CAMERATI, I SOLDI CHI LI HA IN-CAMERATI? - CHE FINE HANNO FATTO 24 DEI 116 MLN € CHE ALLEANZA NAZIONALE HA INCASSATO DAL FINANZIAMENTO PUBBLICO? - I TITPINI FINI VOGLIONO VEDERCI CHIARO, ANCHE PERCHÉ CI SONO ALTRI 26 MLN, SPARITI MISTERIOSAMENTE IN DUE ANNI, SU CUI STA GIÀ INDAGANDO LA TRIBUTARIA - TRA I DUE LITIGANTI, BEFERA GODE: MULTONE DI 6,6 MLN € PERCHÉ LA FONDAZIONE AN HA PAGATO, SUI 30 MLN € RICEVUTI DAL PARTITO, L’IMPOSTA AGEVOLATA PER LE ONLUS NON AVENDO ANCORA OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO…

Valeria Pacelli per il "Fatto quotidiano"

Continua a colpi di cifre a sei zeri lo scontro tra i finiani di Futuro e libertà e gli ex colonnelli che invece sono stati accolti tra le braccia dei pidiellini. Cifre delle quali non si conosce la destinazione e due richieste di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Sono queste le ultime novità all'indomani dell'apertura dell'indagine della procura capitolina, dopo l'esposto presentato del deputato Fli Antonio Buonfiglio insieme all'onorevole Enzo Raisi.

Ma procediamo con ordine, partendo proprio dalle cifre che destano qualche sospetto. Perché a guardare la lista dei soldi ricevuti dai rimborsi elettori, i conti sembrano non tornare. Ci sarebbero infatti altri 24 milioni di euro sui quali i finiani vogliono dei chiarimenti. Vogliono capire insomma dove sia finito tutto quel denaro ricevuto come contributo da parte dello Stato, e di conseguenza versato dai cittadini che pagano le campagne elettorali.

Infatti dal 2006 al 2011, il partito che nacque dalle schiere dell'Msi, ha ricevuto come rimborsi elettorali una bella cifra che ammonta a circa 116 milioni di euro. Ma a questo punto bisogna fare due calcoli. Ai 116 milioni ricevuti per i cinque anni di legislatura, bisogna sottrarne 55 che furono trasferiti, insieme a tre immobili, a una Audi, e a due società immobiliari (l'Italimmobili srl e l'Immobiliare Nuova Mancini srl), nelle casse della fondazione An che si costituì il 21 novembre 2011.

Poi ci sono altri 26 milioni di euro, già finiti al vaglio degli inquirenti e sui quali sta indagando il nucleo tributario della guardia di finanza, e che sarebbero misteriosamente scomparsi in soli due anni, dal 2009 al 2011, dalle casse dell'associazione Alleanza Nazionale. E ancora: ci sono 11 milioni, che come ha riportato Il Secolo D'Italia, sarebbero in liquidazione. Quindi, se la matematica non è un'opinione, i conti non tornano. Perché per arrivare al totale dei rimborsi elettorali ricevuti, mancano altri 24 milioni di euro, di cui non hanno conoscenza gli ex iscritti al partito, duellanti con i filoberlusconiani.

Ma c'è un'altra sventura che ha colpito la fondazione. Perché a inizio febbraio scorso, in pieno clima di rigore contro l'evasione fiscale, è arrivata una bella stangata dell'Agenzia delle Entrate. La fondazione ha ricevuto dei conferimenti dal partito per un valore di trenta milioni di euro tramite un atto di conferimento siglato il 14 dicembre 2011. Un atto che sarebbe stato sottoposto a imposta di registro in misura fissa, cioè 168,00 euro, ritenendo in questo caso di applicare le norme agevolative riservate alle fondazioni e alle onlus.

E ciò, nonostante la fondazione An non avesse ancora ottenuto il riconoscimento giuridico. Per questo sono arrivate due cartelle esattoriale, per un valore totale di 6,6 milioni di euro. Insomma: c'è una multa da pagare. A far emergere la circostanza sempre il deputato e avvocato Antonio Buonfiglio che in una comunicazione alla fondazione An e ai commissari liquidatori ha sottolineato che "la normativa fiscale impone che, in assenza di un preventivo riconoscimento, il patrimonio destinato sia assoggettato a una tassazione del 10% in luogo di un'imposta fissa di euro 168,00".

Insomma, potrebbe continuare ancora per molto lo scontro tra coloro che fino a pochi mesi fa militavano tra i banchi di un unico partito. Ora si trovano gli uni di fronte agli altri, senza che nessuno faccia un passo indietro, anzi. E l'unica cosa che sembra non tornare sono proprio quei denari degli italiani.

 

cam14 larussa finiMAURIZIO GASPARRI Enzo Raisi ATTILIO BEFERAAGENZIA DELLE ENTRATE

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...