UNIVERSITA’ IN CARROZZA! - IL MINISTRO TOGLIE AI POVERI DEL SUD PER DARE AI RICCHI (IL SUO EX ATENEO!)

Flavia Amabile per "La Stampa"

Metà degli atenei italiani sono sul piede di guerra e gridano all'ingiustizia, l'altra metà festeggia e pensa alle assunzioni che potrà finalmente fare. È il risultato del Decreto Ministeriale approvato pochi giorni fa che ripartisce le risorse derivanti dai pensionamenti di ciascuna università, tenendo conto del vincolo del 20% al turn-over introdotto dal governo Monti nella spending review (per ogni 10 pensionati, due nuove assunzioni).

Il decreto usa le risorse provenienti da tutte le università prelevando una quota consistente di risorse da alcune (in buona parte del Centro-Sud) per finanziare assunzioni di altre università (generalmente del Nord). Gli effetti sono riassunti in uno studio di Beniamino Cappelletti Montano, ricercatore in scienze matematiche e informatiche dell'università di Cagliari, pubblicato ieri sul sito di informazione scientifica «Roars».

Primo in classifica per risorse ottenute è il Sant'Anna di Pisa, dove Maria Chiara Carrozza era rettore prima di essere nominata ministra dell'Istruzione. Lo scorso anno i pensionamenti totali del Sant'Anna hanno prodotto 2,25 punti organico, e ora questa università si ritrova con 4,79 punti organico.
Insomma, un turn-over del 212%, in tempi nei quali il turn-over in tutto il pubblico impiego (compresi università ed enti di ricerca) è al 20%. Il Sant'Anna, ogni 10 pensionati, ne potrà assumere più del doppio, 21, caso unico in tutta la pubblica amministrazione. In realtà le cifre del Sant'Anna sono molto evidenti in termini percentuali meno in valori assoluti perché si applicano su numeri non particolarmente alti.

Diverso è il caso, ad esempio, del Politecnico di Milano che calcola l'ottimo risultato del 73% di turn over su una platea di professori molto più ampia. Ma fra i premiati ci sono la Normale di Pisa, Roma Tre, Parma, Bologna, Cà Foscari, il Politecnico di Torino e alcune università meridionali come Catanzaro, Sannio e Basilicata.

A queste università vengono destinate risorse sottratte dai pensionamenti delle università meno fortunate che si ritrovano così con un turn-over ben al di sotto del 20%, e quindi con nuove assunzioni quasi azzerate. Tra gli atenei più «depredati» ci sono Roma La Sapienza, Napoli Federico II e Bari. Quest'ultima si è vista sottrarre ben 11 punti organico che in teoria dovrebbero equivalere a 22 nuovi ricercatori e che invece della decina di assunzioni che si aspettava di fare dovrà accontentarsi della metà.

È la legge del merito, sostiene il ministero. Infatti tra i favoriti dalle nuove regole ci sono di sicuro i migliori atenei italiani ma nel frattempo gli altri protestano perché non vedono riconosciuti gli sforzi per risanare la situazione, che pure ci sono stati. Il Miur ricorda, comunque, di aver sbloccato per il 2014 il turnover dei ricercatori che sarà del 50%.
Quest'anno però va così. In base ai criteri previsti nella spending review voluta dal governo Monti lo scorso agosto non esistono più i pensionamenti della Sapienza o di Milano Bicocca o di Ca' Foscari ma un unico data base di pensionamenti del sistema universitario italiano a cui attingere assegnando punti organico extra agli atenei con più alto valore di Isef, un indice calcolato in base all'indebitamento, alle spese per personale, le tasse universitarie e le cessazioni, a cui corrisponde un'eguale decurtazione di punti organico agli altri atenei (anche se questi ultimi sono anch'essi "atenei virtuosi").

Soprattutto non esiste più il tetto massimo previsto fino all'anno scorso che prevedeva che gli extra non potessero comunque andare oltre il 50% di quelli provenienti dai pensionamenti di quell'ateneo. Da quest'anno nessun filtro, nessuna protezione: chi è forte diventa più forte, chi è debole resta debole.

 

Maria Chiara Carrozza MARIA CHIARA CARROZZA FOTO LA PRESSE MARIA CHIARA CARROZZA FOTO LA PRESSE UNIVERSITA DI SASSARI TORINO palazzo universita UNIVERSITA SIENA

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…