rugby sei nazioni italia sudafrica

NON SIAMO ALL'ALTEZZA: IL SEI NAZIONI STA PENSANDO DI SOSTITUIRE DAL 2025 L'ITALIA CON IL SUDAFRICA - TE CREDO, SU 113 PARTITE NE ABBIAMO PERSE 99! - L'IPOTESI E' TORNATA A CIRCOLARE SULLA STAMPA BRITANNICA: FINO AL 2024 GLI AZZURRI SONO "PROTETTI" DA IMPONENTI CONTRATTI COMMERCIALI - ADESSO SI APRE UNA PARTITA DELICATA PER IL NOSTRO PAESE: DAL TORNEO LA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY RICAVA ALMENO 20 MILIONI DI EURO E...

Paolo Ricci Bitti per il Messaggero

 

Il Sudafrica campione del mondo di rugby

Alla vigilia della 100esima sconfitta su 113 partite dell'Italia nel Sei Nazioni, torna con grande risonanza sulla stampa britannica l'ipotesi del Sudafrica al posto degli azzurri a partire dal 2025. Suggestivo: una nazionale campione del mondo al posto di una nazionale che in 23 edizioni del Torneo allargato a 6 squadre ha raggranellato solo 12 vittorie e un pareggio. E 11 cucchiai di legno, ovvero tutti ok.

 

Ma perché andare a pescare dall'altro capo del mondo il sostituto dell'Italia? Semplicemente perché in Europa un'altra squadra migliore degli azzurri non c'è e perché il Sudafrica "vive" negli stessi fusi orari europei, il che renderebbe molto appetibili i diritti televisivi permettendo inoltre agli Springboks e ai loro fedeli di non sbattersi più rimbalzando nel jet leg dei voli tra Argentina, Australia e Nuova Zelanda, le altre nazioni partecipanti al Quattro Nazioni, l'equivalente del Sei Nazioni nell'emisfero sud.

 

inghilterra italia sei nazioni 9

E perché questo cambio, che avrebbe conseguenze letali per il rugby italiano, potrebbe avvenire dal 2025? Perché fino al 2024 gli azzurri sono protetti da imponenti contratti commerciali.

 

Come sempre, follow the money. Che sono via via diventati tanti da quando il rugby, appena dal 1995, è diventato uno sport professionistico finendo per attirare anche il fondo Cvc Capital Partners che ha prima comprato il 27% della Premiership, la ricchissima serie A inglese, per 230 milioni di sterline, poi un quarto dell'ex Celtic league per 115 milioni.

 

Ora l'ex coppa celtica ed ex Pro14, nata con squadre gallesi, scozzesi, irlandesi e italiane (le franchigie Benetton Treviso e Zebre Parma) si chiama United rugby championship e comprede da due stagioni anche squadre sudafricane. Un esperimento che, con il Covid di mezzo, non si è ancora capito se funzioni.

 

inghilterra italia sei nazioni 2

Ma il passo decisivo Cvc l'ha fatto comprando l'anno scorso il 15% del Torneo delle Sei Nazioni, la gallina dalle uova di Fabergé del rugby. Sul piatto ha messo 365 milioni di sterline, come riportato da Giacomo Bagnasco sul Sole 24 Ore. Il Sei Nazioni, nato a 4 squadre nel 1883 e allargato alla Francia nel 1910 e all'Italia nel 2000, è un club privato che genera mostruosi profitti a partire dai diritti televisi e dagli incassi negli stadi che, unico caso al mondo, sono sempre esauriti, prenotati un anno per l'altro: un 100% di biglietti venduti che solo gli ultimi anni l'Italia ha cominciato a intaccare non riuscendo più a riempire l'Olimpico dove non vince una partita dal 2013.

 

rugby italiano

Brilla lontana nel cosmo la vittoria a Edimburgo nel 2015 e poi il via alla striscia più mortificante di sempre: 34 sconfitte consecutive (il 27 febbraio a Dublino arriverà la 35a, la 100a dal 2000) senza che via sia a breve la speranza di ribaltare lo scenario. Sperare di battere la Scozia il 12 marzo a Roma o il Galles il 19 marzo a Cardiff equivale a partire per Lourdes.

 

Perché questo crollo negli ultimi anni? Discorso lungo, pieno di paradossi, con colpe che affondano agli anni stessi dell'invito dell'Italia nel Torneo durante i quali non si comprese che il movimento italiano, con il professionismo che cominciava a muovere i primi passi, andava completamente ribaltato. Per capirsi, ora come ora, Achille non raggiungerà mai la tartaruga. 

 

rugby italiano

Di recente il ceo del Six Nations, Ben Morel, ha tuttavia detto che «il Torneo ha cambiato assetto molto raramente (2 volte dal 1883, ndr) e che variazioni al momento non sono previste, anche se resta l'obbiettivo di migliorare sempre The Champioship». E anche il nuovo presidente della Fir ha ricordato che la presenza dell'Italia è blindata.

 

Fino al 2024. Va ricordato.

 

Adesso si apre una partita molto interessante e dai possibil effetti letali per l'Italia che deve al 6 Nazioni la propria esistenza negli attici degli sport e del business mondiale. Senza la meritata ammissione degli azzurri nel Torneo di rugby non ne staremmo semplicimente a parlare.

 

Il Galles vincitore del Sei nazioni 2021

Dal Torneo la Federazione italiana, che ha budget a cavallo dei 50 milioni di euro (alla vigilia dell'ingresso nel Sei Nazioni non arrivava a 4) e che è tra le federazioni che dipendono meno dai contributi del Coni (10%), ricava direttamente ogni anno almeno 20 milioni. Altri 17 le sono arrivati da Cvc con la coppa Urc e, sempre dal fondo di Private equity,  altri 45 in 5 anni. Una pioggia di euro per meno di 100mila tesserati. 

La nazionale italiana di rugbyLa nazionale del Sudafrica di rugby

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…