APARTHEID UNIVERSITARIO - LONDONISTAN: SEMINARI ISLAMICI CON INGRESSI SEPARATI E DONNE CHE NON POSSONO FARE DOMANDE - CAMERON "VANNO CAMBIATE LE NORME"

Erica Orsini per ‘Il Giornale'

Non c'è posto per la segregazione di genere nelle università britanniche. In realtà, è probabile che la maggioranza della popolazione neanche sapesse della sua esistenza fino a quando il Daily Telegraph prima (in occasione della morte di Nelson Mandela) e il Sunday Times ieri non hanno sollevato l'argomento.

Il domenicale ha riferito che nel corso di un seminario islamico alla Queen Mary University di Londra il pubblico femminile aveva un ingresso separato, con le donne costrette a sedersi in uno spazio in fondo alla sala, senza poter porre domande a voce o alzare la mano, costrette a scrivere i quesiti su un foglio, a differenza del pubblico maschile.

«Sembra che non abbiamo imparato nulla da quest'uomo (Mandela, ndr) - aveva scritto giorni fa un editorialista sul Telegraph - dato che nei nostri atenei consentiamo che in alcuni incontri con relatori musulmani, le donne debbano sedere in fondo alla sala, separate dagli uomini».

Così si è venuti a sapere che nelle università di Sua Maestà ci sono delle linee-guida molto controverse che appoggiano la segregazione sessuale, solitamente voluta da gruppi estremisti per motivi religiosi.

«Non è solo un fatto di segregazione ma anche di come stanno trattando le donne», ha detto una studentessa musulmana della Queen Mary, che non ha potuto rivelare il suo nome per timore di essere criticata. Secondo la ragazza, nel corso degli eventi organizzati dalla società islamica donne e uomini non si possono nemmeno guardare in faccia.

Nella pratica i rettori degli atenei consentono a gruppi ortodossi di separare gli studenti dalle studentesse durante gli incontri che avvengono nell'ambito del campus. Una prassi che nei giorni scorsi, per la prima volta, il premier David Cameron ha pubblicamente contrastato chiedendo che venga ufficialmente bandita.

«Il primo ministro non è d'accordo con un simile regolamento - ha dichiarato il suo portavoce - e non ritiene che agli ospiti islamici che vengono negli istituti in qualità di relatori debba venir consentito di parlare a un pubblico segregato. Mister Cameron crede inoltre che le università debbano rivedere urgentemente le loro linee guida sull'argomento».

Il portavoce del premier conservatore ha sottolineato che Cameron si è espresso sulla questione con assoluta fermezza specificando che la segregazione di genere doveva essere bandita anche qualora fosse stata volontaria. A sostenerlo nella sua richiesta sono arrivate anche le dichiarazioni del ministro per l'Istruzione Michael Gove che ha definito il regolamento «un incoraggiamento all'estremismo» del tutto inammissibile.

Di fronte a una simile levata di scudi, le autorità universitarie hanno dovuto effettuare un clamoroso dietrofront e sabato hanno annunciato che stanno già rivedendo alcune regole in collaborazione con la Commissione per l'Eguaglianza e i diritti umani che già si era occupata della materia studiando un caso particolare in cui il regolamento universitario consentiva la separazione dei sessi qualora le donne non fossero state costrette a sedersi in fondo all'aula, ma solo in aree separate.

L'organismo aveva comunque ritenuto illegittima anche questo tipo di segregazione che quindi ora non sarà più ammessa. Si sa però che quando la materia è così scottante, i cavilli e i motivi di discussione sono infiniti.

Così adesso il direttore del gruppo di rappresentanza degli atenei spiega che «la legge non è chiara quando la segregazione è di natura volontaria e quindi sarà necessario lavorare ancora insieme alla Commissione per studiare un nuovo approccio».

Una dichiarazione diplomatica, utile soprattutto a non far infuriare la comunità islamica ortodossa largamente presente nelle università inglesi. Intanto però la notizia diffusa dai giornali ha costretto il governo ad assumere una posizione netta nei confronti di una forma moderna di apartheid che rischia di riportare l'Inghilterra indietro di cent'anni.

 

Queen Mary University article A F B x Queen Mary University article A B x BURQABURQA burqa

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."