coronavirus spiaggia assembramenti

L’OMBRELLONE INFILATELO DOVE SAPETE - SULLE SPIAGGE GLI ITALIANI HANNO INFRANTO OGNI REGOLA SUL DISTANZIAMENTO, ANCHE IN MOLTE AREE INQUINATE IN CUI NON È NEANCHE CONSENTITA LA BALNEAZIONE - I GESTORI: “SI FA FATICA A FAR RISPETTARE LE REGOLE AI PIÙ GIOVANI: HANNO UN MINOR SENSO CIVICO” - DOV’ERANO QUEI VIGILI A CUI DURANTE IL LOCKDOWN NON SFUGGIVA NEANCHE IL RUNNER SOLITARIO? L'ANALISI DI MI-JENA GABANELLI

Milena Gabanelli per il “Corriere della sera”

 

È il 31 maggio e l'Istituto Superiore della Sanità pubblica le «Indicazioni sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars-Cov-2». Il primo punto: quando «dati storici di monitoraggio indichino un'area come interessata, direttamente o indirettamente, dalla presenza di reflui non depurati, scarichi illeciti a cielo aperto e/o contaminazione da fosse settiche, che possano impattare sulla qualità delle acque nell'area di balneazione, o guasti agli impianti di depurazione», l'area andrebbe precauzionalmente interdetta alla balneazione.

CORONAVIRUS - GLI ITALIANI IN SPIAGGIA

 

Dal Rapporto Spiagge 2019-2020 di Legambiente, di aree interdette, quest' anno ce ne sono state per 90,35 chilometri di costa. Poi ci sono quei 414 chilometri che, al 2019, non erano nemmeno stati monitorati, quindi se oggi siano balneabili o meno, nessuno lo sa. Il servizio di depurazione delle acque reflue è completamente assente in ben 342 comuni, in cui risiedono circa 1,4 milioni di abitanti (il 2,4% della popolazione).

 

Anzi, stando alle ultime rilevazioni dell'Istat (al 2015), solo il 44% dei comuni italiani è dotato di un impianto di depurazione adeguato agli standard imposti dall'Europa. Una situazione che ci è già costata la condanna della Corte di giustizia europea per 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma. Dal Portale Acque del ministero della Salute basta digitare una località e una mappa interattiva ti dice com' è il mare da quelle parti, testando Enterococchi ed Escherichia Coli.

 

CORONAVIRUS - GLI ITALIANI IN SPIAGGIA

La mappa funziona così bene che il tratto di costa lo inquadra in tutto il suo splendore e così capita di ritrovare zone segnalate in rosso (quindi inquinate, con la balneazione vietata) su cui però svettano ombrelloni e stabilimenti balneari. Per fare qualche esempio: il lido «Cocoloco» di Falconara Albanese (provincia di Cosenza) e lo stabilimento accanto, pur insistendo su un tratto di costa balneabile indicata sul Portale come vietata per la stagione 2020, hanno lavorato a pieno regime.

 

Costo di un ombrellone: 13 euro. Menù di Ferragosto 35 euro. Fino al 22 agosto tutto esaurito. Sulle spiagge di Punta Ala (Grosseto), sono 4 i lidi adagiati su un tratto di costa teoricamente «vietata per inquinamento fino al 30 settembre», mentre, verso Castiglione della Pescaia, gli stabilimenti sono 5. Veniamo alle spiagge: riaperte dappertutto fra fine maggio e inizio giugno. Il governo ha diffuso un documento di indirizzo, Regioni e Comuni hanno provveduto a dettare le regole.

 

CORONAVIRUS - GLI ITALIANI IN SPIAGGIA

In generale, spiagge libere su prenotazione e lauti finanziamenti ai comuni costieri per far rispettare le misure di sicurezza; stabilimenti costretti a regole ferree. Per tutti: distanza di almeno un metro fra i bagnanti; cinque metri tra le file degli ombrelloni, e 4 metri e mezzo tra gli ombrelloni della stessa fila. Queste le linee guida approvate da Inail e Istituto Superiore di Sanità in prima battuta e poi ridimensionate (per gli stabilimenti) a poco più di 3 metri fra un ombrellone e l'altro a seguito delle rimostranze delle associazioni di categoria e delle Regioni.

