roberto gualtieri due mamme figlie

TUTTI VICINI AL MONDO LGBT IN CAMPAGNA ELETTORALE – GUALTIERI HA RESPINTO LA DOMANDA DI TRASCRIVERE L’ATTO DI NASCITA DI UN FIGLIO DI DUE DONNE SPOSATE A PARIGI, INDICANDOLE ENTRAMBE COME MADRI DEL PICCOLO: QUANDO LE DUE SI SONO TRASFERITE IN ITALIA CHIEDENDO LA REGISTRAZIONE, GUALTIERI HA DETTO NO E NELL’ATTO SPUNTA COME MAMMA SOLO LA DONNA CHE LO HA PARTORITO – INSORGE RETE LENFORD, L‘ASSOCIAZIONE CHE SI BATTE PER I DIRITTI DELLE PERSONE LGBT+: “È UN ATTO DOVUTO…”

Daniela Lauria per www.blitzquotidiano.it

 

gualtieri

Mamme in Francia, ma non in Italia. Non entrambe, per lo meno, secondo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha respinto la domanda di trascrivere l’atto di nascita del figlio di una coppia Lgbt, due donne sposate a Parigi, indicando entrambe le donne come madri del bambino. 

La coppia è formata da una cittadina italiana e una francese: il piccolo è nato a ottobre 2021 a Parigi, in seguito a una procreazione medicalmente assistita e lì registrato come figlio di entrambe le donne, come previsto dalla legge francese. 

 

L’ostacolo sorge nel momento in cui le due mamme decidono di trasferirsi a Roma: fanno richiesta al sindaco, in qualità di ufficiale dello stato civile, di trascrivere l’atto di nascita integrale del bambino, perché possa esistere anche per lo Stato italiano e per proteggere la sua identità personale e familiare. 

Ma il sindaco Gualtieri ha detto no, richiamando alcune istruzioni fornite dal ministero dell’Interno in tema di trascrizioni di atti con genitori dello stesso sesso. Risultato? Il certificato è stato trascritto solo parzialmente, con l’indicazione della sola mamma che lo ha partorito. 

figli di due mamme 8

 

Trascrizione atto di nascita dall’estero, un “atto dovuto” per Rete Lenford

Ad intestarsi la battaglia delle due mamme è ancora una volta Rete Lenford, l‘associazione di avvocate e avvocati che si battono per i diritti delle persone Lgbt+. L’avv. Vincenzo Miri, presidente della Rete e legale della coppia di mamme, ha detto di aver illustrato a Roma Capitale che la richiesta delle due donne doveva considerarsi non solo pienamente legittima, ma anche dovuta.

 

La trascrizione di un atto di nascita già formato all’estero è infatti consentita dalla Corte di Cassazione sin dal 2016 con un orientamento giurisprudenziale che, persino davanti alle Sezioni Unite, non ha registrato nessuna pronuncia contraria e che è stato richiamato anche dalla Corte costituzionale.

roberto gualtieri

Una giurisprudenza unanime delle Corti superiori con le sentenze Cass. 19599/2016; Cass. 14878/2017; Cass. 12193/2019; Cass. 23319/2021; Corte cost. 221/2019; Corte cost. 230/2020).

 

Ma ora, per il Comune di Roma, e di conseguenza per lo Stato italiano, il bambino ha soltanto una mamma.

L’avv. Miri (Rete Lenford), difensore delle due mamme: “Nulla cambia rispetto a Raggi”

“Ad oggi rispetto all’amministrazione Raggi nulla è cambiato”, ha detto a Blitz Quotidiano l’avvocato Miri. “Ci sembra ancora incredibile che il sindaco di una Capitale possa rifiutare un atto che serve a tutelare i diritti dei bambini e sul quale non esiste alcuna esitazione giurisprudenziale”.

 

figli di due mamme 7

“Restiamo francamente sbigottiti dinanzi alla posizione assunta dal Sindaco di Roma – spiega il legale – visto che da ormai sei anni la Corte di cassazione ha respinto la posizione del Ministero dell’Interno e ha addirittura giudicato “impellente” la continuità e la conservazione dello stato di figlio acquisito all’estero”.

“La decisione del Sindaco – aggiunge – che durante la campagna elettorale aveva incontrato le associazioni LGBTI+ e aveva  garantito un’attenzione ben diversa da quella della precedente Amministrazione, impegnandosi anche alla formazione del personale degli Uffici comunali, lascia amareggiati e ancora increduli”.

 

GUALTIERI

“Al Sindaco – spiega ancora Miri – è stato semplicemente chiesto di applicare le norme sulla trascrizione di atti esteri così come unanimemente interpretate anche dalla Corte costituzionale e dalla Corte di cassazione. Non assume, infatti, alcuna rilevanza l’indirizzo che quest’ultima ha assunto rispetto alla diversa fattispecie di formazione in Italia di atti di nascita con due mamme a seguito di nascite avvenute in Italia e non all’estero: in quei casi la Corte di cassazione ha sì espresso un orientamento negativo, contrario a quello fatto proprio da moltissime Corti territoriali e a nostro avviso ancora suscettibile di essere portato alla valutazione della Corte costituzionale, ma ha sempre precisato che una opposta soluzione debba adottarsi rispetto al diverso caso di trascrizione di atti formati all’estero”.

figli di due mamme 6

 

“Eppure, il Sindaco di Roma ha scelto una strada che costringe la coppia a ricorrere in Tribunale e ad affrontarne costi e tempi. Le due mamme, che pensavano di trasferirsi in una capitale attenta alle istanze delle persone LGBTI+, hanno evidentemente coltivato false speranze”.

 

L’ufficio per i diritti Lgbt+ mai istituito a Roma

La decisione di Roma Capitale risulta ancor più amara in prospettiva dell’istituzione dell’Ufficio per i diritti Lgbt+, ad oggi non ancora avvenuto.

“Da mesi – osserva il presidente di Rete Lenford – si attende che il Sindaco, come aveva promesso, istituisca l’Ufficio per i diritti LGBT+. L’episodio di oggi dimostra come la costituzione di quell’Ufficio, purché accompagnata da un reale cambio di passo del Sindaco e da un indirizzo politicamente orientato a tutelare le persone LGBTI+, non sia più differibile.

 

ROBERTO GUALTIERI

Resta, infine, davvero intollerabile che il Ministero dell’Interno non riconosca il diritto vivente in tema di trascrizione degli atti di nascita con due mamme, violando gravemente i diritti fondamentali di tanti bambini e tante bambine”.

Rete Lenford ribadisce infine il proprio impegno, “non solo nelle sedi giudiziarie, affinché episodi analoghi non si verifichino più e affinché l’Italia diventi un Paese davvero accogliente, rispettoso della dignità di tutte le sue cittadine e di tutti i suoi cittadini a partire dagli Uffici più vicini alla sua popolazione”.

figli di due mamme 4figli di due mamme 3figli di due mamme 5

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)