la festa del clan sedicina nel rione liberta di bari

SE DICI SEDICINA A BARI, DICI CLAN - VIDEO: UN FRATE BENEDICE IL RITUALE RELIGIOSO DELLA FAMIGLIA CRIMINALE CHE CONTROLLA IL RIONE LIBERTÀ, E IL SINDACO DECARO DENUNCIA IN QUESTURA - DON FRANCESCO PREITE, PARROCO ANTIMAFIA: ''NON POSSO CREDERE CHE QUEL FRATE NON SIA A CONOSCENZA DI CIÒ CHE VUOL DIRE QUEL RITO, CHE CODICI ABBIA. LA SUA PARTECIPAZIONE È DEPRECABILE E SCONFORTANTE. RISCHIA DI ROVINARE UN LAVORO QUOTIDIANO''

 

Gino Martina per https://bari.repubblica.it/

 

 

Un Padre nostro che mette in imbarazzo la curia barese. E' quello recitato da un frate nel rituale religioso della famiglia Sedicina nel rione Libertà di Bari. Un rituale legato alla festa della Candelora ma che nella realtà, come ha denunciato in questura il sindaco Antonio Decaro, rappresenta una manifestazione con precisi codici mafiosi. "Un religioso in modo improvvido si è reso presente alla cerimonia non autorizzata e vietata dal sindaco. La Curia e il vescovo condannano l'episodio che turba gravemente la coscienza civile e religiosa di tutti".

rimosse le luminarie

 

Il frate, nonostante le polemiche e l'intervento di polizia, carabinieri e vigili urbani per far rimuovere le luminarie, impedire la processione con la banda e l'esplosione dei fuochi d'artificio, senza alcuna autorizzazione, ha benedetto la statua e fatto recitare ai partecipanti della cerimonia nell'androne del palazzo di via Nicolai, la preghiera più cara ai fedeli cattolici assieme all'Ave Maria.

 

polizia nel rione liberta a bari

"Affidarsi a Dio con la consapevolezza che la nostra vita è affidata a Dio" e la "Benedizione è dire il bene degli altri" ha recitato il frate prima dell'applauso e la musica della banda. Parole e partecipazione condannate senza mezzi termini da don Francesco Preite, parroco del Redentore, non solo una chiesa e un oratorio, ma anche un presidio di legalità e speranza per i giovani del quartiere.

 

"Non posso credere che quel frate - racconta amareggiato - non sia a conoscenza di ciò che vuol dire quel rito, che codici abbia. La sua partecipazione è deprecabile e sconfortante. Rischia di rovinare un lavoro quotidiano, complesso e difficile, soprattutto con le nuove generazioni, la parte più sensibile del Libertà. Dopo le prese di posizione del sindaco e del questore, che hanno fatto ben capire cosa ci sia dietro certe manifestazioni, è incomprensibile come si possa esserne complici. Ciò che accade lì non è dissimile dallo schiaffo ricevuto dalla giornalista del Tg1 Mariagrazia Mazzola due anni fa dalla moglie del boss".

la festa del clan sedicina nel rione liberta di bari

 

Il rituale, comunque, si è compiuto, non come avrebbero voluto gli organizzatori, ma con la partecipazione di persone del quartiere, i palloncini, i fiori, le note della banda e qualche petardo esploso nella mattinata, come segno di sfida.

il frate che benedice il rito dei clan a bari antonio decaroantonio decaro leopoldail frate che benedice il rito dei clan a bari

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