salah abdeslam

PERCHÉ IL KAMIKAZE NON SI FECE SALTARE IN ARIA? - A PARIGI SI APRE IL PROCESSO PIÙ ATTESO, QUELLO A SALAH ABDESLAM, 31 ANNI, BELGA DI FAMIGLIA MAROCCHINA E UNICO SOPRAVVISSUTO ALLA STRAGE DEL BATACLAN - COME MAI ALLA FINE NON SI AMMAZZÒ? PAURA? O UN INCONFESSABILE ATTACCAMENTO ALLA VITA? O ERA FORSE PROGRAMMATO CHE NON SI IMMOLASSE PUR DI CONTINUARE A SERVIRE L’ISIS? - ISTRIONICO, SEDUTTORE, UN PO' SBRUFFONE, È IN CARCERE DA CINQUE ANNI (DEVE SCONTARNE 20) E SI È RADICALIZZATO TRA SILENZIO E PREGHIERE...

Marco Cicala per “Il Venerdì

 

salah abdeslam

Il processo più atteso si aprirà nello storico Palazzo di giustizia sull'Île de la Cité. A pochi passi da Notre-Dame, è il posto dove vennero giudicati Maria Antonietta, Danton, Baudelaire per I fiori del male, Émile Zola per il J'accuse, il maresciallo Pétain per aver collaborato coi nazisti. Mercoledì 8 settembre toccherà a Salah Abdeslam, 31 anni, belga di famiglia marocchina.

 

Alla sbarra, dovrà spiegare che cosa fece nella notte tra il 13 e il 14 novembre del 2015, insieme ai commando-kamikaze che a Parigi ammazzò 130 persone in una sala-concerti, il Bataclan, nei dehors di bar e ristoranti, e fuori dallo Stade de France, dove si stava per giocare un'amichevole tra Francia e Germania.

 

salah abdeslam 2

Abdeslam è un enigma. È le dixième homme, il decimo uomo, l'unico terrorista sopravvissuto a quegli attacchi-suicidi targati Isis. Perché non si fece esplodere? Paura? O un inconfessabile attaccamento alla vita? Oppure era forse programmato che non si immolasse pur di continuare a servire da passeur, da autista degli jihadisti in giro per l'Europa, da Convoyeur de la mort, trasportatore di morte, come recita il titolo di un avvincente libro-inchiesta in uscita dalle edizioni francesi Équateurs

 

salah abdeslam 1

Lo firma Etty Mansour, pseudonimo di una scrittrice-giornalista che ha provato a entrare nella testa del "kamikaze interruptus", immergendosi per quattro anni nel milieu da cui è sgorgato - Molenbeek, il quartiere islamizzato di Bruxelles - e interrogando amici, vicini, conoscenti. Più Nour, la fidanzata che non vorrebbe più sentir parlare di lui. «Ho lasciato la parola ai testimoni» spiega l'autrice al Venerdì.

 

«Non era mia intenzione ergermi a giudice e consegnare al lettore una verità. Resterà sempre una parte di mistero nella mente di uno che decide di troncare i ponti con i propri simili. Ma ciò non ci autorizza a non cercare di capire».

 

ABDESLAM SALAH

Salah Abdeslam è stato arrestato in Belgio e condannato a vent'anni per terrorismo. Qualunque sarà il verdetto parigino della Corte d'Assise speciale, la sua vita è già fottuta, incenerita, andata in malora. Mansour ricostruisce la traiettoria di un "jihadista della porta accanto" in parallelo con l'affermarsi del radicalismo islamico mondializzato: «Abdeslam ha la stessa età di Al-Qaeda».

 

Sognando Scarface

Un padre ex-tranviere, una madre iperprotettiva, tre fratelli e una sorella, Salah non era poi partito così male. Ottenuto un diploma da perito elettrotecnico, viene assunto anche lui nei trasporti pubblici, come addetto alla manutenzione. Ma, tempo un anno, lo cacciano via per assenteismo. Il posto fisso gli va stretto.

 

CARCERE ABDESLAM SALAH

Tipetto sveglio, istrionico, seduttore, un po' sbruffone, preferisce la vita di espedienti: spaccio, rapine, furtarelli. Parla male l'arabo e del Corano non sa quasi nulla. Vuole fa' l'americano. Si sogna Scarface. Ma diverrà l'emblema desolante di una generazione perduta che l'Europa ha gettato via senza sapere che farsene, salvo poi accorgersi che esisteva quando le è scoppiata letteralmente in faccia.

 

All'inizio, la religione non c'entra. L'unico movente di Salah è il denaro, i quattrini con cui le reti della lotta armata islamista accalappiano sbandati votandoli alla missione della grande revanche musulmana, al martirio. Prima dell'estremo sacrificio però piovono i benefit: gipponi, contanti da bruciarsi in feste, lupanari, casinò, bar gay dove Salah gioca al gigolò.

 

ABDESLAM SALAH

Non si prostituisce: deruba i clienti dei documenti d'identità che verranno falsificati per la causa. Durante le giornate uggiose, Abdeslam e i goodfellas del quartiere si stordiscono di birra e canne, nelle sale interne dei bar guardano al computer i video delle decapitazioni come se fossero serie tv. Il califfato dell'Isis promette il gran salto: dal piccolo gangsterismo alla vita eterna. Il fratello di Abdeslam, Brahim - che si farà esplodere in un bar parigino - parte a combattere in Siria. Lui non lo segue.

 

la macchina che trasporta salah abdeslam con agenti con volto coperto

Gli va più a genio il lavoro di retroguardia, l'organizzazione logistica sul continente: trovare esplosivi, affittare covi per i compagni. Finché, nel 2015, il gioco non si fa duro. L'annus horribilis si apre con il massacro nella redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo. È il segnale che in Europa si sta preparando una campagna militare stragista. Quella culminata nell'ecatombe del Bataclan e dei bar della movida.

 

ARRESTO DI ABDESLAM SALAH

Mutismo e preghiere

Come racconta il libro, Parigi è vista dai guappi dell'islamismo con un misto di attrazione e rigetto. È la capitale del sesso, dello sballo, del peccato, che affascina, ma va punita. La storia di quella notte assassina non è ancora del tutto chiara. Abdeslam fu lo chauffeur dei kamikaze. Secondo i piani, avrebbe dovuto immolarsi anche lui. Ma sosterrà che la sua cintura esplosiva fece cilecca. Salah se ne libera e di straforo riesce a rientrare in Belgio, a Molenbeek, la sua tana. Ormai è in carcere da cinque anni. Dietro le sbarre si è radicalizzato. Stavolta davvero. Parla pochissimo. Prega o compulsa il Corano.

arresto di abdeslam salah 8

 

«L'islamismo è la nuova maschera che ha indossato per far dimenticare il codardo» dice Etty Mansour. «Le prigioni sono incubatrici di radicalismo. E forse lui sente che ora la sua missione è il proselitismo tra i detenuti. Certo, si è islamizzato après coup, a cose fatte. Ma, nel suo caso, parlare di "radicalizzazione rapida" può essere fuorviante. Perché era già impregnato di jihad come cultura, immaginario, ideologia totalitaria, narrazione che deve compiersi in un obiettivo».

 

arresto di abdeslam salah 4

La riconquista talebana in Afghanistan ridarà slancio al terrorismo in Europa? - chiedo alla scrittrice. Risposta: «C'è qualcosa di indecente nella sua domanda. Non dovremmo preoccuparci prima del popolo afgano?». Dato il suo mutismo e le sue reticenze, non si riusciva a trovare un avvocato per Salah Abdeslam.

 

arresto di abdeslam salah 3

Alla fine, a difenderlo sarà Maître Olivia Ronen, 31 anni, stessa età dell'imputato. Una donna per l'ex macho sciupafemmine. Perfida ironia della storia. Ma forse, anche, grandezza del Diritto.

 

arresto di abdeslam salah 1LA FUGA DI ABDESLAM SALAHsalah abdeslamLA FUGA DI ABDESLAM SALAH arresto di abdeslam salah 5LA FUGA DI ABDESLAM SALAH arresto di abdeslam salah 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…