IL BALLO DEL MASSONE – RENZI, CON UN EDITORIALE DI MENICHINI SU “EUROPA”, REPLICA A DE BORTOLI: “UNA VOLGARE INSINUAZIONE PIDUISTICA USATA PER SOSTENERE UN AVVERTIMENTO A RENZI: NON PUOI CONTINUARE A FARE DA SOLO. ALTRIMENTI TORNANO I TECNICI”

Stefano Menichini per “Europa

 

matteo renzi      matteo renzi

Ieri sul Corriere della Sera sono usciti due editoriali riunificati in uno. Entrambi molto interessanti e importanti, com’è ovvio per la testata e per l’autore, il direttore Ferruccio de Bortoli. Ma di argomento diverso, all’apparenza.

 

Il primo editoriale ha messo insieme e riproposto aggravati tutti i più diffusi spunti di critica nei confronti di Matteo Renzi, della sua persona e del suo stile di leadership. Solitario, egocentrico, incapace di fare squadra, irruente, muscolare, superficiale, concentrato più che altro sulla comunicazione. Circondato di collaboratori e ministri più fedeli che leali, deboli, inesperti, generalmente incompetenti (con citazioni positive per Padoan e Delrio), caricature del loro capo.

 

ferruccio de bortoliferruccio de bortoli

Insomma, un disastro, come s’è già capito all’estero. Motivo per cui de Bortoli dichiara di non essere «convinto» dal premier. Annuncio di una “sfiducia” da parte del Corriere della quale si erano già viste le tracce, certo piazzata abbastanza a sorpresa nel momento in cui Renzi è sfidato da sinistra sul tentativo (da de Bortoli condiviso) di modernizzare il mercato del lavoro.

 

Il secondo editoriale, condensato in poche righe dopo il primo, è molto più forte. Perché il direttore del Corriere in sostanza dà il via alle danze intorno al vero appuntamento politico-istituzionale del futuro, cioè l’elezione del successore di Napolitano. E la mossa d’apertura è già micidiale: sul Quirinale secondo de Bortoli esiste un’ipoteca contenuta nel patto Renzi-Berlusconi.

Stefano Menichini Stefano Menichini

 

E questo patto è descritto con tinte grilline: è misterioso, di contenuto sconosciuto («riguarda anche la Rai?») e – punto alto dell’editoriale, o basso se si preferisce – è impregnato «dallo stantio odore di massoneria».

 

Dunque le riforme istituzionali ed elettorali concordate al Nazareno e l’intero assetto politico fino all’elezione del capo dello stato sarebbero sotto il sigillo di una sorta di nuova P2. Lo scrive il direttore del Corriere (che a questo punto getterà decine di cronisti sulla preda, fino allo svelamento della trama), ma giustamente fanno festa soprattutto al Fatto quotidiano rivendicando il copyright sulla pista massonica.

 

bacio renzi berlusconibacio renzi berlusconi

Ma è immaginabile un de Bortoli travaglizzato? No. Allora che cosa ci sarà dietro, a proposito di sospetti?

Ricomponiamo le due metà dell’editoriale e lo capiremo.

 

La tesi volgarotta della seconda parte (ma poi l’afrore massonico de Bortoli lo avverte con sette mesi di ritardo? E c’entra qualcosa anche Napolitano, che di quel patto come si sa è auspice?), la tesi dicevamo è in realtà funzionale all’avvertimento a Renzi, implicito nella prima parte, a non fare da solo.

RENZI NAPOLITANORENZI NAPOLITANO

 

Ad accettare consigli, a far fare agli esperti. Perché non è vero, si legge in filigrana, che non ci siano alternative per l’Italia: può sempre arrivare la troika europea, tecnici e tecnocrazia, completando nel 2014 l’intervento avviato nel 2011 con l’esautoramento di Berlusconi. Neutralizzando ogni patto e ogni Nazareno. Facendo ovviamente saltare i piani di compassi e grembiulini sul Quirinale.

 

De Bortoli è e rimane un grande giornalista. Ed è questa bella differenza rispetto a tanti dietrologhi da strapazzo che inquieta, oggi. Perché autorizza a sospettare che l’insofferenza dell’establishment verso «l’irruenza» del premier sia ormai a livelli di guardia, superati i quali possano effettivamente ripartire manovre di commissariamento della politica, con tanti saluti anche al 40,8 per cento.

GIORGIO NAPOLITANO E MARIO DRAGHIGIORGIO NAPOLITANO E MARIO DRAGHI

 

Che adesso Renzi si fermi o si freni intimorito, possiamo escluderlo. Certo lui e tutto il Pd devono sapere che dopo tante schermaglie, siamo arrivati al gioco duro.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO