1. ALTRO MACIGNO SOTTERRA IL SULTANO DI HARDCORE: IL CASO RUBY E QUELLO CHE È SUCCESSO ATTORNO ALLE SERATE AD ARCORE È STATO UN CASO DI “DISMISURA, ABUSO DI POTERE, DEGRADO, TRE PAROLE CHE HO LETTO SUI GIORNALI E CHE CONDIVIDO” 2. NON E’ LA BOCCASSINI: LO HA DETTO LELE MORA, RENDENDO DICHIARAZIONI SPONTANEE AL PROCESSO `RUBY BIS´ IN CUI È IMPUTATO PER INDUZIONE E FAVOREGGIAMENTO ALLA PROSTITUZIONE, ANCHE MINORILE, E FACENDO DUNQUE UNA SORTA DI `MEA CULPA´. “IO NE SONO STATO PASSIVO CONCORRENTE”, HA AGGIUNTO L’EX TALENT SCOUT

Condividi questo articolo


Paolo Colonnello per Stampa.it

Mora legge la sua dichiarazioneMora legge la sua dichiarazione LELE MORALELE MORA

Il caso Ruby e quello che è successo attorno alle serate ad Arcore di Silvio Berlusconi è stato un caso di «dismisura, abuso di potere, degrado, tre parole che ho letto sui giornali e che condivido». Lo ha detto Lele Mora, rendendo dichiarazioni spontanee al processo `Ruby bis´ in cui è imputato per induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorile, e facendo dunque una sorta di `mea culpa´. «Io ne sono stato passivo concorrente», ha aggiunto l'ex talent scout.

«È vero ho partecipato alle feste di Silvio Berlusconi ad Arcore, è vero ho accompagnato alle cene alcune ragazze, ma non ho mai voluto condizionarle, non ho mai giudicato i loro comportamenti e non ho mai orientato le loro condotte con costrizione». È quanto ha affermato Lele Mora, rendendo dichiarazioni spontanee nel processo milanese cosiddetto `Ruby 2´. Mora ha anche voluto sottolineare che rispetta e non contesta «l'attività di indagine della procura».

All'inizio dell'udienza, prima che prendessero la parola per l'arringa i suoi difensori, gli avvocati Gianluca Maris e Nicola Avanzi, Lele Mora ha letto una breve dichiarazione spontanea. Ha esordito dicendo di voler pronunciare solo «poche parole per non violare il silenzio che mi sono imposto e che per me è l'unica condotta dignitosa».

lele moralele mora lele moralele mora

Ha spiegato più volte che nel periodo trascorso in carcere, per l'accusa di bancarotta, «ho avuto modo di pensare a lungo, perché il carcere ti impone una pausa». Ha riconosciuto, citando tre parole lette sui giornali dopo la sentenza a carico di Silvio Berlusconi per il caso Ruby, che in questa vicenda c'è stata «dismisura», ma anche «abuso di potere e degrado, così è stato».

silvio berlu occhialisilvio berlu occhiali

E ha sottolineato che lui ne è stato «passivo concorrente, ma oggi non voglio più mangiare cibo avariato e lascio il compito di chiarire ai miei difensori». Oltre ad aver ammesso di aver portato alcune ragazze ad Arcore, ma sottolineando di non averle mai costrette, Mora ha aggiunto: «è vero, ho ricevuto un prestito da Berlusconi tramite Fede con cui potevo salvare la mia società». Per i fatti di bancarotta, ha concluso, «mi sono assunto le mie responsabilità, per quelli di questo giudizio valuterete voi giudici».

Ha aggiunto che «Quando sono stato scarcerato pensavo alle tante polemiche che ho fatto contro i giornalisti e comunisti, con minacce cui mi vergogno». In particolare, Mora chiede scusa al giornalista Corrado Formigli. «Voglio chiedere -continua- scusa a tutti. Il carcere ti obbliga a momenti di rilettura della vita e io voglio uscire da quella bufera infernale che mi ha tolto la luce». «Voglio vedere le stelle e il cielo azzurro. Mi sono assunto le mie responsabilità per i fatti che mi hanno portato in carcere e per quelli di questo giudizio valuterete voi giudici»

moramora rubyruby

 

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…