meloni procaccini 23

"MI PARLARONO DI UNA BUSTA CONTENENTE 40MILA EURO DIRETTI A PROCACCINI” - IN UN VERBALE DELLA MAXI INCHIESTA “FREE BEACH” L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TERRACINA, GIANFRANCO SCISCIONE, INGUAIA L'UOMO DI FIDUCIA DI GIORGIA MELONI, NICOLA PROCACCINI, INDAGATO CON LE ACCUSE DI TURBATIVA D'ASTA E INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ – “L'INTERMEDIARIO ERA UN AVVOCATO DI FRATELLI D’ITALIA”

Clemente Pistilli per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

meloni procaccini 23

«È vero. Mi parlarono di una busta contenente 40mila euro diretti a Procaccini » . Era il 22 luglio 2020 quando Gianfranco Sciscione, ex presidente del consiglio comunale di Terracina, venne interrogato dalle guardie costiere e riferì delle indiscrezioni raccolte su una presunta bustarella destinata all'attuale eurodeputato di FdI.

 

Un sospetto inquietante, a quanto pare rimasto tale, che spunta in un verbale allegato all'inchiesta "Feronia", culminata sei mesi fa con l'arresto dell'allora vicesindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi, in quel momento dato tra i favoriti per una candidatura alle regionali con Fratelli d'Italia. Quest' ultimo intanto è stato messo la settimana scorsa di nuovo ai domiciliari nell'indagine " Free Beach", in cui lo stesso Nicola Procaccini. uno degli uomini più vicini a Giorgia Meloni, è indagato a piede libero con le accuse di turbativa d'asta e induzione indebita a dare o promettere utilità.

meloni procaccini 23

 

VOCI INQUIETANTI L'inchiesta " Feronia" è partita da un luna park installato su suolo demaniale a Terracina da una famiglia rom e ben presto si è allargata alle pressioni che Marcuzzi avrebbe fatto per ottenere finanziamenti diretti allo stadio di Borgo Hermada, essendo presidente della locale squadra di calcio, alle gare inquinate a favore di imprenditori amici del politico e alla consegna a domicilio da parte di quest' ultimo di schede elettorali con dentro i bigliettini con le indicazioni di voto.

 

Un'indagine che ha portato alla richiesta di giudizio per l'ormai ex vicesindaco, già imputato nel processo sulla riqualificazione dell'area della Pro Infantia, un tempo colonia marina per i bambini poveri, e che rischia di dover rispondere di falso ideologico, tentata truffa aggravata, turbativa d'asta e induzione indebita a dare o promettere utilità a fini elettorali.

 

gianfranco sciscione

Nel corso degli accertamenti il rappresentante di un comitato civico consegnò agli investigatori la registrazione di una telefonata tra lui e Sciscione in cui l'allora presidente del consiglio comunale gli riferiva di indiscrezioni raccolte su mazzette consegnate a Marcuzzi e Procaccini.

 

IL VERBALE A quel punto le guardie costiere interrogarono Sciscione. L'allora presidente del consiglio comunale confermò, sostenendo di essere stato avvicinato dal titolare di una pescheria, il quale gli avrebbe detto che una persona voleva parlargli di quelle bustarelle, di cui però non aveva prove avendo consegnato denaro contante, non tracciabile. Sciscione disse che, a detta dell'imprenditore ittico, una persona appunto voleva fargli delle rivelazioni sulla consegna di «una busta contenente 50mila euro al signor Marcuzzi e un'altra busta contenente 40mila euro che invece aveva consegnato ad una persona ben vestita che avrebbe dovuto farla recapitare al signor Nicola Procaccini».

 

Nicola Procaccini

E aggiunse che secondo lui l'intermediario per Procaccini, considerando come gli era stato descritto, era un avvocato impegnato con FdI. Denaro che sarebbe servito per la campagna elettorale delle europee 2019. Sciscione affermò infine che l'imprenditore ittico non lo aveva ancora messo in contatto con l'uomo che avrebbe consegnato le tangenti e che non gli riferì « il nome o la descrizione ne cosa facesse nella vita questa persona » , così come non gli disse «lo scopo dei soldi consegnati a Marcuzzi e verosimilmente a Procaccini».

 

L'ALTRO FRONTE L'inchiesta " Feronia" non sembra aver creato particolare imbarazzo a FdI. La sindaca Roberta Tintari ha cercato di andare avanti e Procaccini ha anche ingaggiato come collaboratore Marcuzzi. Poi però la settimana scorsa sono arrivate le 13 misure cautelari nell'ambito dell'indagine " Free Beach". Ai domiciliari sono finiti la stessa Tintari e di nuovo Marcuzzi, mentre Procaccini è tra i 59 indagati. E proprio negli atti di " Free Beach" è emerso il sospetto su finanziamenti per la campagna elettorale 2019 dati o promessi all'eurodeputato dagli imprenditori romani che avevano rilevato il camping " Romantico", abusivo e ora sequestrato, a favore dei quali l'esponente di Fratelli d'Italia si sarebbe speso molto.

PROCACCINI MELONI

 

Diverse le telefonate intercettate in cui Procaccini si interessa del campeggio. I dubbi principali sono però concentrati su quanto affermato dall'ex presidente del consiglio comunale Gianni Percoco, anche lui arrestato, che parla alla Tintari del camping e su quegli imprenditori, intercettato grazie a uno spyware inoculato sul suo cellulare, dice: « Siamo andati a pranzo insieme, amm chiamat Nicola e stavano là per il finanziamento a Nicola per le europee, ci abbiamo mangiato insieme » . Ma per Procaccini la notizia dell'intercettazione è «atto di una violenza morale e civile inaudita».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...