ciro grillo beppe parvin tadjik

LA PROCURA DI TEMPO PAUSANIA SE L'E' PRESA COMODA SUL CASO CIRO GRILLO: PER INTERROGARE L'UNICA TESTIMONE POSSIBILE, PARVIN TADJK, MOGLIE DI GRILLO, I PM ASPETTANO TRE MESI - PER NOMINARE UN TECNICO CHE ANALIZZI I TELEFONI DEI RAGAZZI, DUE MESI - PER LA CHIUSURA DELL'INDAGINE, DA LUGLIO 2019, SI ARRIVA A NOVEMBRE 2020 - I PM SI SONO CONVINTI CHE QUANDO NEI VIDEO LA VITTIMA SUBISCE, SENZA RIBELLARSI, GLI AMPLESSI A RAFFICA DEI QUATTRO FOSSE PERCHÉ ERA STATA "AFFERRATA PER LA TESTA E COSTRETTA A BERE MEZZA BOTTIGLIA DI VODKA"

Luca Fazzo per "il Giornale"

 

ciro grillo

I fatti sono del luglio 2019, ma per la chiusura dell'indagine bisogna aspettare il novembre del 2020. I pm si sono convinti che quando nei video la vittima appare subire senza ribellarsi gli amplessi dei quattro ragazzi, tra cui Grillo Jr, fosse perché era stata «afferrata per la testa e costretta a bere mezza bottiglia di vodka». Hanno taciuto per quasi due anni, mentre l'inchiesta languiva, affrontando in silenzio le contromosse dei difensori dei ragazzi che hanno trasformato in inferno la vita della loro figlia.

BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

 

Si sono occupati di lei, si sono dedicati a portarla fuori dal trauma della notte in Costa Smeralda nella villa di Beppe Grillo divenuta un incubo. Ma ieri, di fronte alla invettiva via Internet del comico genovese, i genitori di S.J. hanno deciso che la misura era colma. E hanno affidato alla Adnkronos una dichiarazione di fuoco: «Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante».

 

E ancora: «Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il suo dolore, la disperazione e l'angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell' inedito».

beppe grillo parvin tadjk ciro grillo

 

È uno sfogo drammatico, che arriva dopo una indagine in cui per mesi la famiglia della ragazza ha dovuto fare i conti non solo con le manovre delle difese ma anche con le cautele della Procura. Basti pensare che con un quadro di prove praticamente uguale, l'imprenditore milanese Alberto Genovese il 6 novembre scorso venne arrestato immediatamente. Anche lì c'era il racconto della vittima e i filmati di un sesso imbambolato, sotto l'effetto di alcol e paura.

 

BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

Invece Ciro Grillo e i suoi compagni di vacanze sono rimasti a piede libero, e - a quasi due anni dalla denuncia contro di loro - non c'è ancora la richiesta di rinvio a giudizio contro di loro. Una situazione paradossale che rende legittima la domanda-invettiva lanciata ieri da Grillo: «Perché non sono in galera se sono degli stupratori?».

 

La verità è che il fascicolo scaturito dalla denuncia che S.J., studentessa milanese (e non «modella», come la definì da subito la stampa vicina al comico, come se questo fosse un'attenuante) ha viaggiato con i tempi placidi di una Procura di paese, un capo e quattro sostituti, un territorio affollato un mese all'anno e semideserto d'inverno. Quando la denuncia della ragazza viene trasmessa da Milano a Tempio, viene gestita come un fascicolo ordinario. Il nome di Beppe Grillo, padre di uno degli indagati, proprietario della villa dove lo stupro sarebbe avvenuto, fa il resto per indurre alla cautela.

 

CIRO GRILLO

Per interrogare l'unica testimone possibile, la madre di Ciro Grillo, i pm aspettano tre mesi. Per nominare un tecnico che analizzi i telefoni del quartetto, due mesi. Per la chiusura dell' indagine bisogna aspettare il novembre del 2020. E lì si scopre che comunque un po' di riscontri alle dichiarazioni della vittima sono stati trovati.

 

I pm si sono convinti che quando nei video la vittima appare subire senza ribellarsi gli amplessi a raffica dei quattro fosse perché era stata «afferrata per la testa e costretta a bere mezza bottiglia di vodka». Da quel momento in poi, S.J. non è più in grado di dire né di sì né di no, è un giocattolo in mano a Ciro e agli amici.

 

ciro grillo

«Dei ragazzi in mutande con il pisello di fuori», come li definisce Grillo (che evidentemente ha visto il video dello stupro). Ma la frase cruciale nella difesa d'ufficio degli indagati è quando il padrone di casa dice che la ragazza è inattendibile perché dopo lo stupro «è andata a fare kitesurf».

 

È la stessa linea difensiva che fin dall'inizio i legali degli indagati hanno offerto alla Procura di Tempio Pausania, depositando video e foto estrapolati dai profili social di S.J. che dimostrerebbero la serenità della ragazza: lei che fa sport, lei che sorride, lei che va in vacanza con i genitori. La stessa linea che Grillo ieri lancia nel web, e scatena la reazione dei genitori di S.J.

ciro grillo ciro grillo ciro grilloCiro Grillo - ciroinstagramCIRO GRILLO

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."