russia vladimir putin

I 300 MILIONI SONO SOLO LA PUNTA DELL'ICEBERG – GLI AMERICANI SONO CONVINTI CHE I RUSSI ABBIANO INFLUENZATO LA POLITICA DI UNA VENTINA DI PAESI CON UN FLUSSO DI DENARO MOLTO MAGGIORE RISPETTO AI 300 MILIONI DI DOLLARI FIN QUI DOCUMENTATI DALL'INTELLIGENCE USA – MOSCA AVREBBE PORTATO AVANTI OPERAZIONI IBRIDE ATTRAVERSO SOCIETÀ DI COMODO IN EUROPA CHE SPOSTAVANO CAPITALI E SFRUTTANDO UNA RETE DI THINK TANK E FONDAZIONI – IACOBONI: “NEL CABLO USA NON C'È SCRITTO SOLO IL PASSATO, MA LA MINACCIA FUTURA A BREVE: LA RUSSIA HA PIANIFICATO DI TRASFERIRE ‘ALMENO ALTRE CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI’…”

Estratto dall'articolo di Jacopo Iacoboni per “La Stampa”

 

tony blinken joe biden

Secondo un cablo del Dipartimento di Stato firmato da Anthony Blinken, che cita documenti di intelligence americana appena declassificati per volontà precisa di Joe Biden - e il cui contenuto è stato riferito, per ora solo nelle grandi linee, a un gruppo di giornalisti internazionali da parte di un alto ufficiale dell'amministrazione Usa in carica - dal 2014 in avanti la Russia ha trasferito più di 300 milioni di dollari a partiti politici, funzionari e politici stranieri in più di due dozzine di Paesi nel mondo.

 

vladimir putin

Non sono stati per ora resi noti i Paesi e i politici stranieri coinvolti da questa gigantesca operazione d'influenza. Gigantesca perché, stando a fonti occidentali consultate da La Stampa, i 300 milioni sono solo quelli di cui si ha la certezza documentale, ossia qualche tipo di riscontro tangibile già individuato. «Ma pensiamo sia solo la punta dell'iceberg», dicono gli americani. L'operazione coperta russa avrebbe riguardato, secondo quanto risulta a La Stampa, di sicuro le recenti elezioni in Bosnia, Montenegro e Albania.

 

Ma anche think tank e società di comodo che hanno fatto da front per i russi in Europa. E imprese statali in America centrale, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. Una minaccia ibrida per lo più esercitata attraverso propagandisti infiltrati nelle tv e nei think tank dei Paesi europei, e corruzione ambientale.

 

La grande domanda adesso è: qualcuno in Italia ha preso questi soldi? «Gli Stati Uniti forniranno ai Paesi coinvolti le informazioni classificate riguardo quei politici che risultano essere stati finanziati», spiegano fonti americane. Se ci fossero informazioni riguardanti l'Italia, i primi avvisati sarebbero il Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, e ovviamente il premier in persona. [...]

 

IL CREMLINO E LE ELEZIONI ITALIANE

Negli ultimi anni molte sono state le polemiche per rapporti o trattative pericolose - politiche e non solo - di mondi politici italiani con i russi. Infinite le riviste e i siti, soprattutto populiste e sovraniste, che hanno svolto propaganda pro Cremlino. Un consigliere di Salvini trattò all'hotel Metropol una rivendita di gas con elargizione di presunti finanziamenti alla Lega (69 milioni) da parte del giro dell'oligarca Konstantin Malofeev, vicenda sulla quale è ancora aperta una difficile indagine della Procura di Milano (la Lega nega che la cosa sia mai andata in porto) con ipotesi di corruzione internazionale.

 

La Lega firmò un accordo politico con l'emissario di Putin, Sergey Zeleznyak, che comprendeva anche «scambi di informazioni».

 

salvini putin conte

Lo stesso accordo politico, negli stessi due mesi, fu trattato dal M5S con Alessandro Di Battista, i 5 Stelle solo alla fine non lo firmarono, dopo che il caso era stato rivelato da La Stampa. Per due volte dopo il 2014 delegazioni parlamentari 5 Stelle andarono in Crimea a sostenere la posizione annessionista filorussa, contro l'Ucraina. Grillo era ospite privilegiato a RT, oggi bannata in Europa.

 

Il leader M5S Giuseppe Conte fu al centro di forti polemiche nel marzo 2020, per aver concesso una sfilata di mezzi militari e intelligence e generali russi in Italia, che i russi presentavano come «missione di aiuti».

 

Mentre a luglio è esploso il caso dei contatti tra un emissario di Salvini e uomini dell'ambasciata russa che gli domandarono - due mesi prima della caduta di Draghi - se i leghisti erano «orientati a ritirare i ministri dal governo». Naturalmente nulla vieta che tutte queste posizioni pro Cremlino siano state prese in Italia gratis e senza contropartite. E per ora non sappiamo se di questi 300 milioni qualcosa, e quanto e a chi, sia arrivato in Italia.

 

MATTEO SALVINI E PUTIN

Ma l'ufficiale americano avvisa: «Stiamo avvertendo questi partiti e candidati stranieri che se accettano denaro russo in segreto, possiamo smascherarli e lo faremo. Putin ha speso larghe somme nel tentativo di manipolare le democrazie dall'interno». Nel cablo non c'è scritto solo il passato, ma la minaccia futura a breve: la Russia ha pianificato di trasferire «almeno altre centinaia di milioni di dollari» per finanziare partiti e funzionari simpatizzanti in tutto il mondo.

SALVINI PUTIN CONTE DI MAIOgiuseppe conte vladimir putinsalvini putinputin conteSALVINI PUTINSALVINI PUTIN

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?