protesta no green pass al porto di trieste

“USANO I VACCINI AL POSTO DELLE CAMERE A GAS” - LEGGETE IL REPORTAGE DA TRIESTE E CHIEDETEVI COME SI POSSA PRENDERE SUL SERIO LA PROTESTA DEL PORTUALI E DI ALTRI SBARELLATI COME LORO: “IL GRAFENE CHE HANNO INIETTATO CON IL VACCINO FA SOLIDIFICARE IL SANGUE” - I PORTUALI CHE HANNO ADERITO ALLA PROTESTA SONO STATI 150 SU 1.500 E INTORNO A LORO MIGLIAIA DI PERSONE CHE COLTIVANO UNA SFIDUCIA PROFONDA IN TUTTO CIO' CHE È AUTORITÀ O ISTITUZIONE - C’E’ CHI HA CURATO I FIGLI DAL COVID CON LA VITAMINA C E D, SEGUENDO LE ISTRUZIONI DI UN SITO INTERNET E CHI SI SENTE PROVOCATO: “LO STATO ISTIGA ALLA VIOLENZA”

Marco Imarisio per il "Corriere della Sera”

manifestazione no green pass a trieste 1

 

«Mi dispiace, ma lei morirà presto. Anzi, sta già morendo in questo istante». Adesso me lo segno, con opportuna ricerca nella tasca di qualche oggetto metallico. «Non le servirà a nulla, perché il grafene che le hanno iniettato con il vaccino ha già iniziato a solidificare il suo sangue». Loris Mazzorato è stato per due volte sindaco di Resana, novemila abitanti in provincia di Treviso. La prima con la Lega, che lo espulse perché tra le altre cose partecipò a una messa in suffragio di Erich Priebke, la seconda con una lista civica.

 

manifestazione no green pass a trieste 3

Oggi si dichiara casalingo di professione. Indossa un cartello con la scritta «Speranza criminale assassino», e sotto il cartello una maglietta con la prima pagina del Corriere della Sera che annunciava nel novembre del 1938 l'entrata in vigore delle leggi razziali con esclusione degli studenti e degli insegnanti ebrei dalle scuole governative. «Oggi la storia si ripete, come sempre. Con i vaccini al posto delle camere a gas».

 

manifestazione no green pass a trieste 2

E così per altre otto ore, per tante altre conversazioni, con toni per fortuna meno iettatori. Ma se esiste una differenza tra movimento No Green Pass e movimento No Vax, scusateci, ieri noi non siamo riusciti a vederla. È come se tra le due istanze ci fosse uno scarto così sottile da risultare impercettibile. Con rinnovata fiducia nel fatto che non siano davvero le ultime, scriviamo queste righe dal varco 4 del porto di Trieste, dove a partire dalle sette del mattino di ieri è cominciato il blocco che non era un vero blocco deciso dal Coordinamento dei lavoratori portuali (Clpt), il sindacato di base diventato famoso per la minaccia di chiudere il primo scalo marittimo d'Italia in opposizione totale al Green Pass, e si è tenuta una manifestazione che è arrivata a contare almeno cinquemila partecipanti. «In Italia abbiamo una Costituzione bellissima che viene violata dal governo, noi siamo i suoi unici difensori».

 

manifestazione no green pass a trieste 5

Stefano Puzzer, il portavoce diventato volto della protesta, saluta così la folla. Poi, non succede più nulla. Fin dall'inizio, si capisce che è il giorno in cui vincono tutti. Gli esponenti del sindacato indicano le gru del porto ferme all'orizzonte come una prova della riuscita della loro iniziativa. «I camion non hanno neppure provato a passare, e sono entrati al massimo un centinaio di nostri colleghi. Missione compiuta».

 

manifestazione no green pass a trieste 4

A onore del vero, basta scarpinare fino al Varco 1 per capire che le cose non stanno proprio così. La coda dei Tir in attesa di entrare in porto marcia fila spedita, con i colleghi di Puzzer che indirizzano i camion verso le stazioni di scarico. Quasi un giorno come gli altri. A marce ridotte, come capita spesso quando ci sono agitazioni sindacali. La piattaforma logistica ha continuato a funzionare, il terminal traghetti pure, la base petrolifera idem. La chiusura del Varco 4 causa manifestazione ha imposto il funzionamento ridotto del terminal Container. Due navi da mille casse attendevano in rada. Sono state fatte entrare stanotte.

 

la protesta no green pass al porto di trieste 14

«Tra sabato e domenica deciderò cosa fare, ma che il blocco non ci sia stato, o comunque sia stato attuato in modo leggero, mi pare un buon segnale». Dalla sua casa di Verona, il presidente dell'autorità portuale Zeno D'Agostino tira un sospiro di sollievo. Appena ventiquattro ore prima, aveva ventilato l'ipotesi delle dimissioni. «Sapevamo che la manifestazione avrebbe bloccato il porto, e ci eravamo preparati dicendo ai terminalisti di ridurre le loro attività. Se la sera prima della manifestazione viene annunciato che ai varchi ci saranno cinquantamila persone, è inevitabile. Poi l'affluenza è stata inferiore, i portuali che hanno aderito alla protesta sono stati 150 su 1.500, un varco era aperto. È andata meglio del previsto». Insomma, tanto tuonò che c'era un bel sole. Allora vale la pena di tornare alla manifestazione, per capire bene.

la protesta no green pass al porto di trieste 16

 

La spianata del varco 4 raccoglie senz' altro un malessere profondo, persone che si sentono escluse, persone in buona fede come Luca e Massimo, agente di commercio e impiegato al Comune di Trieste, 4 e 6 figli a testa, una sfiducia profonda in tutto quello che è autorità, istituzione. «Siamo solo tifosi della libertà». D'accordo, ma vi siete vaccinati? «No». Uno di loro ha curato i figli dal Covid con la vitamina C e D, seguendo le istruzioni di un sito Internet. C'è una rappresentanza regionale dei Vigili del fuoco, dieci in tutto. «Non è questione di vaccino, ma di discriminazione verso i lavoratori, un problema legale».

 

la protesta no green pass al porto di trieste 15

Chi di voi è vaccinato? Non alza la mano nessuno. Puzzer è un fiume in piena. I suoi compagni di sindacato stanno già cercando una via di uscita onorevole, anche per lui. Ma conta più l'apparenza, come al solito. A ogni intervista, una dichiarazione sempre più forte. «Lo Stato istiga alla violenza», «Avanti fino alla fine, con ogni mezzo». Il collega che gli regge il telefono è entusiasta. «Oggi 16 collegamenti, e abbiamo già tre inviti per i talk show della prossima settimana».

 

la protesta no green pass al porto di trieste 17

Sta nascendo una stella televisiva. Alle 18 sono rimaste non più di mille persone. Il blocco portuale assomiglia sempre di più a una occupazione studentesca, con canti e balli. Mentre andiamo via, arriva sul monopattino un ragazzo con cappello a cilindro e papillon, seguito da un altro travestito con il costume da Uomo Ragno che regge una cassa di birre.

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…