pelosi varricchio

ALL'AMBASCIATA ITALIANA A WASHINGTON C'È UNA REALTÀ PARALLELA: HILLARY HA VINTO, I DEM SONO AL POTERE E TRUMP NON ESISTE! - VIDEO: VARRICCHIO ORGANIZZA UNA FESTA IN ONORE DI NANCY PELOSI, CON I CLINTON, KERRY E TONY BENNETT CHE CANTA. SALVINI, GIUSTAMENTE, S'INCAZ*A: ''MA COME? IO LAVORO DA ANNI ALL'ASSE CON TRUMP, E NELLA NOSTRA AMBASCIATA CELEBRANO CHI VUOLE L'IMPEACHMENT?'' - MOAVERO È IN VISITA, MA NON SI CAPISCE CHI RAPPRESENTA: I SOVRANISTI DE' NOANTRI O L'ASSE MATTARELLA-BRUXELLES? (SPOILER: IL SECONDO)

VIDEO - TONY BENNETT CANTA ALL'AMBASCIATA ITALIANA IN ONORE DI NANCY PELOSI

 

 

 

VIDEO - HILLARY E BILL CLINTON ALL'AMBASCIATA ITALIANA A WASHINGTON IN ONORE DI NANCY PELOSI

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Hillary for Nancy #thefutureisfemale #hinthewild #thankyouhillary #thankyounancy #hillarysescort

Un post condiviso da Thank You, Hillary Clinton (@thankyouhillary) in data:

 

 

1. LA RABBIA DI SALVINI PER LA FESTA IN AMBASCIATA A NANCY PELOSI

Federico Capurso per ''la Stampa''

nancy pelosi copia

 

Nel grande salone dell' ambasciata italiana a Washington, lo scorso mercoledì sera, gli alti papaveri del Partito democratico statunitense brindavano a Nancy Pelosi, eletta «speaker» del Congresso, la più alta carica della Camera. Ed è lì che Pelosi preparava l' annuncio dell' inizio di una «nuova era» d' opposizione al governo di Donald Trump. L' insistente tintinnio dei calici, però, è arrivato fino alle orecchie del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, che ha reagito - raccontano - andando su tutte le furie.

 

hillary clinton all ambasciata italiana

«Ma come è possibile? Io lavoro da anni alla costruzione dell' asse sovranista con Trump, e a Washington, per di più nella nostra ambasciata, organizzano un ricevimento per festeggiare chi vuole l' impeachment del presidente degli Stati Uniti?». Questo, seppur edulcorato, il pensiero del leader della Lega riportato dagli uomini a lui più vicini. A catalizzare gli impulsi irosi provenienti da Roma sarebbe stato il nome dell' ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio.

 

donald trump matteo salvini

«Colpevole», agli occhi di Salvini, di aver partecipato all' evento, seppur in veste di padrone di casa e non di organizzatore.

 

D' altronde, tra i tavoli imbanditi a festa, mercoledì sera si aggiravano Bill e Hillary Clinton, l' ex segretario di Stato John Kerry, braccio destro di Barack Obama, e altri deputati di peso del partito Democratico. Nessuno, quindi, che potrebbe mai finire sulla lista degli invitati a una festa della Lega. Invece, lamentano dal Carroccio, di esponenti del partito Repubblicano di Trump «non ce n' era nemmeno uno».

 

 Il ricevimento per Pelosi negli spazi dell' ambasciata, che per la loro bellezza vengono spesso affittati per organizzare eventi privati, è stata letta come uno schiaffo agli impegni sovranisti del governo gialloverde. E non ha avuto grande capacità di ammansire Salvini, la spiegazione secondo cui le celebrazioni hanno avuto luogo in ambasciata solo in virtù delle origini italiane di Pelosi. «Quello che conta è il messaggio politico che abbiamo mandato. Per di più - sottolineano i leghisti - in un momento in cui l' Italia sta cercando di diventare la principale sponda degli Stati Uniti in Europa».

bill clinton all ambasciata italiana

 

L' unico sospiro di sollievo, per il vice premier, è giunto con la notizia che il ministro degli Esteri Enzo Moavero, in visita a Washington proprio in questi giorni, non ha partecipato all' evento. «Ma solo perché è atterrato il giorno dopo», punge un colonnello leghista. «Magra consolazione».

