PENISOLA/2 - CI VUOLE UN BEL CORAGGIO E UNA NOTEVOLE FACCIA TOSTA PER SPIEGARE LE RAGIONI CHE HANNO INDOTTO LA MARINA MILITARE A ORGANIZZARE LA FIERA GALLEGGIANTE SULLA NAVE CAVOUR

I 147 giorni della missione costeranno la bellezza di circa 30 milioni dentro i quali bisogna considerare i 13 milioni garantiti dagli sponsor per un’esposizione di stand di qualche decina di metri quadri. Gran sponsor il ministro Mario Mauro e l’ex-ministro della Difesa Di Paola….

Condividi questo articolo



DAGOREPORT

Mons Leuzzi e Ministro Mario MauroMons Leuzzi e Ministro Mario Mauro

Ci vuole un bel coraggio e una notevole faccia tosta per spiegare le ragioni che hanno indotto la Marina Militare a organizzare la Fiera galleggiante sulla nave Cavour che inizia mercoledì prossimo.

Sulla bontà dell'iniziativa sono in pochi a spendere parole perché la vetrina delle aziende italiane che per sei mesi batterà l'Africa e il Golfo arabico per promuovere il made in Italy è un'iniziativa stravagante e costosa.

Mario Mauro e Maurizio LupiMario Mauro e Maurizio Lupi

È stravagante se si guarda al modo con cui altri Paesi come la Francia, la Germania e l'Inghilterra vanno in giro per il mondo con plotoni di ministri e portano a casa affari colossali. Ed è un'iniziativa costosa perché i 147 giorni della missione costeranno la bellezza di circa 30 milioni dentro i quali bisogna considerare i 13 milioni garantiti dagli sponsor per un'esposizione di stand di qualche decina di metri quadri.

NAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANANAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANA

A difendere l'iniziativa è sceso in campo anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa Binelli Mantelli, ma a quanto si dice i più attivi sono stati il ministro Mario Mauro (quello che a Lampedusa è arrivato con un indecente ritardo) e l'ex-ministro della Difesa Di Paola, che fino a qualche mese fa sognava la poltrona di Finmeccanica.

NAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANANAVE CAVOUR MARINA MILITARE ITALIANA

La Fiera galleggiante ,esaltata soltanto da qualche sito internet caro agli ambienti della sicurezza ,è un esempio di spreco di un Paese che galleggia sulla crisi e rischia di affondare.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...