vittorio sgarbi

SGARBI QUOTIDIANI – IL CRITICO D’ARTE E SINDACO DI SUTRI SPIEGA COME FUNZIONERÀ L’ORDINANZA CON CUI HA DECISO DI MULTARE CHI PORTA LA MASCHERINA SENZA MOTIVO: “HO DATO LE SEGUENTI DISPOSIZIONI AI VIGILI URBANI DI SUTRI: QUANDO UNO CAMMINA PER STRADA DA SOLO O NON ASSEMBRATO CHIEDETEGLI IL DOCUMENTO. SE CONTINUERÀ AD INDOSSARE LA MASCHERINA, ALLORA MULTATELO” – “SI TRATTA DI GARANTIRE ALLE PERSONE LA LIBERTÀ EVITANDO DI…”

 

 

Massimiliano Lenzi per “il Tempo”

 

vittorio sgarbi alla camera con la mascherina

A Sutri, comune del viterbese dove è sindaco Vittorio Sgarbi, chi indossa la mascherina senza necessità sarà multato. Sgarbi ha firmato un'ordinanza e noi de «Il Tempo» lo abbiamo intervistato per capire come sia nata questa sua decisione, di certo controcorrente. «Venerdì sera - spiega Sgarbi - dopo essere stato a vedere la "Apologia di Socrate", di Platone, all'Anfiteatro di Suffi, sono andato a cena al ristorante "Liutprando", si mangia bene e ii posto è grande".

 

Fin qui mi pare la cronaca di una piacevole serata

SGARBI SUTRI

«A mangiare nel locale c'erano diverse persone a tavola, ovviamente senza mascherina. Ad un certo punto si alza una signora, mi passa davanti, con la mascherina e mi dice: "Non si vergogna a non portare la mascherina?"».

 

E tu come le hai risposto?

«Non mi vergogno affatto, si vergogni lei!».

 

Da qui l'idea dell'ordinanza?

«Questo episodio è indicativo di un clima di paura che c'è tra la gente. Sutri tra l'altro è una città molta chiusa che non ha avuto nessun contagiato. Per quale ragione io dovrei mettermi la mascherina in auto da solo o se esco a passeggio con mia moglie quando dagli altri c'è ii distanziamento? O quando mangio al ristorante?

Conte Speranza

 

Allora ho pensato che occorresse una interpretazione che partisse dal dpcm, ii decreto del presidente del Consiglio dei ministri, del 16 agosto, che tutela dal rischio assembramenti e discoteche e non certo dalla convivialità».

 

Spiegati meglio.

vittorio sgarbi alla camera con la mascherina 1

«La mia ordinanza dice questo: In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è proibito l'uso della mascherina nella Città di Sutri all'aperto per evidenti ragio ni di salute e al chiuso, salvo che in caso di assembramento, dalle ore 18.00 alle 6.00 del mattino, come specificamente indicato dal Dpcm del 16 agosto 2020 che tutela dal rischio discoteche e non dalla convivialità, che impone distare a tavola e mangiare senza mascherina. In tutti gli altri casi, chi sarà visto portare la mascherina sarà multato in ordine alla legge 533/1977 in materia di Ordine Pubblico che all'articolo 2 prevede che non ci si possa mascherare in volto. Non si capisce però perché in un ristorante dove mangi senza mascherina tu debba portarla se non c'è assembramento. E c'è di più».

SGARBI A SUTRI

 

Sarebbe a dire?

«Questa norma che prevede non si possa andare in luoghi pubblici col volto coperto è stata intensificata dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre, con la legge 155 del 2005. Ed in questa logica, secondo me, non c'è nessuno Decreto di un presidente del Consiglio che possa annullare questa norma».

 

Ma a Sutri multerete sul serio cittadini che all'aperto camminano indossando la mascherina quando sono anche distanziati e non assembrati?

«Ho dato le seguenti disposizioni ai vigili urbani di Sutri: quando uno cammina per strada da solo o non assembrato chiedetegli il documento perché va contro le norme che cito nell'ordinanza. Se continuerà ad indossare la mascherina, allora multatelo».

 

Cosa speri di ottenere con questa ordinanza?

ANGELO BORRELLI CON LA MASCHERINA

«Difendere la parte dei cittadini che democraticamente ritengono di rispettare le regole, con responsabilità, ma senza gli eccessi della paura.

 

Si tratta di garantire alle persone la libertà evitando di farli sentire in uno stato di frustrazione o di impotenza come se oggi fossimo circondati dalla peste che uno si prende per strada camminando da solo, distanziato dagli altri. Del resto tempo fa, in aprile, lo ha detto anche Angelo Borrelli il capo della Protezione Civile.

 

VITTORIO SGARBI FLAVIO BRIATORE

Queste le sue parole di allora: "Anche ieri ho detto che non uso la mascherina, ma rispetto le regole del distanziamento sociale. La mascherina è importante, se non si rispettano le distanze, per evitare l'infezione da virus". Mi pare chiaro».

 

 Nella tua ordinanza ti sei ispirato anche al modello svedese, dove hanno scelto di combattere il coronavirus senza lockdown e senza obbligo di mascherina?

«Il modello svedese mi piace, credo sia giusto in assoluto ma io ho cercato di difendermi, e di difendere gli italiani che la pensano come me, da una interpretazione estrema sull'uso della mascherina».

 

 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…