soldi in valigia

VAI, SPENNA IL BOCCALONE! A ROMA UN NOBILE TEDESCO CERCA FINANZIATORI PER RISTRUTTURARE IL SUO CASTELLO IN GERMANIA E VIENE RAGGIRATO DA UN GRUPPO DI VOLPONI CHE, SOTTO I SUOI OCCHI, RIESCE A SOTTRARGLI UNA BORSA CON 500 MILA EURO – L’INCONTRO IN UN ALBERGO A CINQUE STELLE, GLI APPARTAMENTI DI LUSSO AFFITTATI A PIAZZA NAVONA E A PRATI, IL RUOLO DI MIROSLAV MILENKOVIC, IL LADRO DEI VIP CHE HA FATTO TREMARE LONDRA E HA MESSO A SEGNO UN COLPO MILIONARIO A CASA DI TAMARA ECCLESTONE - LA STORIA

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

VALIGIA SOLDI

Sembra la trama di un film, ma è una storia vera. Il copione: un nobile tedesco cerca finanziatori per ristrutturare il suo castello in Germania e viene raggirato da un gruppo di truffatori che, proprio sotto i suoi occhi, riescono a sottrargli una borsa contenente mezzo milione di euro. La location è un albergo a cinque stelle nel cuore della Capitale, oltre ad appartamenti di lusso affittati a piazza Navona e a Prati. Anche i protagonisti, che si muovono a bordo di auto di lusso, sono di primo piano: a guidare la banda è Miroslav Milenkovic - questo è uno dei suoi tanti alias -, il ladro dei vip che ha fatto tremare Londra e che ha messo a segno un colpo milionario, nel dicembre 2019, a casa di Tamara Ecclestone, modella e figlia dell'ex patron della Formula 1, Bernie.

 

piazza navona

Ora si trova sul banco degli imputati insieme ai suoi complici, su richiesta del pubblico ministero Francesco Basentini. Tutto inizia nell'agosto del 2020. Il nobile tedesco pubblica un annuncio su un quotidiano, dicendo di essere alla ricerca di un finanziatore per il progetto di ristrutturazione da 10 milioni di euro del castello di famiglia, in Germania.

 

Dopo qualche giorno viene contattato via mail da un intermediario, che si presenta con il nome di Alexander Bilal - in realtà, secondo il pm, si tratterebbe di Bruno Rosi -, dice di essere interessato all'affare e assicura di poter trovare in breve tempo un gruppo di finanziatori disposti a partecipare. In cambio, chiede una commissione del 5 per cento dell'intero importo: 480mila euro.

 

L'IMBROGLIO

ladro

La truffa è credibile e organizzata nei dettagli, tanto che la vittima accetta di raggiungere la Capitale per incontrare la banda, che si è organizzata allestendo uffici in un appartamento vicino a piazza Navona e in uno in zona Prati. L'appuntamento preliminare per parlare dell'affare è in un albergo a 5 stelle: il Rome Cavalieri Waldorf Astoria, uno dei più lussuosi della città. Al nobile tedesco viene detto di portare i 480mila euro in contanti, per dimostrare di essere in possesso del denaro.

 

VALIGIA PIENA DI SOLDI

Lui cade nel tranello, mette le banconote - in mazzette da 200 euro - all'interno di un borsone e raggiunge l'albergo. Ad aspettarlo ci sono quattro persone: Bilal, Milenkovic, Sofia Rustamova e Kristian Stefanovic. Il nobile mostra il denaro e la somma viene verificata con una macchinetta conta soldi. Una volta terminata l'operazione, le mazzette vengono infilate in una busta di plastica, dicendo al tedesco che si tratta di una precauzione: è troppo pericoloso girare per strada con tutti quei soldi in bella vista. All'interno del borsone, però, viene infilata una seconda busta: è piena di banconote fotocopiate, che da un lato sembrano vere e dall'altro lato riportano uno stampo con scritto «fac-simile».

 

Il nobile non si accorge di nulla. Pensa di avere concluso l'affare: stringe la mano a quelli che crede essere i futuri finanziatori e li saluta. Loro se ne vanno a bordo di auto di lusso: una Mercedes berlina guidata da un autista. Poi, il nulla: Bilal e soci non rispondono più al telefono, i numeri da loro utilizzati risultano inesistenti. Il nobile si insospettisce, apre il borsone e si accorge di avere in mano un mucchio di carta straccia. Corre quindi al commissariato Viminale e sporge denuncia.

 

polizia

LE INDAGINI

 Gli agenti acquisiscono i filmati delle telecamere di sorveglianza dell'hotel e individuano la targa della Mercedes. L'autista viene convocato in commissariato e, all'uscita, viene pedinato. Si ferma, vicino a piazza Navona e fa salire a bordo due uomini e una donna che escono da un appartamento.

 

Li accompagna a Prati, dove entrano in un palazzo ed escono poco dopo tenendo in mano alcune buste. I poliziotti intervengono. A bordo dell'auto ci sono 200mila euro in contanti, in mazzette da 200 euro. Nel bagagliaio ci sono altri soldi e i telefonini. Altri 50mila euro vengono trovati all'interno di uno degli appartamenti, insieme alla macchinetta conta soldi, a diverse banconote false e a una cartellina blu contenente documenti e immagini del castello in Germania. L'accusa per tutti quanti è furto aggravato.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT