sergio abrignani vaccino coronavirus

"I VACCINI GENERANO LE VARIANTI? E' UNA MINCHIATA" -  L'IMMUNOLOGO SERGIO ABRIGNANI, DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO RISPONDE A SALVINI: "SFIDO CHIUNQUE A DIRMI UN VIRUS CHE CAUSI UN'INFEZIONE ACUTA PER IL QUALE LA VACCINAZIONE ABBIA FATTO GENERARE LE VARIANTI" - E SULLA TERZA DOSE: "SARA' NECESSARIA PER TUTTI NELL'ARCO DI SEI-DODICI MESI DALLA SECONDA. PER TANTI VACCINI E' UN PERCORSO ABITUALE" - E SULLE MASCHERINE...

Mauro Evangelisti per il Messaggero
 

SERGIO ABRIGNANI

«La terza dose sarà necessaria per tutti, nell'arco di sei-dodici mesi dalla seconda. Per tanti vaccini è un percorso abituale». Ma è vero che i vaccini fanno sviluppare le varianti? «No. È una minchiata». Il professor Sergio Abrignani è componente del Comitato tecnico scientifico, immunologo dell'Università statale di Milano, da vent'anni si occupa di vaccini. Professore, gli ultimi dati dell'Istituto superiore sull'efficacia sono rassicuranti. 
 

Vaccini

Ma dobbiamo preoccuparci per una progressiva futura riduzione della protezione? 
«Se lei guarda i dati di Israele dopo due dosi c'è un abbassamento dell'efficacia, dall'85-90%, al 65-70, sull'infezione. Ma sono sempre ottimi livelli, se ce lo avessero detto la scorsa estate, avremmo firmato. E sarà possibile fare una correzione con la terza dose. Israele sta pubblicando i dati che dimostrano che grazie a questo, si ritorna ai livelli di efficacia massimi». 
 
Israele sta offrendo la terza dose a tutti. L'Italia per ora a pazienti immunodepressi e, successivamente, a over 80 e operatori sanitari. 

Terza dose in Israele

«Noi stiamo facendo lo stesso di Israele, ma con tre mesi di ritardo perché loro hanno iniziato prima. Dobbiamo ancora finire la vaccinazione con due dosi. Iniziamo con i fragili, per loro la terza iniezione serve non perché si sta affievolendo la memoria immunologica, ma perché non hanno una risposta sufficiente dopo le due dosi. Per tutte le altre persone, la risposta c'è, con il tempo si affievolisce, con il richiamo la fai tornare alta. Poi anche noi daremo la terza dose agli operatori sanitari, agli ottantenni, per proseguire, io credo, ai settantenni, ai sessantenni, a scendere. Sarà assolutamente utile farlo per tutte le classi di età, in un lasso di tempo tra i 6 e i 12 mesi. Tenga conto che la terza dose, che sembra una cosa esoterica, in realtà in vaccinologia è la regola, se esclude i vaccini a base di virus vivi attenuati». 
 
Quasi 1,5 milioni di italiani sono stati vaccinati con una sola dose di Johnson&Johnson. Vale lo stesso principio? 

«Non ci sono ancora i dati. Non sappiamo quanto decada la protezione. Se dal 70% dopo sei mesi passasse al 20, allora dovremmo fare la seconda molto prima. Ciò che sappiamo ad oggi è che con Pfizer e Moderna dopo sei mesi c'è un decadimento di circa un terzo dell'efficacia, che rimane comunque ben al di sopra al 50%. E soprattutto, me lo faccia sottolineare, è un decadimento rispetto all'infezione, ma è molto meno rilevante per quanto riguarda l'efficacia nel prevenire la malattia severa. Noi stiamo vivendo un'emergenza unica nella storia moderna: una pandemia che sta uccidendo milioni di persone. Non dimentichiamo che tutto l'inverno scorso, quando la vaccinazione non c'era o era appena cominciata, abbiamo avuto 15 mila morti al mese. A chi dice che non dovevamo vaccinare, vorrei chiedere: qual era l'alternativa? Lasciare morire le persone? Se oggi tutti fossero vaccinati non avremmo 50-60 morti al giorno, ma 5». 
 
Il prossimo inverno sarà differente? 

centro vaccini

«I morti saranno molti di meno. Salvo che non venga fuori una variante che aggiri i vaccini. Ma ad oggi nulla ci fa pensare questo».
 
Dobbiamo sperare che la Delta resti dominante visto che i vaccini la fermano.
«Sì, ce lo eravamo detti anche con l'inglese. Il ceppo originale di Wuhan aveva un Ro di 2,5, in una popolazione ogni infettato ne contagiava, in media, 2,5. L'inglese, la variante alfa, aveva un Ro di 4. Infine, con la Delta siamo a 8. Circola velocemente, però è abbastanza riconosciuta dal vaccino. Non è un paradosso: fino a quando resta la Delta, possiamo difenderci con efficacia. In teoria dovremmo sperare che venga fuori una variante con Ro di 15, ma assolutamente non patogenica, che ci dà solo un raffreddore. Ma non è scritto da nessuna parte che questo avvenga, neppure però che si sviluppi una variante che aggiri i vaccini». 
 

VARIANTE DELTA

C'è chi dice che vaccinando si favoriscono le varianti.
«Una minchiata. L'alfa (l'inglese) si è sviluppata nel Kent, da un paziente immunocompromesso, quando non c'erano i vaccini, la Delta in India quando c'erano centinaia di milioni di persone non vaccinate. Sfido chiunque a dirmi, nell'esperienza passata, un virus che causi una infezione acuta per il quale la vaccinazione abbia fatto generare le varianti. Uno solo. Si confonde una risposta immunitaria che insorge dopo una infezione con una risposta immunitaria che c'è prima dell'infezione. Si fa quel ragionamento, sbagliando, riferendosi all'Hiv, all'epatite C, infezioni croniche in cui sappiamo che c'è una risposta immunitaria del paziente ma il virus che si sta replicando muta di continuo per sfuggirla. Tutta un'altra cosa». 
 

VARIANTE DELTA

Quando sarà introdotto il Green pass nei luoghi di lavoro si potrà fare a meno della mascherina o del distanziamento? 
«Ritengo di no, almeno fino a quando non avremo almeno il 90 per cento degli italiani vaccinati bisogna usare la mascherina perché non sempre è possibile garantire il distanziamento. Anche tra i vaccinati un terzo può essere infettato e a questi si aggiungono coloro che ottengono il Green pass con il test antigenico. Giusto essere prudenti e proseguire con le mascherine».

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…