 

 

2. MOAVERO INCASSA IL SOSTEGNO USA IN EUROPA: VOGLIAMO RIFORMARE LA UE NON DISGREGARLA

Paolo Mastrolilli per ''La Stampa''

 

 

armando varricchio con mike pompeo

L' amministrazione Trump considera l' Italia un interlocutore strategico privilegiato in Europa, con cui intende collaborare tanto per gestire le relazioni con il Vecchio Continente, quanto per affrontare i problemi di teatri chiave come il Medio Oriente, la sicurezza nel Mediterraneo, e il rapporto con la Russia. È l' indicazione emersa dagli incontri che il ministro degli Esteri Moavero Milanesi ha avuto ieri a Washington.

 

 Il capo della Farnesina ha iniziato la giornata con una serie di colloqui al Congresso, quindi è andato alla Casa Bianca per vedere il consigliere per la Sicurezza nazionale Bolton, poi è tornato a Capitol Hill per incontrare la nuova Speaker della Camera appena rieletta, la democratica Nancy Pelosi, e infine ha cenato col segretario di Stato Pompeo.

Bolton ha confermato l' apprezzamento per il ruolo di leadership che Roma sta svolgendo in Libia, ha spiegato come gli Usa intendono gestire il ritiro dalla Siria, e ha chiesto la massima collaborazione per gestire il delicato momento nelle relazioni con l' Iran, dopo il ritiro dall' accordo nucleare.

 

armando varricchio con donald trump

La Pelosi, che ora ricopre la terza carica dello Stato, ha confermato l' interesse a lavorare col suo Paese d' origine, anche a nome della nuova maggioranza che guida la Camera. Durante gli incontri al Congresso il deputato repubblicano Mark Meadows, presidente del Freedom Caucus e stretto alleato del presidente Trump che lo voleva come capo di gabinetto della Casa Bianca, ha detto che l' amministrazione ha un forte interesse per il governo italiano, considerato un punto di riferimento strategico privilegiato in Europa, anche per il raffreddamento dei rapporti con Francia, Germania e in parte Gran Bretagna.

 

Moavero ha apprezzato l' attenzione, sottolineando che l' obiettivo deve essere quello di riformare la Ue per renderla più vicina alle esigenze dei cittadini, e non dividerla o peggio ancora disgregarla. Questo vale tanto per le questioni economiche, quanto per il fenomeno delle migrazioni, che va tarato sulle capacità di assorbimento dei singoli Paesi. Dei commerci invece si è parlato soprattutto con Bill Pascrel, il democratico alla guida della Commissione che se ne occupa alla Camera, dove il consenso bipartisan è per evitare derive che portino verso i dazi. In serata poi Moavero è stato a cena col segretario di Stato Pompeo.

ENZO MOAVERO MILANESI NANCY PELOSI

 

Una fonte del dipartimento ha spiegato a La Stampa che le priorità americane in questo momento sono soprattutto l' Iran, i commerci equi con l' Europa, e il riequilibrio dei finanziamenti Nato. Gli Usa vogliono restare strettamente coordinati con gli alleati, mentre avviano il ritiro dalla Siria, dove potrebbero chiedere un aiuto maggiore rispetto al passato.

 

Lo scopo è continuare a opporsi insieme ai miliziani dell' Isis, e frenare l' espansionismo della Repubblica islamica. Mike Pompeo ha detto a «Newsmax Tv» che sta valutando le eccezioni alle sanzioni come quelle concesse all' Italia, per decidere se è il caso di estenderle. Washington invece non ha alcuna intenzione di alleggerire le sanzioni alla Russia, in particolare dopo l' arresto a fine anno dell' ex marine americano Paul Whelan.

moavero conte tria

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…