abe shinzo

A SHINZO ABE, STAKANOV GLI FA UNA PIPPA - IL PREMIER GIAPPONESE IN OSPEDALE DOPO 147 GIORNI DI LAVORO: LA COLITE ULCEROSA DI CUI SOFFRE E' TORNATA - HA PRESO TRE GIORNI DI VACANZA PER CURARSI MA L’OPPOSIZIONE LO CRITICA - UN COLLABORATORE HA DETTO DI AVERLO VISTO VOMITARE SANGUE IN UFFICIO; ABE NON TIENE UNA CONFERENZA STAMPA DA DUE MESI, HA L’ARIA ESAUSTA. NEL 2007 DIMETTERSI ERA STATO PER ABE UN’UMILIAZIONE: DIFFICILE CHE VOGLIA RIPETERE UN PASSO SIMILE…

Irene Soave per corriere.it

 

abe shinzo

«Tornerò a lavorare e proverò a non cedere». Così ha detto il primo ministro giapponese Abe Shinzo, lunedì, ai giornalisti che lo aspettavano sulla porta di casa per interrogarlo sulla sua salute: da una settimana si teme che la colite ulcerosa che lo fece dimettere nel 2007 dal suo primo mandato sia ritornata, ma l’opposizione lo critica per essersi preso tre giorni di pausa, dopo 147 di lavoro ininterrotto, per farsi visitare. Un lusso da pigri nel Paese del karoshi, termine intraducibile che significa «morire di troppo lavoro» e che per uno studio del 2016 era un rischio concreto per un giapponese su 5.

 

«Non cedere», in giapponese, si dice ganbaru, altro verbo intraducibile e assai diffuso che riassume un’etica del (super)lavoro: alla lettera, «lavorare tenacemente in tempi difficili». È il verbo usato ieri da Abe: una risposta indiretta, forse, al Partito costituzionale democratico, principale forza di opposizione ai liberali di Abe che ha già chiesto che il premier riferisca circa la propria salute alla Camera Bassa, dove è atteso in commissione bilancio il 2 settembre.

 

shinzo abe coronavirus giappone

Il suo alleato Amari Akira ha detto in tv che il premier «ha bisogno di riposo ma non se lo concede, perché si sentirebbe in colpa in questi mesi difficili». Ganbaru: fare più del proprio meglio. «Dobbiamo convincerlo», ha continuato Amari, «a prendere qualche giorno di tregua». Ma l’opposizione incalza.

 

L’importanza di chiamarsi Abe Shinzo (e non viceversa)

Una settimana fa, il 18 agosto, un primo check-up alla clinica universitaria di Keio: irrituale non solo per la durata — sette ore e mezzo — ma perché il premier, 66 anni tra poche settimane, si sottopone notoriamente a controlli completi semestrali, e il più recente era stato a giugno. Lunedì il secondo controllo: al ritorno Abe si è trovato una tonnara di giornalisti sulla porta di casa.

 

shinzo abe con la mascherina

Ha spiegato di avere ritirato i risultati degli esami e di aver fatto accertamenti; ha promesso: ganbaru. Ma le voci si rincorrono con morbosità crescente: a un settimanale un collaboratore ha detto di averlo visto vomitare sangue in ufficio; Abe, del resto, non tiene una conferenza stampa da due mesi, ha l’aria esausta, e il canale tv di Tokyo Tbs ha addirittura cronometrato il tempo che impiega a spostarsi dalla porta del suo ufficio all’ascensore, 21 secondi mentre in un video di aprile ne impiegava 18.

 

Con la colite ulcerosa Abe convive da quando aveva 17 anni. «Se il farmaco che uso avesse impiegato più tempo per entrare sul mercato», ha detto nel 2013, «non sarei dove sono oggi». Nel 2007, dimettersi — e per una sindrome gastrointestinale — era stato per Abe un’umiliazione: difficile, spiegano i commentatori politici sulle pagine dei giornali giapponesi, che voglia ripetere un passo simile, e per questo promette di resistere finché potrà.

shinzo abe con la mascherina 1

 

Per altri commentatori, resistere finché può è il solo modo «onorevole» per Abe per uscire da un anno nero, che sembra avere sgretolato quasi tutta la stabilità economica e politica del suo secondo mandato, iniziato nel 2012 (a oggi 2.801 giorni consecutivi in carica, che ne fanno il premier più longevo nella storia della nazione).

 

La gestione della pandemia, che molti gli rimproverano troppo attendista, tanto che nei sondaggi il suo gradimento personale è sceso al 34%, con un 47% di giapponesi che si dicono suoi detrattori. Il crollo del Pil, verticale ormai da tre trimestri, che ha annullato molti benefici della sua politica economica, la «Abenomics», fin qui efficace nel condurre il Paese fuori da una lunga crisi deflazionistica. Un’ondata di caldo senza precedenti; l’impasse nelle negoziazioni con la Russia sulle isole Curili; le Olimpiadi rinviate al prossimo anno, e comunque tuttora incerte. Il 2020 è stato per Abe forse l’anno più difficile.

shinzo abe

 

E le paure sulla sua salute accelerano il dibattito sulla successione: un momento che arriverebbe comunque entro ottobre 2021 (termine ultimo per le prossime elezioni generali) e che vede già le opposizioni lavorare febbrilmente per unirsi in un nuovo partito da annunciare a settembre.

 

shinzo abe a mar a lago

Alla guida dei liberali di Abe, dopo le elezioni del prossimo autunno, i possibili successori più quotati sono Fumio Kishida e Shigeru Ishiba, già ministri; se, come è probabile, i liberali avranno di nuovo la maggioranza alla Dieta nazionale, l’organismo rappresentativo bicamerale che esprime il governo, uno dei due sarà il possibile prossimo premier del Giappone. Se invece Abe lasciasse prima del tempo — di nuovo — gli succederebbe il vice Taro Aso. Per ora, comunque, ganbaru.

shinzo abe a roma incontra giuseppe conte 12shinzo abe a roma incontra giuseppe conte 13primo ministro shinzo abe mar a lago trump gioca a golf con shinzo abeSHINZO ABE GOLFISTAshinzo abe

Ultimi Dagoreport

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA) , HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E EDLLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…