chiara gualzetti

"L’ASSASSINO DI CHIARA GUALZETTI APPARE CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE, È SENZA SCRUPOLI E IN GRADO DI UCCIDERE ANCORA" – NELL’ORDINANZA IL GIP CONFERMA IL FERMO DEL RAGAZZO CHE HA UCCISO LA 15ENNE. HA TENTATO DI DEPISTARE, NEGANDO OGNI RESPONSABILITÀ, DICENDO CHE… - IL MESSAGGIO VOCALE A UN’AMICA IN CUI RACCONTAVA IL DELITTO - VIDEO

 

 

chiara gualzetti 6

(ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Senza scrupoli, senza freni inibitori e privo di ravvedimento. Così il Gip del tribunale per i minorenni Luigi Martello descrive il sedicenne indagato per l'omicidio della coetanea e amica Chiara Gualzetti, assassinata il 27 giugno a Monteveglio (Bologna). Nel motivare l'applicazione della custodia in carcere per il rischio di reiterazione del reato, il gip sottolinea appunto la "mancanza di scrupoli, di freni inibitori, di motivazioni e segnali di resipiscenza" come emerge "dal tenore dei messaggi vocali inviati a un'amica subito dopo i fatti". (ANSA).

 

 

Dopo il delitto vocale a un'amica, 'ho ucciso Chiara' ++

chiara gualzetti e l'assassino

 (ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Dopo l'omicidio di Chiara Gualzetti il sedicenne indagato ha mandato messaggi vocali "dal tenore inequivoco" a un'altra amica "cui raccontava quello che aveva commesso". E' quanto ricostruisce il Gip del tribunale per i Minorenni di Bologna, nell'ordinanza con cui convalida il fermo e dispone la custodia in carcere per il ragazzo. (ANSA).

 

Sedicenne uccisa: Gip, indagato capace di intendere

 (ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Il sedicenne fermato per l'omicidio di Chiara Gualzetti, "al momento appare capace di intendere e di volere" soprattutto rispetto "a un reato il cui concetto illecito è di immediata percezione". Lo sottolinea il Gip del tribunale per i minorenni. "E ciò anche nel caso di eventuali problemi psicologici, quali in effetti e precedentemente ai fatti già occasionalmente emersi", precisa il Gip. Il giudice parla di "vita regolare costantemente condotta" di "ambiente familiare sostanzialmente adeguato", "studi positivamente frequentati" e dei "lucidi e freddi tentativi di nascondere le tracce del delitto e di negare le responsabilità".

 

Sedicenne uccisa: Gip, estrema violenza e determinazione

chiara vincenzo gualzetti

(ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - "Estrema violenza e determinazione" e soprattutto "incapacità di autocontrollo". Due elementi che rendono particolarmente elevato, secondo il Gip del tribunale per i minorenni di Bologna, il rischio di reiterazione del reato per il sedicenne indagato per l'omicidio di Chiara Gualzetti, a Monteveglio (Bologna). Il giudice sottolinea l'inconsistenza delle motivazioni del gesto e comunque l'assenza di ragioni di contrasto con la vittima. Parla di "estrema violenza e determinazione dimostrate durante tutto il corso dell'aggressione, che ha avuto una durata significativa e ha visto il giovane colpire ripetutamente con coltellate al collo, al petto e alla gola la vittima e infine colpirla anche con calci".

 

 

Sedicenne uccisa: indagato ha tentato di depistare

CHIARA GUALZETTI

 (ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Per il Gip il fermo dell'amico accusato dell'omicidio di Chiara Gualzetti è da convalidare dal momento che sussiste il pericolo di fuga. E questo non solo per la gravità del fatto, ma soprattutto perché inizialmente l'indagato ha tentato di depistare, negando ogni responsabilità, dicendo che la ragazza aveva un successivo appuntamento con una altro giovane, nascondendo i vestiti, lavando le scarpe sporche di sangue e il coltello, cancellando immagini e messaggi dal cellulare. Il sedicenne si è poi deciso ad ammettere di aver ucciso l'amica solo a fronte di elementi di accusa "di eccezionale rilevanza". Nella decisione conta anche la personalità "incline a seguire i propri impulsi emotivi".

chiara gualzetti

 

Sedicenne uccisa: in un video l'abbraccio con il killer

(ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Chiara Gualzetti e l'amico -che poi confesserà di averla uccisa- che si abbracciano, domenica mattina fermi davanti a casa della sedicenne di Monteveglio (Bologna). Sono le immagini, mostrate dal Tg1 e riprese da una telecamera di sorveglianza, che mostrano l'incontro tra i due giovanissimi. La ragazza a un certo punto corre verso il cancello di casa, probabilmente per dire ai genitori che tornerà presto e poi esce dall'inquadratura avviandosi insieme all'amico, che poi meno di un chilometro più su, verso la collina, l'avrebbe assassinata a botte e con una serie di coltellate, abbandonando il cadavere su un cespuglio.

VINCENZO GUALZETTI PADRE DI CHIARA

 

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