stanislao dziwisz karol wojtyla ali agca attentato papa giovanni paolo secondo ii

"MI CHIEDO SEMPRE: MA PERCHÉ VOLEVANO UCCIDERE KAROL WOJTYLA?" – IL CARDINALE EMERITO DI CRACOVIA DON STANISLAO DZIWISZ, CHE SORRESSE GIOVANNI PAOLO SECONDO DOPO GLI SPARI DI ALI AGCA, RICORDA L'ATTENTATO DOPO 40 ANNI: "NON HO AVUTO TEMPO DI PENSARE A NIENTE. ERA MORENTE. SI ACCASCIÒ ADDOSSO A ME E..." – L’INTRECCIO CON EMANUELA ORLANDI, LA PISTA BULGARA, QUELLA ISLAMICA E LE DICHIARAZIONI DEL PENTITO MAFIOSO VINCENZO CALCARA, SECONDO IL QUALE L’ATTENTATORE VENNE INGAGGIATO DA COSA NOSTRA – VIDEO

 

 

 

KAROL WOJTYLA DOPO L'ATTENTATO SORRETTO DA STANISLAO DZIWISZ

1 - DZIWISZ "WOJTYLA FERITO SI STAVA LASCIANDO ANDARE LO SALVAI PARLANDOGLI"

Estratto dell’articolo di Orazio La Rocca per “la Repubblica”

 

«In quel momento pensai solo a salvarlo. Ero dietro di lui, sulla papamobile, quando sentii i due colpi provenienti dalla folla pochi attimi dopo aver benedetto e baciato una bambina.

 

attentato a giovanni paolo ii

Nemmeno il tempo di capire che cosa stesse succedendo, vidi subito che si stava lasciando andare, privo di forze, ma con le mani strette sulla pancia e una improvvisa smorfia di dolore. Senza perdere mai i sensi indicava il punto dove era stato ferito, sulla veste bianca macchiata di rosso».

 

Papa Wojtyla e Stanislaw Dziwisz

L'attentato a Papa Giovanni Paolo II per mano del terrorista turco Alì Agca, il 13 maggio 1981, quarant' anni fa, rivive nel ricordo di chi in quegli attimi ha contribuito a salvargli la vita: don Stanislao Dziwisz, cardinale emerito di Cracovia, 82 anni compiuti il 27 aprile scorso, suo storico segretario personale dal 1963.

 

(…)

 

«Ogni volta che ci penso - confessa Dziwisz - rivivo tutto fin dall'inizio, attimo dopo attimo. Anche dopo tanto tempo lo ricordo come se fosse ora, una tragedia che mi ha segnato profondamente, che porto dentro di me, tutti i giorni, e mi chiedo sempre: ma perché volevano ucciderlo?».

attentato a giovanni paolo ii

 

Cardinale Stanislao Dziwisz, è indubbio che il suo immediato intervento è stato determinante nel salvare la vita al Papa.

«Non lo so. In quegli attimi convulsi, davanti alla gravità dell'accaduto ho pensato soltanto a non farlo cadere a terra. Il Papa era morente. Soffriva tanto, pur restando sempre lucido. Ma non mi sono scoraggiato. Ho pregato e ho pensato solamente a salvarlo. Il resto lo hanno fatto i medici con l'aiuto della Madonna».

 

Lei quindi temeva che Wojtyla non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere?

Papa Wojtyla e Stanislaw Dziwisz

«(...) Al momento degli spari, ero dietro di lui, che salutava e benediva tutti. Poco prima aveva preso in braccio una bambina bionda che aveva in mano un palloncino colorato. Il Papa la sollevò, poi la baciò e sorridendo la restituì alla mamma commossa.

 

Una scena bellissima rotta improvvisamente da un primo sparo, mentre centinaia di piccioni volavano via come impazziti. Ad un secondo sparo vidi il Papa afflosciarsi su un fianco, addosso a me».

Stanislaw Dziwisz

 

(…)

 

L'ARTICOLO INTEGRALE: 

https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2021/05/11/news/il_cardinale_dziwisz_e_l_attentato_a_giovanni_paolo_ii_lo_tenevo_tra_le_braccia_sanguinante_e_pensavo_devo_salvarlo_-300498862/

 

2 - QUARANT' ANNI FA L'ATTENTATO A PAPA WOJTYLA MA MOVENTE E REGIA RESTANO UN MISTERO

Serena Sartini per "il Giornale"

 

Un giallo che dura da 40 anni, avvolto da misteri e intrighi. Sono le 17.17 del 13 maggio 1981; piazza San Pietro è gremita. Applausi, slogan, cartelli accompagnano l' arrivo di Giovanni Paolo II all' udienza generale.

 

attentato a giovanno paolo ii.

Il Papa saluta, sorride e benedice i pellegrini dalla Fiat Campagnola scoperta (oggi esposta ai Musei Vaticani) che attraversa due ali di folla. Due colpi di arma da fuoco e tutto sembra finito per il primo Papa straniero. La veste bianca si tinge di rosso, Wojtyla si accascia nella jeep: il primo proiettile lo colpisce all' addome, il secondo a una mano. La corsa al Gemelli, l' estrema unzione del segretario personale, don Stanislao. Il mondo è sconvolto, i fedeli piangono e pregano.

STANISLAO DZIWISZ ALLA TOMBA DI GIOVANNI PAOLO SECONDO

 

Lo scatto del Pontefice polacco che lotta tra la vita e la morte fa il giro del mondo. Ma c' è un' altra fotografia a impressionare: è quella del giovane Alì Agca, allora 23enne, dei «Lupi Grigi» ultra nazionalisti turchi, bloccato e arrestato dagli angeli custodi del Papa, i gendarmi vaticani.

 

giancarlo giuliani

Un momento immortalato da Giancarlo Giuliani, storico fotografo di Wojtyla. «Vidi tanta gente che scappava da piazza San Pietro - racconta - Piangevano e pregavano. E subito gridarono: Hanno preso l' assalitore. Riuscii a fare lo scatto più importante, quello dell' arresto. La mia era l' unica foto di quell' istante terribile».

 

«La gente era incredula - prosegue Giuliani - di corsa mi recai al Gemelli. Ero disperato, perché con Giovanni Paolo II avevo un lungo rapporto di conoscenza, fin dal Concilio Vaticano II».

karol wojtyla ali agca 2

 

Ancora oggi, dopo 40 anni, il mistero dell' attentato di Karol Wojtyla non è risolto. Chi voleva uccidere il Papa? Chi c' era dietro Ali Agca? Davvero agì da solo? Che legame ci fu con la pista bulgara, il Kgb di Mosca? Domande tuttora irrisolte. Il Papa si salva, Wojtyla si convince che a salvarlo fu un miracolo, che fu la mano della Madonna di Fatima a deviare la pallottola; Ali Agca viene arrestato, condannato all' ergastolo, poi perdonato da Giovanni Paolo II, ottenne la grazia dal presidente Ciampi, dopo la «non contrarietà» del Vaticano. La vicenda si chiuse così, ma i dubbi restano.

 

MARCINKUS

Pochi mesi dopo l' attentato, lo stesso anno, venne rapita Emanuela Orlandi, la figlia di un funzionario vaticano per la cui liberazione i sedicenti rapitori chiedono proprio la libertà di Agca.

 

La pista bulgara si intreccia a quella sovietica, poi a quella islamica. Infine la pista mafiosa, le dichiarazioni del pentito Vincenzo Calcara, secondo il quale Ali Agca venne ingaggiato da Cosa nostra: «Si erano riuniti elementi della Cupola palermitana, tra cui Riina - disse Calcara - ed elementi dell' ordine di Santo Sepolcro. Anche monsignor Marcinkus faceva parte di quest' ordine».

 

karol wojtyla ali agca

Per Calcara, il Papa doveva essere ucciso perché «voleva fare dei cambiamenti che avrebbero danneggiato non solo ambienti del Vaticano, ma anche interessi di Cosa Nostra. Ambienti del Vaticano ovviamente corrotti e collusi con Cosa Nostra». Dichiarazioni su cui i magistrati palermitani non trovarono riscontri. Dopo 40 anni il lupo grigio Ali Agca resta l' unico colpevole di quel terribile attentato.

Stanislaw Dziwisz

vincenzo calcara ali agcaali agca arresto ali agca 51819338 365e8b34 a019 443b 8a8d 863255603ed7ali agca 5PAUL MARCINKUSali agca arrestowojtyla 90a897fc14195ea2d571d2edd445aba2ali agca papa giovanni iiali agca in una immagine di archivioil terrorista turco ali agca che il 13 maggio 1981 sparo' contro il papa, in una foto che risale al 20 luglio dello stesso announ momento dell'intervista di sabrina ferilli per agon channel ad ali agca, che nel 1981 tento?? di uccidere giovanni paolo ii in piazza san pietroattentato a giovanni paolo iiun'immagine di archivio del dicembre 1983, ritrae papa giovanni paolo ii mentre parla con il suo attentatore mehmet ali agca, nel carcere di rebibbiaattentato giovanni paolo ii

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…