liceo virgilio droga sesso alcol

LA SCUOLA IN "FUMO" - VA IN PENSIONE LA PRESIDE ANTI-PUSHER: ''È COME LASCIARE IL COMANDO DI UNA NAVE DURANTE UNA TEMPESTA'' DICE CARLA ALFANO, CHE TEME PER LA DIDATTICA NELL'ERA DEL COVID - DIVENNE FAMOSA PERCHÉ DENUNCIÒ L'''OMERTÀ'' CHE REGNAVA AL LICEO VIRGILIO DI ROMA. ''ERA TOLLERATO LO SPACCIO DAVANTI ALLE AULE EPPURE CERTI GENITORI POTENTI AVEVANO CHIESTO LA MIA TESTA…''

Maria Lombardi per ''Il Messaggero''

 

CARLA ALFANO

«È come lasciare il comando di una nave durante una tempesta». La preside Carla Alfano il dolore dell'addio, dopo quasi 45 anni di scuola a Roma, l'aveva messo in conto. Ma adesso va via con una pena in più, l'ansia di un settembre «ingarbugliato», le aule non sono abbastanza, i professori nemmeno, e come distanziare se non c'è spazio per le distanze, si finirà in parrocchia se va bene. Lavorerà fino all'ultimo giorno per lasciare più risposte possibili, «perché noi dobbiamo essere un punto di riferimento», dopo aver posto domande anche scomode e costretto tanti adulti a interrogarsi. «Vi pare possibile tollerare che piccoli pusher vendano spinelli davanti le aule a ragazzetti del primo anno? Vi pare sopportabile questo clima di omertà?».

 

VIRGILIO OCCUPATO

 Era il novembre 2017, la preside che dal deserto dell'Egitto orientale - dove da giovane ricercatrice partecipava agli scavi - era finita alla guida del turbolento liceo romano Virgilio disse quello che nessuno aveva fino a quel momento osato dire. Qualcuno la difese, qualcun altro la massacrò, «fu una parentesi dolorosa, ma ripeterei quelle stesse frasi». Ora che, a 70 anni e dopo diverse proroghe va via dall'istituto comprensivo Alfieri Lante della Rovere, c'è chi le scrive «grazie per il coraggio», e grazie «per la feroce passione di organizzare la scuola».

 

Come ha vissuto questi ultimi mesi?

«Sono stati momenti difficili, le famiglie hanno vissuto questi mesi come se la scuola fosse chiusa e invece è stata più aperta che mai. Abbiamo dovuto ridare unità a insegnanti, ragazzi e genitori disorientati, imparare velocemente una didattica mai sperimentata. Ho fatto riunioni in continuazione e ripetuto a tutti: noi dobbiamo dare coraggio e sicurezza agli studenti e alle famiglie, la nostra presenza è un impegno sociale. La sensazione di lasciare la scuola in mezzo ai guai non mi fa star bene».

 

Da egittologa a preside, come è stato il passaggio?

 

LICEO VIRGILIO SPACCIO 3

«Gli scavi in Egitto non erano compatibili con la famiglia. Ho cominciato a insegnare a 26 anni e, grazie a un distacco alla Sapienza, ho partecipato a missioni nella zona di Luxor. Per sfida ho fatto il concorso da preside e senza quasi rendermene conto l'ho superato. Ma per 7, 8 anni, anche da dirigente scolastico, ho continuato a fare il curatore scientifico di diverse mostre a Roma sull'Egitto».

 

Nel corso dell'occupazione al Virgilio del 2017 arrivò a scontrarsi duramente con ragazzi e genitori perché parlò di clima mafioso e omertoso. Lo rifarebbe?

«Vedevo i ragazzi in pericolo, un andazzo, come si dice a Roma, di tolleranza nei confronti dello spaccio. A fronte di un corpo docente molto qualificato e nonostante l'ottimo lavoro del titolare che mi aveva preceduto e aveva combattuto tenacemente questo fenomeno, ho trovato una scuola in grande sofferenza. Non si può dire che sia normale che in un istituto ci sia la costante presenza della Digos.

lezioni virtuali

 

 O che piccoli pusher vendano la droga davanti le aule a ragazzi delle prime. E non siamo a Scampia, ma nel centro di Roma. Io continuo a sostenere che tutto questo non è normale e lo ripeterei. Ho diretto diverse scuole, anche a Tor Bella Monaca, ma quello che ho visto lì è inaccettabile. Una normalità nell'assurdo».

 

Userebbe quello stesse parole?

lezioni virtuali3

«Magari le mitigherei, ma quando ci si imbatte in un sistema di intimidazione, come lo vuoi chiamare? In pochi prevaricavano la maggioranza intimidendola, non c'era libertà di pensiero e di parola. Tantissimi genitori e ragazzi erano dalla mia parte ma mi confidarono di non poterlo dire pubblicamente. E altri impazzivano perché non ero sui social e non potevano insultarmi. In questa battaglia che rifarei ho incontrato anche tanta solidarietà».

 

lezioni virtuali 5

Intervenne anche l'allora ministra Fedeli.

 

«Genitori potenti provarono a chiedere la mia testa, ma la ministra lavorò per trovare una mediazione. Sarei rimasta in quel liceo se avessi avuto davanti a me un orizzonte di vita lavorativa tale da consentirmi di portare avanti il mio impegno per la legalità».

 

Che cosa manca nella scuola che sta per lasciare dopo tanti anni?

«La scuola andrebbe modernizzata, bisogna lavorare molto sui licei, è soprattutto lì che si vede l'inadeguatezza dei linguaggi scolastici. Così com' è, il liceo rischia di non essere più un ascensore sociale: chi può va poi a studiare all'estero e chi non può ha una formazione non adeguata ai tempi».

LICEO VIRGILIO SPACCIO 2

 

La più bella soddisfazione?

«Un ex alunno che è tornato a scuola dopo tanti anni, non lo avevo riconosciuto. Era diventato il più giovane procuratore d'Italia, mi aveva dedicato il libro di diritto da lui scritto. Mi ha abbracciata. Cosa può esserci di più bello per una preside di un abbraccio?». Maria Lombardi

LICEO VIRGILIO 2LICEO VIRGILIO 1LICEO VIRGILIO SPACCIO 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO