno nel sangue di Trump è stato motivo di estrema preoccupazione, perché era sceso fino al valore 80. La malattia è considerata grave quando il livello di ossigeno nel sangue scende al di sotto dei 90.

 

In precedenza era stato sostenuto che Trump avesse avuto problemi di respirazione e febbre il 2 ottobre, il giorno in cui è stato portato in ospedale, e il tipo di trattamento che ha ricevuto indicava che le sue condizioni fossero gravi. Ma non così gravi. I nuovi dettagli sulle sue condizioni e sullo sforzo all'interno della Casa Bianca per ottenere un accesso speciale a un farmaco non approvato per combattere il virus, aiutano a ricostruire uno degli episodi più terribili della presidenza di Trump.

meme su donald trump e il covid 7

 

Covid, Trump ricoverato in ospedale: ha la febbre. Il videomessaggio: «Me la caverò»

Le nuove rivelazioni  sul suo virus sottolineano anche la natura limitata e talvolta fuorviante delle informazioni divulgate all'epoca della sua presidenza.

 

Trump non voleva essere portato dalla Casa Bianca al Walter Reed, cedendo solo quando gli assistenti gli hanno detto che poteva «morire da solo» o rischiare di aspettare fino a quando i servizi segreti statunitensi non fossero stati costretti a portarlo fuori se si fosse ammalato», raccontano due persone vicine a lui.

 

Mentre Trump era ricoverato in ospedale al Walter Reed, il suo team medico ha cercato di «minimizzare la gravità della situazione, dicendo che era in ripresa». A 74 anni e in sovrappeso, era invece «a rischio di malattie gravi e gli è stato prescritto un ciclo di trattamenti aggressivi». Poi, ha lasciato l'ospedale dopo tre giorni.

 

meme su donald trump e il covid 2

Ci sono poi ancora domande senza risposta sul fatto che Trump fosse già malato di Covid-19 quando ha partecipato a un dibattito presidenziale il 29 settembre, solo due giorni prima dell'annuncio pubblico che gli era stata diagnosticata la malattia e tre giorni prima del suo peggioramento. Il medico di Trump, il dottor Sean P. Conley, «ha ripetutamente minimizzato le condizioni dell'ex presidente durante la sua malattia». Ma quando gli è stato chiesto se c'erano prove di polmonite o danni al tessuto, ha risposto solo che c'erano «risultati attesi, ma niente di grande preoccupazione clinica».

 

Il dottor Conley ha anche fatto sapere che il livello di ossigeno di Trump era al 93%, non era mai sceso ai valori bassi di 80». Trump invece, ha avuto serissimi problemi a respirare alla Casa Bianca. Gli è stato somministrato due volte ossigeno prima di essere portato al Walter Reed. Mentre era ancora alla Casa Bianca, ha ricevuto un farmaco sviluppato dalla società di biotecnologie Regeneron Pharmaceuticals. Il cocktail di anticorpi - non ampiamente disponibile in quel momento - aiuta le persone infettate dal virus a combatterlo.

meme su donald trump e il covid 3

 

E ha ricevuto un corso di cinque giorni del famoso farmaco antivirale remdesivir. Gli esperti medici dell'epoca credevano che il suo corso di terapia farmacologica fosse un chiaro segnale di problemi significativi legati ai suoi polmoni. In una conferenza stampa fuori dall'ospedale quel fine settimana, il dottor Conley ha offerto dati che facevano sembrare che il suo paziente si stesse riprendendo rapidamente. Ha specificato che Trump è andato bene con un test spirometrico, che misura la capacità polmonare.

 

«Sta andando al massimo», disse Conley. «Sta andando alla grande». Quando Mark Meadows, il capo dello staff della Casa Bianca, ha cercato di dire di nascosto ai giornalisti che la situazione era più grave, Trump «è esploso di rabbia», secondo le persone che hanno parlato con lui. Solo il4 ottobre, il dottor Conley ammise di aver fornito una versione rosea delle condizioni del signor Trump.

meme su donald trump e il covid 1

 

 Il team medico parlò di "febbre alta" di somministrazione di ossigeno. Sabato il livello di ossigeno di Trump era sceso di nuovo. Trump sembrava ancora alle prese con la malattia quando è tornato alla Casa Bianca, dove si è piazzato su un balcone in una scena coreografata, strappandosi la mascherina e salutando il suo elicottero. I medici dell'epoca notarono come usasse i muscoli del collo per aiutarsi a respirare, un classico segnale che i polmoni di non stanno assorbendo abbastanza ossigeno.

 

donald trump

Nelle settimane successive al suo ricovero in ospedale, l'ex presidente era convinto che il trattamento Regeneron gli avesse salvato la vita, dicendo agli assistenti: «Sono la prova che funziona». Quella frase è diventata uno scherzo tra i massimi funzionari sanitari, che si chiedevano se qualcuno avesse intenzione di dire a Trump che era in realtà un risultato di sperimentazione clinica fallita per Regeneron, poiché l'obiettivo è impedire alle persone di essere ricoverate in ospedale.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA