hacker russi putin

ANCHE L’ITALIA È IN GUERRA CON LA RUSSIA: PRIMA DI SGANCIARE LE BOMBE, PUTIN HA SGUINZAGLIATO GLI HACKER – L’ATTACCO DI MERCOLEDÌ RISCHIA DI ESSERE SOLO L’INIZIO DI UN’OFFENSIVA CIBERNETICA DI MOSCA CONTRO IL NOSTRO PAESE: GIÀ UN’ORA PRIMA DELL’INVASIONE DELL’UCRAINA, I RUSSI AVEVANO COLPITO DEI SATELLITI COMMERCIALI CON RICADUTE SUI PAESI EUROPEI – NEL MIRINO CI SONO CENTRALI ELETTRICHE, OSPEDALI, COMPARTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E INFRASTRUTTURE MILITARI. L'AGENZIA CYBER ITALIANA HA RILEVATO “71 VULNERABILITÀ” E AL COPASIR GUERINI HA LANCIATO L’ALLARME: “OGNI GIORNO CI SONO TENTATIVI DI INTRUSIONE…”

Francesco Verderami per il "Corriere della Sera"

 

putin hacker russi meme

Da quando accecarono un satellite commerciale, l'offensiva cibernetica russa contro l'Italia è arrivata a mettere nel mirino anche l'esercito.

Mercoledì scorso l'intrusione di Killnet in alcuni portali istituzionali ha fatto scalpore, ma è nulla rispetto alle azioni che gli hacker di Mosca stanno svolgendo contro Roma fin dalla notte in cui Putin ordinò l'invasione di Kiev. Anzi, l'Italia - al pari di altre nazioni europee - è stata «coinvolta» nella guerra quando ancora la guerra non era scoppiata. Un'ora prima che le truppe della Federazione invadessero l'Ucraina, infatti, vennero colpiti dei satelliti commerciali. Ecco a cosa si riferiva il sottosegretario alla Difesa Mulè quando giorni fa ha dato notizia che l'Fbi e l'Agenzia cyber americana avevano «individuato nella Russia la responsabile dell'attacco informatico di fine febbraio contro le reti di comunicazione satellitare», per silenziare il comando militare ucraino: «L'azione ha avuto ricadute in altri Paesi europei».

 

HACKER RUSSI

Non è dato sapere quali furono gli effetti in Italia, è certo che in Germania provocarono danni al sistema delle turbine eoliche. «Da allora l'offensiva cibernetica russa contro di noi è salita di livello, mirando a target sempre più raffinati», racconta un esponente del governo. Che cita il blocco delle biglietterie delle Ferrovie dello Stato avvenuto il 23 marzo e rivela che «in realtà quel giorno l'obiettivo degli hacker era paralizzare il traffico dell'intera rete nazionale». Obiettivo fallito. Ma c'è un motivo se ieri - come riportato dall'Ansa - l'Agenzia cyber italiana ha avvisato del «possibile passaggio a campagne di attacchi più complesse», rilevando ben «71 vulnerabilità» nelle «infrastrutture critiche» che andrebbero «risolte con urgenza».

hacker russi

 

D'altronde il sottosegretario alla Presidenza Gabrielli, che ha la delega ai Servizi, aveva anticipato a Libero che «nello scenario in divenire non è da escludere un aumento di intensità delle azioni malevole cyber».

Centrali elettriche, ospedali, comparti dell'Amministrazione pubblica sono notoriamente a rischio. Ma nel mirino dei russi ci sono anche le infrastrutture militari. E non da oggi. Un caso - secondo fonti dell'intelligence - risale a metà aprile, quando il Centro per la sicurezza dei sistemi informatici dell'esercito informò il Comando per le operazioni di Rete di un tentativo di «compromissione delle comunicazioni satellitari che poteva colpire alcune strutture della Difesa», poste fuori dai confini nazionali: furono citati gli addetti militari di alcune ambasciate italiane in Medio Oriente e navi della Marina.

 

hacker russi

Sull'evento c'è stata una indagine del Cor, di cui non si conoscono le conclusioni perché «classificate». È certo però che l'esercito sia stato «oggetto di attenzione da parte dei russi».

Nel corso dell'ultima audizione al Copasir il ministro della Difesa aveva sottolineato come «ogni giorno ci sono tentativi di intrusione. Ed è un problema che non colpisce solo l'Italia». La guerra però ha innalzato il livello di attenzione sul dominio cyber, al punto che la Nato ha preso una decisione senza precedenti: dal prossimo Consiglio Atlantico, convocato mercoledì a Madrid, ogni Paese farà partecipare alla riunione un rappresentante delegato alla sicurezza informatica.

 

hacker russia

Anche la Farnesina si è occupata del tema. Ce n'è traccia in un «appunto informativo» dove viene sollevata la domanda se «l'arma cyber» verrà usata solo come «azione di disturbo sotto soglia» o diverrà «un reale pericolo di Armageddon cibernetico». Il ministero degli Esteri ha analizzato le capacità russe, stabilendo che «è efficace» in azioni di spionaggio e di attacchi a server e siti web, più di quanto non riesca nel «coordinamento» con le forze armate. Ma ha tenuto a rammentare la dichiarazione congiunta firmata da Mosca e Pechino il 4 febbraio per la «collaborazione nell'ambito cyber». Un mese fa i servizi americani individuarono la presenza di hacker «riconducibili a entità statuali cinesi» in un attacco russo a siti ucraini...

hacker russia

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."