omicidio cerciello rega brugiatelli studenti americani

OMICIDIO CERCIELLO, QUANTI MISTERI! - I DUBBI SUI FILMATI E SULL’AUTO INCUSTODITA – IL RUOLO DI BRUGIATELLI E L’IPOTESI CHE FOSSE UN CONFIDENTE DEI CARABINIERI – COME MAI L’ALTRO MILITARE NON HA SPARATO ALMENO UN COLPO IN ARIA? È POSSIBILE CHE SUL POSTO CI FOSSE IN REALTÀ QUALCUN ALTRO? OPPURE CHE... - VIDEO

 

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della sera”

mario cerciello rega

 

Tra i video recuperati dai carabinieri su quanto accaduto tra il 25 e il 26 luglio, non c' è la scena dell' omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. I filmati mostrano l' arrivo dei due giovani americani all' appuntamento fissato con il mediatore dei pusher Sergio Brugiatelli e la loro fuga.

 

gabe natale copia

Forniscono dettagli preziosi per l' indagine. Ma non consentono di ricostruire l' aggressione mortale di Lee Finnegan Elder e del suo complice Gabriel Christian Natale-Hjorth. E dunque di chiarire tutti i dubbi che ancora segnano l' operazione condotta quella sera dai militari. Incongruenze emerse dall' incrocio dei verbali e delle note di servizio di chi era sul posto, ma anche di chi aveva programmato l' intervento.

 

Ufficialmente Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale sono in servizio, presenti all' una di notte in piazza Mastai dove Brugiatelli racconta di essere stato derubato del borsello.

SERGIO BRUGIATELLI CON I DUE AMERICANI

Vanno via e poi vengono richiamati quando devono andare con lo stesso Brugiatelli a tentare di recuperare quanto gli è stato portato via.

 

Ci sono due elementi che sembrano smentire questa versione. Nella sua ordinanza di arresto dei due statunitensi il gip Chiara Gallo afferma che soltanto Varriale è nella piazza.

 

cerciello rega

E ancora: la circostanza rivelata ieri sul fatto che Cerciello fosse senza pistola, potrebbe in realtà nascondere che fosse fuori servizio. E dunque bisognerà chiarire ogni suo spostamento fino alla decisione di coinvolgerlo nell' operazione di recupero.

I due comunque arrivano nei pressi del luogo stabilito per lo scambio: gli americani consegneranno il borsello, Brugiatelli consegnerà i soldi. Generalmente in questi «cavalli di ritorno» il derubato viene mandato all' incontro e i carabinieri restano nascosti. E invece in questo caso viene seguita una diversa procedura, addirittura lasciando la vettura di servizio.

SERGIO BRUGIATELLI

 

Scrive il gip: «I due operanti raggiungevano via Gioacchino Belli e a piedi arrivavano in via Cesi, lasciando Brugiatelli nei pressi dell' autovettura di servizio parcheggiata in sosta presso via Belli». Non si comprende come mai abbiano deciso di lasciare l' auto al mediatore dei pusher. E se invece l' avevano chiusa e lui era fuori, perché non farlo andare con loro?

 

finnegan lee elder

L' ipotesi è che in realtà Brugiatelli fosse un confidente o comunque una persona alla quale i carabinieri della stazione di piazza Farnese si rivolgevano per avere informazioni su quanto accade in zona. E abbiano deciso di gestire personalmente la restituzione del maltolto.

 

Per ricostruire questi momenti c' è soltanto la nota di servizio di Varriale. La zona è piena di telecamere, tanto che ci sono numerosi video di quella notte, ma nulla che racconti l' aggressione. Il carabiniere scrive: «I due soggetti notati in atteggiamento palesemente guardingo e sospettoso, venivano da noi repentinamente avvicinati. Ci qualificavamo come appartenenti all' Arma dei carabinieri attraverso l' esibizione dei tesserini, ma i due ci aggredivano fisicamente per vincere un nostro tentativo di bloccaggio».

finnegan lee elder copia

 

Il militare dice di aver subito «calci, graffi e pugni», mentre il collega urlava «fermati siamo carabinieri basta». Poi ricorda Cerciello Rega «che perdeva moltissimo sangue e si accasciava al suolo dicendo: «Mi hanno accoltellato». Entrambi i carabinieri appaiono molto più aitanti degli aggressori e soprattutto almeno uno aveva l' arma. Come mai non ha sparato almeno un colpo in aria? È possibile che sul posto ci fosse in realtà qualcun altro? Oppure che anche Brugiatelli abbia partecipato alla rissa?

 

GABE NATALE

Se Cerciello Rega aveva dimenticato la pistola in caserma, come mai si è deciso di farlo partecipare comunque all' intervento? Secondo la versione fornita dell' Arma «si tratta di operazioni semplici, ne vengono fatte decine al mese, i rischi sono ridotti al minimo». Una posizione che stride con quanto dichiarato ieri dal comandante provinciale Francesco Gargaro sul fatto che «quella sera in zona c' erano quattro pattuglie, che non dovevano essere visibili per non pregiudicare l' operazione e sono intervenute pochi minuti dopo».

omicidio cerciello - il video della fuga dei ladri della borsa a trasteveremario cerciello

 

Su questo punto ci sono almeno due circostanze da chiarire. Chi ha pianificato la presenza di quelle pattuglie e dove le ha dislocate? Ma soprattutto: se l' intervento ha portato a mobilitare tante pattuglie, non si comprende perché Cerciello non abbia detto di essere disarmato.

omicidio Cerciello - uno degli interrogati e rilievimario cercielloi due americani fermati per la morte di mario cerciello regamario cerciellomario cerciello regamario cerciello regamario cerciello regaGABE NATALE

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO