conte e speranza task force

PANDEMIC CIALTRONS: TUTTO QUELLO CHE (NON) È STATO DETTO E FATTO DAL 22 GENNAIO AL 21 FEBBRAIO 2020 - COSA EMERGE DAI VERBALI DELLA TASK FORCE DI CONTE E SPERANZA RIMASTI SEGRETI FINO A IERI? CHE IN UN MESE AL MINISTERO DELLA SALUTE ERANO PIÙ PREOCCUPATI A INFORMARE GLI ITALIANI SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI MADE IN CHINA CHE A PREPARARSI ALLA PANDEMIA - IL CASO DEI DUE TURISTI A ROMA, LO SPOT SUL LAVAGGIO DELLE MANI...

 

Lorenzo Mottola per “Libero quotidiano”

 

conte speranza

«Il Servizio Sanitario Nazionale è pronto ad affrontare ogni evenienza». Era il 22 gennaio del 2020, Roberto Speranza pronunciava un discorsetto di fronte ai giornalisti per raccontare come il governo guidato da Giuseppe Conte si stava muovendo per affrontare la strana epidemia scoppiata in Cina (se ne aveva notizia da pochi giorni).

 

Al ministero della Salute era stata riunita una squadretta di esperti diventati poi celebri per i loro quotidiani bollettini: Silvio Brusaferro, Agostino Miozzo, Gianni Rezza etc. Erano loro alla guida della cosiddetta task force contro il Covid. I verbali di quelle riunioni sono rimasti fino a ieri segreti. Oggi, grazie al ricorso di un parlamentare di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, sono stati tutti pubblicati per ordine del Tar. Così, giorno per giorno, possiamo raccontare come l'Italia si è preparata all'emergenza.

silvio brusaferro gianni rezza

 

22 GENNAIO, "PROFILO SOBRIO"

Primi obiettivi esposti dal ministro: «Monitorare gli arrivi da Wuhan» e «mantenere un profilo comunicativo sobrio». Bisogna controllare gli aeroporti anche se «resta inteso che al momento i voli attenzionati sono solo quelli diretti, rimanendo esclusi quelli provenienti da scali intermedi tra Cina e Italia». E non solo, per "test" si intende controllo della temperatura e diffusione di opuscoli informativi. D'altra parte, specifica l'Istituto Superiore di Sanità, «possono essere adottate misure di tipo organizzativo e precauzionale, poiché non esiste alcun farmaco o vaccino». Seduta aggiornata.

TURISTI CINESI ALLO SPALLANZANI

 

23 GENNAIO, IL "MADE IN CHINA"

La più grande preoccupazione della nostra squadra pare essere quella di «informare i cittadini circa la non pericolosità di giocattoli e vestiti "made in China" e sollecitare l'Oms perché confermi che lo stesso valga per gli animali». Viene per la prima volta chiarita l'opportunità di creare accessi differenziati per gli eventuali malati di Corona in tutti i pronto soccorso del Paese. Come sappiamo, non accadrà nulla di simile per molti mesi.

 

Per il resto, il ministro parla della «necessità di comunicare adeguatamente la reale portata del fenomeno al fine di non ingenerare nei cittadini confusione e paura ad oggi non giustificate». C'è grande serenità, anche se si inizia a discutere di «risorse umane» da reperire. Si parla di mobilitare una colossale equipe composta da «8 unità di medici e 8 unità di infermieri sia su Roma che su Milano», per controllare 17mila viaggiatori al giorno. Per - sonale che, peraltro, bisognava ancora trovare. Uno squadrone.

 

giuseppe conte roberto speranza

24 GENNAIO, GLI USA E IL VACCINO

L'Istituto Superiore di Sanità fornisce una prima stima sui «tempi necessari per avere l'eventuale farmaco o vaccino». Già in queste settimane viene chiarito che ci vorrà almeno un anno e probabilmente verremo superati da Regno Unito e Stati Uniti. Lo Stato maggiore della Difesa, intanto, abbassa a 5 unità la disponibilità di personale sanitario (5 medici e 5 infermieri) da dislocare negli aeroporti in caso di emergenza. Un esercito.

 

wuhan

31 GENNAIO, I PRIMI DUE CASI

Primi due casi di Covid in Italia. Si tratta di due turisti cinesi. Giuseppe Conte spiega che «non c'è alcun motivo di preoccuparsi». E questo perché «siamo prontissimi». Speranza, intanto, durante la riunione di quel giorno torna a insistere: è necessario trovare un modo per sottoporre a test le persone che arrivano dall'Asia facendo scalo all'estero. Ma forse è tardi. Aeroporti di Roma specifica: i cinesi passati da Fiumicino in quei mesi sono stati 800.000. Il 35% (ovvero 280.000 persone) non ha preso un volo diretto e di conseguenza non può aver subito alcun controllo.

controlli sanitari al mercato di wuhan

 

2 FEBBRAIO, TORNA L'OTTIMISMO

Dopo la paura per i due turisti cinesi, tra gli esperti circola grande ottimismo. Il ministero comunica che «le misure di contenimento stanno portando a risultati». Si iniziano a diffondere anche altre convinzioni: «L'infezione asintomatica è rara e la trasmissione da parte dei casi asintomatici è rara. Queste situazioni non dovrebbero contribuire alla diffusione del virus in modo continuativo».

conte boccia speranza

 

E si affaccia anche il tema delle mascherine: «Al momento sono state ricevute informazioni da una ditta che sembra abbia in stock circa 800mila mascherine chirurgiche e prevede di averne altre 400mila in dieci giorni». Una scorta sufficiente per poche ore, come oggi purtroppo sappiamo. Ancora grande ottimismo. Silvio Brusaferro spiega che «i numeri ad oggi sono ancora limitati, si ritiene che le misure di contenimento adottate al di fuori del territorio cinese stiano funzionando, nonostante in Cina la situazione appaia ancora in espansione».

non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro

 

6 FEBBRAIO, SOLO LA CINA È IN PERICOLO

 Il virus circola in mezza Europa, compare per la prima volta in Belgio. Ma la nostra task force pare di ottimo umore: «Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie», si legge nel verbale del giorno, «sta per effettuare una nuova valutazione dalla quale emergerebbe che la probabilità di infezione fuori dalla Cina è molto bassa, mentre il rischio risulta elevato in Cina per chi si reca in detto Paese».

 

conte speranza

Si torna a parlare del problema dei voli di transito, che non è ancora stato risolto. Il tutto a 2 settimane dal primo allarme di Speranza. Sempre riguardo alla Cina, i tecnici dell'Iss spiegano che «la curva pandemica è in crescita anche perché la popolazione è molto numerosa». Ad ogni evenienza, «si suggerisce di predisporre un piano organizzativo per implementare i po sti in terapia intensiva, nell'eventualità che vi fosse un'epidemia nel nostro Paese». Un'epidemia che in realtà c'era già.

 

E i posti in TI non verranno potenziati. «È importante precisare che il virus non è arrivato in Italia», si legge nel verbale. Il ministro Speranza «evidenzia la necessità di comunicare all'opinione pubblica che resta ferma la misura di sospensione dei voli diretti da e verso la Cina». Il tutto ben sapendo (dal 22 gennaio) che sarà tutto inutile senza fermare i viaggiatori che fanno scalo in aeroporti all'estero.

 

coronavirus 2

7 FEBBRAIO, VOLI INDIRETTI 9 FEBBRAIO, MANCANO LETTI

Le certezze della nostra task force cominciano a vacillare. Rezza parla dei casi che si sono verificati in Francia, che riguardano «passeggeri provenienti da Singapore, ciò potrebbe dimostrare che l'azione di contenimento in Asia non sia del tutto efficace, quindi occorre fin d'ora predisporre un piano». In particolare, «bisogna verificare se disponiamo di strutture ospedaliere adeguate». Sono passati 17 giorni dalla prima riunione, ma la questione non era ancora stata affrontata.

 

giuseppe conte roberto speranza by osho

Si procede, comunque, con fiducia nel nostro principale strumento di controllo negli aeroporti: il termoscanner. Ippolito spiega che «va considerato che l'efficacia ufficialmente riconosciuta del termoscanner è pari al 43%, quindi una percentuale elevata».

 

11 FEBBRAIO, "TROPPI ALLARMI DAI TG”

L'attenzione è ancora concentrata sulla Cina. Sono i giorni in cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala lancia la sua campagna contro la psicosi da Coronavirus.

 

 Speranza annuncia che «Il governo continuerà a promuovere iniziative di sostegno umanitario e di solidarietà nei confronti del popolo cinese». Il ministro dà indicazione di «garantire una comunicazione volta a rassicurare la popolazione dopo i messaggi allarmistici comparsi sui TG». L'Istituto Superiore di Sanità conferma per l'ennesima volta: «Oggi in Europa il virus non circola». E il ministero «ritiene sufficiente una mappatura rispetto a uno scenario con bassa gravità».

coronavirus 1

 

12 FEBBRAIO, CONTI FARLOCCHI

Iniziano i problemi. Brusaferro spiega che circolano voci relative a una modifica della defini zione di "positività" da Covid da parte delle autorità cinesi. In pratica, non sarebbero stati conteggiati gli asintomatici, così i numeri sarebbero mostruosamente sottostimati. Uno degli specialisti del ministero (Ruocco) afferma: «Non notificare pazienti positivi asintomatici sarebbe gravissimo».

 

13 FEBBRAIO, PACCO CINESE

giuseppe conte roberto speranza

In un solo giorno la conta degli infetti in Cina passa da 45mila a 60mila. Il ministro spiega che Pechino ha effettivamente cambiato il modo di conteggiare i malati. «Abbiamo chiesto a Pechino un chiarimento», si legge nel verbale.

 

15 FEBBRAIO, QUESTIONE AFRICANA

È il giorno della "questione africana", che preoccupa moltissimo Speranza. In Egitto è stato trovato un positivo asintomatico e «i mass media stanno creando allarmismo», pertanto occorre mantenere alta l'attenzione. «Solo utilizzando fonti attendibili si possono evitare fake news», dice il ministro.

 

16 FEBBRAIO, "TUTTO RISOLTO"

MATTIA – IL PAZIENTE UNO DI CODOGNO

Torna l'ottimismo. Rezza spiega che «bisogna riconoscere la grande opera di contenimento del focolaio. Ma l'attenzione resta alta».  Si va avanti con volantini e termoscanner negli aeroporti.

 

17 FEBBRAIO, LO SPOT

La task force decide di girare uno spot sull'importanza del lavaggio delle mani.

 

18 FEBBRAIO, NUMERI DA PECHINO

«Il prof Ippolito illustra schede che, in via confidenziale, nella tarda serata di ieri le autorità cinesi gli hanno anticipato e che nelle prossime 48 ore saranno rese note». Risultato: «Il virus dovrebbe essere alla quinta generazione». Cioè in circolazione già da un pezzo. Però questo induce «meno pessimismo rispetto a ieri».

 

19 FEBBRAIO, FESTA GRANDE

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Grandi notizie: «Nella regione europea non sono stati registrati nuovi casi di positività, né, a livello mondiale, l'epidemia si è manifestata in nuovi Stati. Questi dati indicano un rallentamento nella diffusione». Brusaferro continua a sostenere che «la Cina sta contenendo l'epidemia». Speranza comunque invita tutti alla prudenza: «Potremmo disporre misure più drastiche, ma è opportuno valutare ora dopo ora».

 

21 FEBBRAIO, PANDEMIA

 Viene trovato il "Paziente Uno" di Codogno. Il Coronavirus probabilmente circolava da mesi in Cina come in Italia.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."