natalia hacker russa

UNA VITA DOUBLE FACE - A GENOVA LA POLIZIA HA ARRESTATO UNA DONNA RUSSA, MADRE DI GIORNO E HACKER DI NOTTE: NATALIA E' RIUSCITA COSI' A METTERE DA PARTE 600 MILA EURO - LAUREATA IN INGEGNERIA INFORMATICA, HA RAGGIRATO PENSIONATI, GIOIELLIERI E TITOLARI DI IMPORTANTI BOUTIQUE - TRA LE GENERALITA' FITTIZIE CHE USAVA C'ERANO QUELLE DI ROBERTO BOLLE, MALIKA AYANE E NINA ZILLI - IL SOSPETTO DEGLI INQUIRENTI E' CHE LA DONNA FOSSE UNO DEI TERMINALI ITALIANI DI UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE...

Alessandro Fulloni per il "Corriere della Sera"

 

Natalia hacker russa

Distinta, affabile, sempre sorridente, vestita con eleganza. Ma anche hacker insospettabile, capace di mettere da parte un gruzzolo di 600 mila euro reinvestito nelle criptovalute del dark web. La donna è stata presa dopo due anni di indagine, inseguendo le decine di denunce giunte da tutta Italia, ma soprattutto da Genova e dalla Liguria.

 

Raggiri ai danni di pensionati, gioiellieri, titolari di boutique importanti ed enoteche rinomate. Tutti truffati da questa quarantenne russa con un curriculum che comprende una laurea in ingegneria informatica messa a frutto occupandosi, con gran talento, di hackeraggio.

 

ATTACCO HACKER

Da quattro anni Natalia - è il suo nome di battesimo -, due figlie piccole, si era stabilita a Genova, tra i caruggi che stanno non lontano dalla zona del Porto Vecchio. Di giorno madre insospettabile: tutte le mattine portava le bimbe piccole a scuola tenendole per mano, premurosa, anche nel rincasare nel pomeriggio. Ma poi si trasformava di notte, orchestrando sui tasti del computer imbrogli online di ogni genere, rubando identità o utilizzando documenti falsi che riusciva a procurarsi grazie a complicità con la malavita dell'Est europeo.

 

hacker

La Polizia postale di Genova diretta da Lucia Muscari ha arrestato Natalia l'altra mattina, nella sua abitazione «senza sfarzo». Nel mandato firmato dalla Procura compaiono i reati di frode informatica, ricettazione e riciclaggio e il sospetto forte è che l'ingegnera fosse uno dei terminali italiani di un'associazione a delinquere - con il vertice all'Est e sulla quale l'inchiesta è ancora in corso - dedita alle truffe online su vasta scala.

 

Prima di affacciarsi in Liguria la donna era stata coinvolta - sempre in Italia - in altre indagini riguardanti raggiri sul web. «Ma poi era sparita», racconta uno degli investigatori che ha fatto scattare l'inchiesta dopo avere catalogato tutte le denunce, dal tenore simile, raccolte dalla Polizia postale.

 

hacker 5

Natalia operava su diversi fronti. Con il classico «phishing» - l'invio di email solo apparentemente provenienti da istituti finanziari - riusciva a «intrufolarsi», svuotandoli, nei conti correnti di chi aveva avuto l'ingenua idea di risponderle. Ma il talento criminale dell'ingegnera russa emergeva sopratutto negli acquisti su Internet. Rivolgendosi ad alcune banche online in Svizzera - in certi casi «indulgenti» nella richiesta di documenti - riusciva a ottenere carte di credito che intestava a nomi di gente dello spettacolo, ovviamente a loro insaputa e del tutto estranei alle attività di hackeraggio per le quali nell'inchiesta non risultano nemmeno come vittime.

 

hacker 4

Tra le generalità fittizie usate da Natalia per ottenere le carte di credito c'erano quelle di Roberto Bolle, Malika Ayane e Nina Zilli. Poi sui siti di compravendite la donna «razziava» di tutto, da costosi capi d'abbigliamento a gioielli e champagne. I ritiri degli oggetti mai pagati erano fissati presso punti di recapito sempre diversi - «basta indicare un bar o una tabaccheria», osserva un investigatore - a Genova e in località vicine.

 

Se era lei a presentarsi, arrivava munita di documenti falsi; oppure reclutava terze persone che, dietro compenso, ritiravano i pacchi in sua vece. Per le sue attività, Natalia si faceva spedire dai complici in Russia telefonini di ultima generazione e materiale elettronico di altissima qualità. Tutti oggetti sequestrati assieme a decine di documenti d'identità, Pos e centinaia di carte di credito appositamente attivate per riciclare i proventi delle truffe tramite acquisti in criptovaluta.

 

hacker 3

Ma adesso quale sarà la sorte delle due figlie di Natalia? Non sono escluse eventuali intimidazioni da parte dell'organizzazione. Per questo sono state trasferite in un centro protetto.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."