no green pass a milano

QUALE SARÀ LA MATRICE IN QUESTO CASO? - CORI FASCISTI DURANTE IL CORTEO DEI NO GREEN PASS A MILANO: NOVE DENUNCIATI, TRA I 28 E I 45 ANNI, APPARTENENTI A DO.RA, LA “COMUNITÀ MILITANTE DEI DODICI RAGGI”, UN GRUPPO NOTO DI MATRICE NEOFASCISTA - L’ANPI: “UN OLTRAGGIO IL CORTEO IN PIAZZA FONTANA, LA RESISTENZA NON HA A CHE FARE CON I VACCINI”

Da www.lastampa.it

 

manifestazione no green pass a milano 5

E' di un arresto e 83 denunce il bilancio della Polizia di Stato sulla manifestazione No Green pass di ieri a Milano. Si tratta di 74 persone denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata a cui si aggiungono i nove esponenti di Do.Ra., la comunità militante dei 12 raggi, che sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.

 

manifestazione no green pass a milano 8

Nel corso della manifestazione No Green pass di ieri a Milano ci sono stati alcuni momenti di tensione generati da gruppetti di esponenti di estrema destra, alcuni dei quali hanno ripetutamente dato vita a «cori di stampo fascista» finendo per essere portati in Questura e denunciati anche per il reato specifico di «apologia del fascismo».

 

Tutti e nove sono appartenenti a Do.Ra, la “Comunità Militante dei Dodici Raggi”, un gruppo noto di matrice neofascista. Il questore Petronzi ha messo nei loro confronti 9 Fogli di via obbligatorio (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) dal Comune di Milano.

manifestazione no green pass a milano 4

 

Gli attivisti di destra, secondo quanto precisato dalla Questura, «si stavano lasciando andare ad espressioni di chiaro stampo fascista». A essere denunciate alla fine sono state nove persone tra i 28 e i 45 anni, appartenenti alla Comunità Militante dei Dodici Raggi, bloccate in viale Abruzzi angolo via Pecchio e portate in Questura per accertamenti.

 

«I nove - si legge in una nota - di cui 8 residenti nel varesino e uno in provincia di Bergamo, sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Il questore, inoltre, ha emesso nei loro confronti 9 fogli di via (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) da Milano».

 

manifestazione no green pass a milano 3

L’Anpi: «Un oltraggio il corteo in piazza Fontana, la Resistenza non ha a che fare con i vaccini»

È un «oltraggio» che piazza Fontana a Milano sia diventata il punto di incontro dei no Green Pass che ogni sabato partono in corteo «paralizzando la città» secondo il presidente dell'ANPI di Milano Roberto Cenati. Anzi, considerando anche la presenza dell'ex Br Paolo Maurizio Ferrari e di esponenti del gruppo neofascista Do.Ra è «un vergognoso oltraggio alla memoria delle vittime innocenti della strage neofascista del 12 dicembre 1969».

 

manifestazione no green pass a milano 2

«Piazza Fontana - ha sottolineato - non può diventare luogo di appuntamento per chi poi sfila per le strade di Milano, paralizzando la città, scontrandosi con le forze dell'ordine, con l'intenzione di prendere di mira obiettivi importanti per tutti noi».

 

Obiettivi come la Camera del Lavoro: «L'assalto alla sede nazionale della Cgil da parte dei neofascisti di Forza nuova e i ripetuti tentativi di assalto alla Camera del Lavoro di Milano, rappresentano un fatto gravissimo, un attacco alla democrazia e al mondo del lavoro. Altrettanto inaccettabili - ha aggiunto - sono gli accostamenti delle misure anti covid alla Shoah e al regime nazista, così come vergognoso è stato lo striscione retto dall'ex brigatista rosso sul quale compariva la scritta “Ora e sempre Resistenza”.

 

paolo maurizio ferrari no green pass

La Resistenza italiana non ha nulla a che fare con le proteste di chi si oppone ai vaccini e al Green Pass». «La nostra concezione di libertà, trasmessaci dalla Resistenza italiana, strettamente legata a quella del nostro prossimo e al bene comune - ha concluso -, si contrappone al concetto individualistico e personalistico di libertà, divenuto centrale nelle manifestazioni no vax».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…