2022 uffizi personale

RISORSE DIS-UMANE - IL DIRETTORE DEGLI UFFIZI SCHMIDT MINACCIA: “SE NON ASSUMETE SAREMO COSTRETTI A CHIUDERE, ABBIAMO UNA CARENZA DI ORGANICO DI OLTRE CENTO PERSONE” - MENTRE IN ITALIA A FERRAGOSTO DECINE DI MUSEI STACCANO BIGLIETTI A TUTTA FORZA, GLI UFFIZI RESTANO CHIUSI CON IL CARTELLO "CERCHIAMO PERSONALE" APPESO FUORI - IL COLMO È CHE AL MINISTERO SONO PURE STUPITI: “GLI UFFIZI HANNO UN BUDGET CHE POSSONO USARE PER PRENDERE PERSONALE”

Damiano Fedeli per il “Corriere della Sera

 

code davanti agli uffizi

Che qualcosa non andasse, lo si è visto il 15 agosto. Mentre decine di musei in tutta Italia aderivano alla campagna di aperture straordinarie «Ferragosto al museo», le Gallerie degli Uffizi di Firenze sono rimaste chiuse, come in un lunedì qualunque (è stato aperto solo il Giardino di Boboli).

 

Ieri il direttore del complesso museale fiorentino Eike Schmidt ha rilanciato con l'agenzia Ansa: o arriva più personale o si chiude. Un allarme pesante per il museo che nel 2021 è stato il più visitato in Italia, con oltre 1,7 milioni di presenze. «Se le risorse umane rimangono le attuali e le regole le attuali, in meno di un anno saremo costretti a tenere chiusi il pomeriggio alcuni spazi. E, successivamente, anche a chiudere Pitti o Boboli alcuni giorni la settimana, aprendo solo venerdì, sabato e domenica», puntualizza col «Corriere».

eike schmidt

 

Ad allarmare il direttore tedesco è un decreto, alla firma del ministro, che rivede del 9% al ribasso la pianta organica delle Gallerie.

 

«Agli Uffizi abbiamo una carenza di organico di oltre cento persone, calcolata rispetto alle piante organiche definite ogni quattro anni dal ministero ma che non corrispondono alle vere esigenze. L'unica costante - aggiunge - è che ogni volta che vengono aggiornate, per noi c'è sempre una riduzione. Di fatto sembra che la nostra carenza sia piccola: i dipendenti statali qui sono poco più di 300. In realtà per svolgere tutti i compiti richiesti in una serie di musei come i nostri, ce ne vorrebbero almeno 500, se non 600».

 

ELON MUSK E GRIMES AGLI UFFIZI

Un museo, poi, che cresce a ritmi sostenuti. Da record: oltre 427 mila visitatori solo a luglio, mai così tanti. «I numeri sono aumentati dopo la pandemia a livelli che nemmeno nel 2019 avevamo raggiunto», continua Schmidt.

 

«Restauriamo quadri e mettiamo a disposizione del pubblico opere a lungo in deposito. Vanno molto i biglietti passepartout validi 5 giorni che consentono di accedere a un circuito di cinque musei: Uffizi, Pitti, Boboli, Archeologico, Museo dell'Opificio delle pietre dure.

 

Ma al contempo, e questo è il paradosso, il personale si contrae». Il direttore degli Uffizi prova a girarla in positivo: «Se si investisse di più in risorse umane, potremmo offrire di più al pubblico. Solo con alcune decine di unità, potremmo aprire per più ore o almeno il lunedì pomeriggio. Con un impulso all'economia locale: un investimento di un solo milione avrebbe un effetto moltiplicatore non solo sui nostri introiti».

 

Massimo Osanna, direttore generale dei musei del ministero della Cultura, appare stupito e replica: «Gli Uffizi, museo autonomo, hanno un budget che possono usare, ad esempio per prendere personale da Ales (Spa controllata al 100% dal ministero della Cultura, ndr ). Ma il punto - spiega - è che in Italia abbiamo un sistema museale nazionale fatto da 480 luoghi della cultura su cui distribuire il personale.

 

eike schmidt vaso di fiori jan van huysum

Il numero di persone nella pianta organica è solo un limite teorico, che ha fissato situazioni stratificate nel tempo e che andava riequilibrato: gli Uffizi, appunto, avevano un organico di vigilanza di 330 persone; Pompei, che è una città intera, di appena 220.

 

Quel numero generale, teorico, lo abbiamo ridistribuito, cercando di colmare lacune gravi che avevano nuovi musei e direzioni regionali».

 

CHIARA FERRAGNI EIKE SCHMIDT

Osanna ricorda che tra meno di un mese, il 15 settembre, verranno assunti in tutt' Italia 1.053 nuovi addetti alla vigilanza. «Sono stati selezionati con un concorso e verranno distribuiti sul territorio nazionale: agli Uffizi ne andranno 15, a Pompei 20, e così via. Non solo. Tra gli idonei della graduatoria, altri 400 saranno assunti entro l'anno. E l'anno prossimo altri 1.053. Con 2.500 persone assunte in un biennio, si coprono tutti i buchi che ancora abbiamo», dice per smorzare l'allarme di Schmidt.

 

«Certo - prosegue - bisogna aumentare la capacità di spesa dei musei, così come quella di gestire le risorse che ci sono. Con un occhio di riguardo anche per i musei più piccoli che poi piccoli non sono. Ora che arrivano le risorse del Pnrr bisogna pensare a tutti, non solo ai grandi musei autonomi».

 

Sugli imminenti arrivi di personale ci sono molte aspettative tra le collezioni italiane, spesso affidate alla disponibilità del personale a fare straordinari. O, in qualche caso, alla rotazione di sale aperte con il prolungamento del biglietto a più giorni. Spiega Paolo Giulierini, direttore del Mann, il museo archeologico di Napoli: «Dovremmo avere circa 100 custodi, ma sono 80. A settembre ne arriveranno 15».

 

code davanti agli uffizi

Giulierini indica due prospettive: «Che si investa da un lato nel personale, dall'altro nella tecnologia in modo importante, anche ricorrendo a sistemi di intelligenza artificiale o aumentando i dissuasori vicino alle opere. Senza contatto umano, però, un museo potrebbe diventare svilente: non servono custodi "palo", ma persone che interagiscano con il pubblico. E fortunatamente i nuovi sono quasi tutti laureati». Francesco Sirano, direttore del Parco archeologico di Ercolano, è fiducioso: «Dovremmo avere un totale di 65 custodi. Adesso ne ho 24.

 

Le cose miglioreranno moltissimo a settembre con l'arrivo di altri 18». «Quello di Schmidt è un allarme condiviso: recentemente 4 nuove risorse hanno migliorato le cose, altri arriveranno a settembre. Ma siamo sotto organico quasi del 50% per i custodi e del 70% globalmente», spiega Eva Degl'Innocenti, direttrice del Marta, il Museo archeologico nazionale di Taranto: «Chiusure paventate le abbiamo scongiurate solo grazie all'abnegazione del nostro personale». «I musei sono diversi tra loro: gli Uffizi hanno capienza molto diversa dalla nostra che, pure con un problema di numeri di personale, abbiamo però i visitatori contingentati», commenta Francesca Cappelletti, la direttrice della Galleria Borghese di Roma. «Anche noi aspettiamo nuovi arrivi».

chiara ferragni agli uffizila collezione di autoritratti degli uffizi 1eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 2Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e Antonio Godoli mostrano i danni al Corridoio Vasariano uffizi

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...