marco da re xhuliano kellici daniele ortolan daniele de re incidente treviso

VITE SPEZZATE – ERANO AMICI DALLA ELEMENTARI I QUATTRO DICIOTTENNI CHE HANNO PERSO LA VITA NELL’INCIDENTE IN PROVINCIA DI TREVISO: LA LORO AUTO È SBANDATA, VOLANDO DI LATO E CENTRANDO IL TRONCO DI UN PLATANO. POI SI È CAPOVOLTA, ARRESTANDO LA CORSA IN UN FOSSO DI IRRIGAZIONE. I RAGAZZI SONO MORTI SUL COLPO. ADESSO SI ATTENDE L'ESITO DEGLI ESAMI TOSSICOLOGICI. LO STRAZIO DEI GENITORI: C’È CHI PIANGE LA MORTE DEL FIGLIO PENSANDO CHE DA DOMANI SAREBBE STATO IN FERIE E…

1. AUTO CONTRO UN ALBERO NELLA NOTTE LA STRAGE DEI 4 AMICI DICIOTTENNI

A. Full. per "Il Corriere della Sera"

 

Marco Da Re Xhuliano Kellici Daniele Ortolan Daniele De Re

Via Cordignano è una strada che attraversa la campagna trevigiana partendo, non lontano da Conegliano, dalla statale che da Venezia porta a Udine. A un tratto, in direzione Nord e dopo un susseguirsi di frutteti ed eleganti casolari, ci sono un lungo rettilineo e poi una curva a sinistra.

È proprio qui che nella notte tra sabato e domenica - verso le due - quattro ragazzi, quattro amici poco più che maggiorenni, sono morti schiantandosi, a bordo di una Volkswagen Polo nera, contro un platano.

 

Le vittime erano tutte della zona. Il più grande, Marco Da Re, di Caneva (in provincia di Pordenone), avrebbe compiuto 19 anni a novembre. Gli altri tre - Daniele De Re e Xhuliano Kellici (origini kosovare) di Cordignano, e Daniele Ortolan, di Orsago - erano diciottenni da pochi mesi.

Amici inseparabili, si erano visti dopo le venti di sabato a Cordignano. Non si sa come abbiano trascorso la serata, ma non sarebbe stata diversa dalle tante passate assieme quest' estate: una pizza e una birra a Conegliano, poi il ritorno a casa, con Marco che forse sarebbe rimasto a dormire da uno dei tre amici.

 

incidente godega 1

Il resto della nottata sta nel rapporto della Polizia stradale, inoltrato alla Procura trevigiana, e in ciò che si può notare nel punto in cui la Polo, all'altezza di Godega di Sant' Urbano, si è schiantata contro il platano. L'albero, per circa un metro abbondante, è privo di corteccia, rimossa dal tremendo impatto.

Sotto, tra l'erba, qualcuno ha sistemato un piccolo lumino, il ricordo delle quattro giovani vite spezzate.

 

La dinamica sembra chiara: l'auto è sbandata, volando di lato e centrando il tronco. Poi si è capovolta, arrestando la corsa nel fosso di irrigazione che costeggia via Cordignano.

Il «boato fortissimo», così lo hanno definito, ha svegliato di soprassalto i residenti delle due villette vicine: una donna ha aperto la finestra e ha scorto in lontananza le luci dei fari dell'auto, nel canale, proiettate innaturalmente verso l'alto.

I soccorsi sono arrivati subito.

 

Con difficoltà i Vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere dell'utilitaria i quattro ragazzi (non è stato chiarito chi guidasse) morti sul colpo.

auto sbanda e finisce contro un albero a godega santurbano (treviso) 2

La Stradale sta attendendo l'esito degli esami tossicologici, disposti dalla Procura. Gli investigatori, ufficialmente, non dicono a quanto andasse la Polo sebbene i limiti sulla strada siano di 50 chilometri orari. «Se fossero stati rispettati - è il commento stringato di uno degli agenti che ha effettuato i rilievi - non sarebbe successo nulla». Per tutto il giorno, ieri, amici e parenti dei ragazzi, ma anche gente che non li conosceva, sono passati sul posto dello schianto per una preghiera.

 

Qualcuno ha ricordato che proprio qui, nel 2019 allo stesso modo, persero la vita altri due ragazzi. C'è ora chi pensa a cordoli e segnaletica «rumorosa» (le strisce sull'asfalto che creano rumore). Spunti di cui si parlerà domani in Prefettura durante una riunione sulla viabilità.

