PHARMA POLICE – IN AMERICA È PARTITA LA CROCIATA CONTRO PFIZER: DECINE DI ASSOCIAZIONI E GRUPPI SOCIETARI VICINI ALLA CONFERENZA EPISCOPALE USA (IN QUALCHE CASO DI DIRETTA EMANAZIONE DEL VATICANO) SONO PRONTI A IRROMPERE NELLA PROSSIMA ASSEMBLEA DELLA MULTINAZIONALE PER BLOCCARE IL PREZZO DELLE FIALE E CHIEDERE LA SOSPENSIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE SUL VACCINO

-

Condividi questo articolo


Franco Bechis per www.iltempo.it

vaccino pfizer vaccino pfizer

 

Tre miliardi e 750 milioni di utile netto sui vaccini di quest'anno possono anche bastare per Pfizer. Invece di pensare a come fare lievitare il prezzo delle dosi per il 2022 come immaginano i top manager pregustandosi nuovi utili miliardari,  è ora di mollare i brevetti per chi quelle fiale non può comprare.

 

A sorpresa negli Stati Uniti hanno fatto cartello decine di associazioni, organizzazioni e veri propri gruppi societari cattolici assai vicini alla Conferenza episcopale americana e in qualche caso diretta emanazione del Vaticano per irrompere alla prossima assemblea generale annuale di Pfizer inc. prevista per il prossimo 22 di aprile.

 

Trinity Health Trinity Health

Tutte insieme hanno da tempo acquistato pacchetti di azioni della multinazionale e in 17 di loro hanno costituito un gruppo per animare quella assemblea depositando anche una clausola di impegno da mettere al voto degli azionisti presenti.

 

Fra loro c'è un istituto di diritto pontificio come quello delle suore domenicane della Congregazione del Santo Rosario, e due colossi della sanità privata cattolica come il Trinity Health (possiede 93 ospedali e 120 laboratori di analisi in 22 Stati Usa) e il CommonSpirit Health (gruppo che controlla 142 ospedali e 700 laboratori di analisi in 21 Stati, con 150 mila dipendenti e un fatturato di 29,5 miliardi di dollari), oltre a fondi etici di investimento sempre cattolici e organizzazioni di diverse chiese cristiane, come la American Baptist Home Mission Societies.

American Baptist Home Mission Societies American Baptist Home Mission Societies

 

Un gruppo di pressione non proprio banale anche se al momento non in grado di orientare troppo l'assemblea di Pfizer che sostiene come l'azienda debba tenere conto dei miliardi pubblici di finanziamento alla ricerca di quel vaccino mRna pagati sia dai contribuenti americani che da quelli tedeschi che hanno aiutato la partner BioNTech.

 

Quei gruppi sostengono che anche la stessa invenzione del vaccino contro il Covid 19 sarebbe stata impossibile senza le scoperte effettuate con fondi pubblici sia dai ricercatori della Università di Pennsylvania che da quelli dell'Istituto nazionale per la Salute (NIH) che lavoravano su analogo vaccino Zika, e che poi lo sviluppo per il coronavirus dovuto a BioNTech sia stato aiutato da 445 milioni di dollari di finanziamento del governo tedesco.

albert bourla 12 albert bourla 12

 

Non solo, ma Pfizer ha sviluppato anche un potenziale trattamento antivirale per il Covid 19 grazie ai fondi milionari ricevuti da il Niaid guidato da Anthony Fauci, che appartiene sempre all'Istituto nazionale per la salute Usa.

 

Senza i fondi pubblici per la ricerca non esisterebbe il vaccino e soprattutto Pfizer non lo avrebbe sviluppato se il governo americano non avesse pagato in anticipo nel luglio 2020 1,95 miliardi di dollari per assicurarsi 100 milioni di dosi (al prezzo unitario di 19,50 dollari a dose), risorse “che hanno ridotto notevolmente il rischio di impresa”.

anthony fauci con doppia mascherina anthony fauci con doppia mascherina

 

Secondo i protagonisti della crociata per mettere le briglia a Pfizer oggi “esiste un consenso fra gli esperti di salute pubblica sul fatto che un accesso diffuso ed equo alla vaccinazione COVID-19, anche nei paesi a basso e medio reddito, sia necessario per arrestare la progressione della pandemia, prevenire l'emergere di varianti, rivitalizzare l'economia globale e consentire un ritorno alle attività pre-pandemiche”.

DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA

 

E quindi “Un accesso iniquo avrebbe gravi conseguenze economiche. Secondo uno studio commissionato dalla Camera di commercio internazionale, una distribuzione ineguale del vaccino COVID-19 potrebbe costare all'economia globale oltre 9 trilioni di dollari, con i paesi ricchi che si assumono la metà di tale costo.

 

PFIZER PFIZER

Più un'economia è aperta, maggiore è la sua potenziale perdita economica a causa della disuguaglianza globale dei vaccini. Gli Stati Uniti, in quanto grande economia aperta connessa a livello globale, potrebbero perdere $ 1,3 trilioni, o il 6,5% del PIL nel 2021 se i vaccini COVID-19 non fossero distribuiti in modo più equo nei paesi a basso e medio reddito”.

bill e melinda gates bill e melinda gates

 

Dice la stessa cosa, ma in positivo “uno studio commissionato dalla Bill and Melinda Gates Foundation”, dove “ ha stimato che dare ai paesi a basso e medio reddito l'accesso ai vaccini attraverso ACT Accelerator andrebbe a vantaggio delle economie di 10 paesi ad alto reddito, inclusi gli Stati Uniti, di oltre 466 miliardi di dollari entro il 2025”.

 

coronavirus usa coronavirus usa

Invece al momento “solo quattro dei ventinove paesi a basso reddito hanno somministrato vaccini, mentre il 94% dei paesi ad alto reddito ha iniziato a farlo. A partire dal 4 marzo 2021, il vaccino di Pfizer / BioNTech veniva somministrato solo in Paesi a reddito alto e medio-alto. Pfizer e BioNTech hanno concordato di fornire fino a 40 milioni di dosi di vaccino entro la fine del 2021 a COVAX, il pilastro dei vaccini dell'Onu. L'obiettivo di COVAX è distribuire 2 miliardi di dosi di vaccini COVID-19 entro la fine del 2021. Ma al 9 marzo COVAX ne ha spedito solo 12 milioni...”.

big pharma 1 big pharma 1

 

Quindi questo piccolo esercito cattolico e cristiano in assemblea chiederà ai vertici di Pfizer e agli azionisti di sospendere fino a quando non sarà vaccinato tutto il mondo “la proprietà intellettuale” sul vaccino, condividendone invece gratuitamente la produzione, facendo anche il proprio interesse.

 

albert bourla albert bourla

“Secondo Moody's Investor Service, i prezzi e l'equa distribuzione del vaccino saranno i fattori principali che determinano la reputazione di un'azienda (…) La reazione contro i prezzi elevati o il rifiuto di condividere la proprietà intellettuale (…) potrebbero stimolare misure legislative o regolamentari. Ed è stato già depositato un disegno di legge bipartisan alla Camera e al Senato, sulle misure per prevenire la pandemia dei prezzi distorti...”.

VACCINO PFIZER VACCINO PFIZER scatole di vaccino pfizer distribuite negli usa scatole di vaccino pfizer distribuite negli usa big pharma 6 big pharma 6 big pharma 2 big pharma 2 big pharma 7 big pharma 7 big pharma 3 big pharma 3 L ARCIVESCOVO DI MIAMI THOMAS WENSKI VACCINATO CON PFIZER L ARCIVESCOVO DI MIAMI THOMAS WENSKI VACCINATO CON PFIZER

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...