donald trump mueller

''NON C'È PROVA DELLA COLLUSIONE COI RUSSI. MA IL CONGRESSO PUÒ USARE IL RAPPORTO E INCRIMINARE TRUMP PER OSTRUZIONE DELLA GIUSTIZIA''. LE 300 PAGINE DI MUELLER SONO STATE PUBBLICATE E GLI AVVOCATI DI DONALD BRINDANO: ''VITTORIA TOTALE''. OVVIAMENTE PER LA PELOSI E I DEMOCRATICI È SOLO L'INIZIO DELLA BATTAGLIA IN CONGRESSO. UN ALTRO ANNO DI UDIENZE E TITOLI DI GIORNALI SUI DIECI EPISODI IN CUI IL PUZZONE HA ''QUASI'' COMMESSO ILLECITI

MUELLER, CONGRESSO PUÒ DETERMINARE SE CI FU OSTRUZIONE

 (ANSA) - Il Congresso puo' ancora determinare se Donald Trump abbia commesso ostruzione di giustizia. E' quanto si legge nel rapporto del procuratore speciale Robert Mueller, nel quale si precisa che a Trump non e' stato inviato alcun mandato di comparizione per mancanze di prove sufficienti e per evitare ritardi.

 

 

Federica Olivo per www.huffingtonpost.it

 

"Non c'è nessuna prova sul fatto che un americano qualsiasi - e nello specifico qualche membro della campagna presidenziale di Trump - fosse colluso con il governo russo". William Barr, segretario di Stato alla giustizia, illustra in conferenza stampa le conclusioni della relazione del super procuratore Robert Mueller sul Russiagate, in anticipo rispetto alla consegna di queste al Congresso. Decisione, quest'ultima, che ha suscitato le ire dell'opposizione, con la speaker democratica che ha chiesto a Mueller di andare a testimoniare davanti ai deputati.

 

"Nessuna ostruzione della giustizia", i dettagli della relazione

 

proteste anti trump pro mueller

"Il report conferma che il governo russo non ha compiuto alcuna ingerenza nelle elezioni del 2016 e che non è stata trovata nessuna traccia che qualche americano cospirasse con il Cremlino. Nella sua lunga inchiesta - conosciuta come Russiagate - Mueller ha esaminato dieci episodi in cui Donald Trump avrebbe ostruito il percorso normale della giustizia, ma non ha raccolto prove sufficienti per incriminarlo.

 

Nonostante le conclusioni siano, quindi, favorevoli a Trump, Barr si mostra in disaccordo con Mueller su quest'ultimo punto dell'inchiesta. Ha spiegato, infatti, di non condividere il fatto che il superprocuratore abbia analizzato questi dieci casi. Lui e il suo vice, Rod Rosenstein - ha argomentato - si sono trovati in disaccordo con alcune delle "teorie giuridiche" di Mueller.

 

 "Il rapporto contiene dieci episodi che riguardano il presidente e affronta teorie giuridiche potenziali per collegare queste azioni a elementi di un reato di ostruzione -ha spiegato -sebbene non ci siamo trovati concordi con qualcuna delle teorie giuridiche del procuratore speciale e abbiamo ritenuto che alcuni di questi episodi esaminati non equivalessero a ostruzione della giustizia, tuttavia non ci siamo basati esclusivamente su questo per prendere la nostra decisione".

mueller trump

 

Non è chiaro quali siano gli episodi di cui parla Barr, ma alcuni sono noti, in particolare il licenziamento di James Comey allo scopo di bloccare l'inchiesta sulle collusioni tra la campagna elettorale e la Russia: in un'intervista alla Nbc Trump ammise che "questa cosa russa" era nella sua mente quando decise di licenziare il direttore dell'Fbi.

 

"Lo staff di Trump estraneo all'hackeraggio delle e-mail di Hillary Clinton"

 

Un riferimento poi all'episodio che ha scatenato l'inchiesta: la diffusione, da parte del sito Wikileaks, di circa 20mila email dello staff della campagna presidenziale di Hillary Clinton, che sfidava il tycoon nel 2016. "Nessuna persona associata con il presidente Trump ha illegalmente partecipato alla diffusione" di materiale hackerato, come le mail sottratte al Consiglio nazionale dei democratici (Dnc) e a John Podestà, capo della campagna elettorale di Hillary Clinton, ha sottolineato Barr.

 

La reazione del presidente Usa

 

Gli avvocati di Donald Trump hanno avuto modo di vedere il rapporto di Robert Mueller prima della sua pubblicazione. Lo ha spiegato Barr, sottolineando che la Casa Bianca non ha richiesto o effettuato modifiche al rapporto, non ha rivendicato il privilegio esecutivo, con il quale avrebbe potuto bloccare la pubblicazione di alcune informazioni private. La Casa Bianca, continua il ministro della Giustizia "ha cooperato pienamente con le indagini" di Mueller. Per i legali del presidente le conclusioni del report sono "una vittoria totale".

L APPLAUSO DI NANCY PELOSI A DONALD TRUMP

 

Dal canto suo Trump ha festeggiato la notizia su Twitter. Tanti i post in cui ha evidenziato che non ci sono prove a suo carico. Nell'ultimo utilizza un'immagine ripresa dalla serie Game of Thrones. "Nessuna collusione, nessuna ostruzione. Game over per gli hater democratici e radicali di sinistra", si legge nella foto.

 

La ribellione dell'opposizione. Pelosi: "Amministrazione vuole orientare l'interpretazione del rapporto. Mueller testimoni al Congresso"

 

Ha causato molta tensione a Washington la scelta di Barr di presentarsi alla stampa poco prima che il documento, comunque depurato di tutta una serie di dettagli, venisse messo a disposizione del Congresso. Il democratico Jerry Nadler lo ha accusato di non aver lasciato che "i fatti parlassero da soli", decidendo di incontrare prima la stampa.

 

 

 

donald trump nancy pelosi

"Il ministro della Giustizia Barr ha confermato lo sconcertante fazioso tentativo dell'amministrazione Trump di orientare la visione del pubblico sul rapporto Mueller, completato dall'ammissione che il team di Trump ha ricevuto un'anteprima. È più urgente che mai che il procuratore speciale Mueller testimoni davanti al Congresso", ha scritto su Twitter la speaker democratica alla Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi.

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?