 

marco da re xhuliano kellici daniele ortolan daniele de re

2. INSIEME DALLE ELEMENTARI TRA BICI E SFIDE A PALLONE «ERANO TUTTI SPORTIVI»

Alessandro Fulloni per "Il Corriere della Sera"

 

Il ciclista, il portiere di calcio, il nuotatore e l'operaio. Un'amicizia nata sui banchi di scuola - sin dalle elementari - e cementata giorno dopo giorno. Partitelle a pallone, uscite in bici, serate assieme, da adolescenti e poi da maggiorenni, trascorse a parlare di tutto e di niente.

I ragazzi morti nel terribile schianto dell'altra notte vivevano tutti da queste parti, nei paesini costeggiati dalla statale 13 Pontebbana che unisce Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

 

incidente godega 2

È il sindaco di Caneva Dino Salatin, dove abitava il diciottenne Marco Da Re, a raccontare, ancora in lacrime, «la stessa scena, devastante, vissuta da tutte e quattro le famiglie». È quella dell'arrivo, «già al mattino presto, delle pattuglie della Stradale che hanno comunicato la tragedia ai genitori. Penso al dolore di questi padri e di queste madri, ma penso anche alla pena vissuta dagli agenti prima di suonare il campanello».

 

Salatin ieri mattina è andato a trovare la mamma di Marco Da Re, «provata anni fa dalla perdita del marito, stroncato da un male incurabile». Lorenza, così si chiama la donna, ha parlato di «un figlio senza grilli per la testa, un ragazzo serio» che sapeva ciò che voleva: allo studio aveva preferito il lavoro. E dopo due anni trascorsi sui banchi di un istituto professionale a Vittorio Veneto aveva cercato un impiego. Pazzo per i motori, «soprattutto per le moto», stava frequentando uno stage alla Ecomaster di Orsago. Prima di congedarsi, il sindaco ha abbracciato Lorenza. E lei in lacrime gli ha detto: «Da domani sarebbe stato in ferie...».

 

auto sbanda e finisce contro un albero a godega santurbano (treviso) 1

Ore 17, Orsago. Qui - in una casa vicino alla piazzetta centrale - vive la famiglia di Daniele Ortolan. Il paese è deserto, c'è un solo bar con la saracinesca alzata. «Ho aperto alle otto - dice il titolare - e ho visto arrivare l'auto della polizia...». Poi aggiunge solo che vorrebbe «abbracciare Tiziana», la mamma del ragazzo. Qui la conoscono tutti anche perché è la titolare di una merceria, «l'Arcobaleno». Poi ci sono il dolore e il cordoglio», espressi in una nota, del liceo scientifico «Marcantonio Flaminio» frequentato dal diciottenne tesserato per una società di nuoto, la «Nottoli». È la presidente Ambra Polesel che al Quotidiano del Piave-Qdpnews.it , descrive, affranta, «un atleta agonista di alto livello che adesso, studi permettendo, lavorava in piscina come istruttore e assistente ai bagnanti». Nei pressi della stazione sostano alcuni ragazzi in tuta sportiva.

 

auto sbanda e finisce contro un albero a godega santurbano (treviso) 4

Conoscevano bene Xhuliano Kellici, il diciottenne di origini kosovare che viveva a Cordignano. «Ho giocato con lui a pallone proprio nell'Orsago, tra gli Allievi. Era un portiere fortissimo - è il racconto di Mohamed, aria rattristata per la "brutta notizia" appresa stamattina -, sempre titolare. Poi ci siamo persi di vista perché entrambi abbiamo cambiato squadra. Mesi fa ci siamo incrociati per caso: mi aveva detto che aveva lasciato il calcio ma che pensava di ricominciare...». Sempre a Cordignano viveva - con la madre Federica, il papà Ivano e il fratellino Giulio - anche Daniele De Re, studente all'itis Kennedy di Pordenone, ciclista di discreto talento.

 

auto sbanda e finisce contro un albero a godega santurbano (treviso) 3

«Era un buon pistard, aveva vinto diverse gare tra Esordienti e Allievi» è il ricordo di Ivano Pessotto, team manager del «Bosco Orsago», la squadra con cui a lungo era stato tesserato Daniele e che di recente aveva lasciato per lo Spercenigo, sempre da queste parti. Davanti alla casa del giovane sostano alcuni giornalisti. Mamma Federica ogni tanto si affaccia, vuol parlare di suo figlio e ricorda le vacanze di «pochi giorni fa in Valtellina e il giro tutti assieme sul Trenino Rosso». Poi trova la forza per un appello: «Ragazzi, state attenti quando state al volante: siate prudenti». E rientra in casa. In serata, alle quattro famiglie il governatore del Veneto Zaia, dicendosi «sgomento», ha espresso la propria «vicinanza».

Ultimi Dagoreport

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO