(ANSA) - Ci sono anche video e audio di istanti drammatici agli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sulla morte della 20enne Anna Bellisario, deceduta il 5 febbraio scorso dopo dieci giorni di coma per shock anafilattico provocato, stando all'ipotesi al vaglio, da tracce di latte, a cui era fortemente allergica, contenute in un tiramisù venduto dalla società produttrice come vegano.
Dolce che la giovane aveva mangiato il 26 gennaio nel corso di una cena, in compagnia del fidanzato, in un fast food in centro. Da quanto si è saputo, infatti, nel materiale finito al vaglio degli inquirenti c'è pure il video della telecamera interna del locale che riprende il momento in cui la giovane si sente male e le fasi successive. Inoltre, è stato acquisito anche l'audio della telefonata fatta al 112 dal suo fidanzato, nella quale si sente in sottofondo anche la voce della ragazza che dice di aver "paura" e lo ripete con la voce sempre più flebile.
A metà febbraio è stata effettuata l'autopsia e le analisi dei consulenti della Procura sono in corso. Nell'ambito degli esami, affidati ad un pool di esperti guidato dal medico legale e professore Riccardo Zoia, decisivi saranno gli accertamenti allergologici.
Proprio per effettuare tutti gli accertamenti e come garanzia, gli inquirenti hanno dovuto anche allungare l'elenco degli indagati - per reati che vanno dall'omicidio colposo alla morte come conseguenza di altro reato, dalla frode nell'esercizio del commercio alla vendita di sostanze alimentari non genuine - rispetto alle prime quattro posizioni iscritte: il titolare, un responsabile e due dipendenti della Glg, l'azienda produttrice del 'Tiramisun' con marchio Mascherpa. (ANSA).
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