 

Come sta andando nella pratica? In Friuli, per andare in spiaggia, la prenotazione è «consigliata», ma vale solo se si intende pagare uno stabilimento balneare. Per le spiagge libere le regole sono, almeno formalmente, più rigide. Per esempio a Grado la distanza fra un ombrellone e un altro deve essere di 10 metri, mentre per gli stabilimenti ne bastano 4,5. Vuol dire che lì il virus è stato considerato meno contagioso?

assembrati in spiaggia senza mascherina

 

In Veneto il Comune di Jesolo ha un'app per prenotare le spiagge libere, e una ditta che per 81 mila euro dovrebbe controllare che tutti rispettino le norme di sicurezza sanitaria fino al 31 agosto. Una cifra significativa visto che quasi il 70% della costa è occupata da oltre 90 stabilimenti balneari. Anche in Emilia-Romagna il 69,3% delle spiagge fruibili è occupato da stabilimenti balneari. Svetta Rimini: 231 lidi spalmati su 15 chilometri di costa.

 

A giudicare dalle immagini rese disponibili dalle cronache estive, la regola della distanza di almeno 3 metri e mezzo fra un ombrellone e l'altro, in più di un lido, dev' essere saltata. In Puglia la Regione ha stanziato 500.000 euro ai 69 Comuni costieri per garantire il controllo dei tratti di costa liberi. Non devono essere bastati, visto che il governatore Emiliano, a inizio agosto parlava di «norme anti Covid ignorate».

assembrati in spiaggia senza mascherina 1

 

In Sicilia, su 425 chilometri di costa, il 21,8% è in concessione mentre un altro 18,9% è inquinato o abbandonato. Per presidiare le spiagge libere rimanenti sono stati stanziati 2,5 milioni, distribuiti fra 126 comuni costieri. Ma anche qui l'investimento non deve essere stato sufficiente, almeno a giudicare dalle immagini del ferragosto palermitano con i litorali superaffollati da turisti e residenti. In Calabria, nella maggior parte dei lidi, il distanziamento è una chimera; qualche volta, anche le mascherine obbligatorie per gestori e personale. Sulle spiagge libere assenza totale di controllo e cartellonistica, a fronte di uno stanziamento regionale per 1,3 milioni di euro.

 

Campania, oltre il 67% della costa è occupata dagli stabilimenti. Per fare di meglio, in comuni come quello di Eboli, sino al 31 luglio, il sindaco ha vietato l'accesso alle spiagge libere. Nel Lazio sono 6 i milioni stanziati da Zingaretti per la sorveglianza delle spiagge libere. Eppure, da San Felice Circeo, passando per Sabaudia, Ostia, fino a nord del litorale, di controlli non se ne sono visti. In Liguria il 70% della costa è occupata, il 7% è inquinato o abbandonato, ma per via del Covid, a maggio, Toti annunciava: «Valutiamo spiagge libere a pagamento». La stagione è iniziata il primo giugno, ma i gestori dei lidi hanno avuto tempo fino al 15 giugno per adeguarsi.

assembrati in spiaggia senza mascherina 2

 

La Liguria è anche la regione dove per un lettino e ombrellone si paga il prezzo più alto, eppure allo Stato tornano le briciole. A livello nazionale, dalle concessioni rientrano 103 milioni di euro, a fronte di un giro di affari stimato da Nomisma in almeno 15 miliardi di euro annui. Quest' anno però ci saranno perdite del 30%, anticipa Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari: «Abbiamo rinunciato a parecchi posti perché è stato necessario ridurre il numero degli ombrelloni». Ma per quantificare l'effettivo calo del fatturato precisa che bisognerà aspettare la fine della stagione».

 

assembramenti in spiaggia 1

Quanto al rispetto delle norme di sicurezza nei lidi, secondo lui i gestori hanno fatto il possibile, ma «si fa fatica a far rispettare le regole ai più giovani: hanno un minor senso civico, colpa, forse, anche delle scuole». Intanto «le scuole sono a rischio» ha dichiarato il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi. Colpa dei contagi che sono risaliti, per colpa «forse» della gestione allegra dell'estate. Certo che finora non s' è vista traccia di quei solerti vigili a cui durante il lockdown non sfuggiva il runner solitario nemmeno sulla più remota delle spiagge. (ha collaborato Adele Grossi)

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…