di maio conte grillo di battista

CAOS A 5 STELLE - IACOBONI: “CON QUEL TWEET CONTRO DI BATTISTA GRILLO HA FATTO UN INTERVENTO INGENEROSO E CATTIVO, DA PADRE-PADRONE CHE DIVORA I SUOI FIGLI - LA SVOLTA FILO-CONTE E FILO-PD DI GRILLO? È MOLTO MEGLIO STARE PROTETTI ALL’OMBRA DEL GOVERNO CHE CON LE SPALLE SCOPERTE ALL’OPPOSIZIONE. SAPPIAMO CHE HA TRAVAGLIATE VICENDE FAMILIARI - I LEGAMI TRA M5S E IL VENEZUELA SONO EVIDENTI DA TEMPO. IL GOVERNO CONTE1 È STATO L’UNICO IN EUROPA AD AVERE ASSUNTO UNA POSIZIONE PRO MADURO NEL 2019, ALL’EPOCA DELLA RIVOLTA DI GUAIDÓ - DA PUTIN ALLA CINA PASSANDO PER L’IRAN. TUTTI I PEGGIORI REGIMI SONO STATI LORO AMICI"

 

 

 

Federico Ferraù per www.ilsussidiario.net

 

Grillo Di Maio Di Battista

Grillo pensava di rimettere le cose a posto, ma si è sbagliato. In più la svolta filo-Conte potrebbe avere conseguenze indesiderate per l’Elevato.

 

“L’effetto paradossale è stato quello di riallineare tutti quelli che non vogliono morire contiani, a cominciare da Casaleggio, Di Maio e Di Battista”, dice Jacopo Iacoboni, giornalista politico de La Stampa, gli ultimi due libri-inchieste dedicati a M5s. Se i tre trovano un’intesa, possono infischiarsene di Grillo.

 

Ma non ci sono solo le divisioni interne. Che ci sia stato o no il finanziamento del Venezuela, Iacoboni fa notare che “tutti i peggiori regimi sono stati loro amici”. E poi il nodo del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), sul quale oggi la Bonino (+Europa) presenterà un testo che impegna il governo ad attivarlo subito. I grillini sul Mes sono spaccati e la maggioranza potrebbe dividersi.

iacoboni

 

Il giallo sui soldi venezuelani lo consideri archiviato?

Archiviato no. Diciamo che non lo considero dimostrato: sarà molto difficile, se ci sono, trovare quei soldi. Intanto dobbiamo registrare le smentite, dal regime di Maduro a Casaleggio e ai 5 Stelle.

 

Non è tutto, immagino.

No. La storia è controversa, ma non ho neanche apprezzato quelli che in Italia si sono affrettati a dare per buone le veline del regime di Maduro, o a screditare Abc. La prima cosa che ho fatto io è stata chiedere, a colleghi spagnoli di cui mi fido, peraltro colleghi liberal, non conservatori, che tipo di giornale fosse Abc.

 

E cosa ti hanno detto?

grillo fico di maio di battista

 

La risposta è stata questa: Abc è il più antico giornale di Spagna. È un giornale di destra, molto anti-Maduro ma non certo un sito cospirazionista. Appartiene al novero delle fonti tradizionali spagnole. Marcos Garcia Rey, l’autore dell’inchiesta, ha lavorato con consorzi investigativi riconosciuti a livello internazionale. Dobbiamo occuparcene.

 

Insomma meglio essere prudenti e aspettare.

IL DOCUMENTO SUI SOLDI DEL VENEZUELA AL MOVIMENTO CINQUESTELLE

Direi di sì. C’è chi insiste nel negare l’autenticità del documento che attesterebbe il passaggio di denaro, mentre Abc dice che è autentico. Dunque per ora ciò che scrive dobbiamo prenderlo sul serio. Anche se restando neutrali.

 

C’è poi la questione delle simpatie esplicite di M5s per il chavismo.

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

I legami geopolitici tra M5s e il Venezuela sono evidenti da tempo. Il governo Conte1 è stato l’unico in Europa ad avere assunto una posizione pro Maduro nel gennaio 2019, all’epoca della rivolta di Guaidó, posizione poi lievemente corretta in una specie di neutralismo.

 

Nel 2018 Manlio Di Stefano ha presentato una risoluzione M5s alla Camera di condanna delle ingerenze estere in Venezuela. I parlamentari M5s sono stati spesso ricevuti in pompa magna a Caracas.

 

grillo di battista

Nel 2015 hanno organizzato un convegno alla Camera,  intitolato “L’alba di una nuova Europa” – “Alba” sta per “Alleanza bolivariana per le Americhe”, l’organizzazione fondata nel 2004 da Hugo Chávez e Fidel Castro – con presente tutta l’enclave chavista e filorussa grillina, e molto del chavismo internazionale.

 

Quali considerazioni ti suggerisce tutto questo?

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN

Direi che la realtà di questa storia, a prescindere dalla questione eventuale finanziamento sì–finanziamento no, sta nel fatto che M5s, storicamente, si è sempre avvicinato a tutti i regimi autoritari. Li ha annusati tutti, ci ha flirtato, da Putin alla Cina passando per il Venezuela e l’Iran. Tutti i peggiori regimi sono stati loro amici, politicamente.

 

Oggi quando si dice Putin si pensa alla Lega.

Ma figurarsi, anche il M5s ha guardato a Putin. Ha trattato con il suo emissario in Europa, Sergej Zeleznyak, lo stesso che incontrava Salvini. Giuseppe Conte, premier espresso dai 5 Stelle, vanta un rapporto personale con il presidente russo e lo ha difeso durante la vicenda degli aiuti russi in Italia.

giuseppe conte vladimir putin

 

Conte è l’unico premier del G7 che disse sì alla proposta di Trump di far rientrare Putin nel G7. Direi proprio che la questione interessante è il flirt con i regimi autoritari. E non riguarda affatto solo Di Maio con la Cina, o Di Battista: riguarda Grillo, riguarda Conte.

 

Escluderesti mani estere in questa storia, un intervento per indebolire un governo troppo sbilanciato verso Pechino?

Mah, non credo ai complottismi. Mi pare che, al massimo, ci sia una guerra tra Maduro e la sua opposizione interna, che ha mille motivi per opporsi a un regime corrotto e oppressivo.

IL DOCUMENTO DEI SOLDI VENEZUELANI DI CHAVEZ AL M5S

 

Di certo sono autoritari anche i modi di Grillo.

Con quel tweet contro Di Battista ha fatto un intervento ingeneroso e cattivo, da padre-padrone che divora i suoi figli, li considera roba sua, da poterne disporre a piacimento. Possiamo dire tante cose su Di Battista o Di Maio, io sinceramente ho scritto critiche severe, e articoli che non gli devono essere piaciuti…

 

Però?

Però in questo frangente stanno più o meno continuando a fare alcune delle battaglie del M5s, la critica all’Europa, per esempio, o l’idea dell’Italia nazionalista. È assai più imbarazzante, eticamente, la svolta filo-Conte e filo-Pd di Grillo, diventato una sorta di bodyguard del contismo e dello status quo.

 

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

Come la spieghi?

È molto meglio stare protetti all’ombra del governo che con le spalle scoperte all’opposizione. Sappiamo che ha travagliate vicende familiari.

 

Perché si è mosso proprio adesso? Ha visto il M5s indebolirsi troppo?

 

Grillo viene continuamente sollecitato, spesso chiamato per telefono, da quella parte di pretoriani filo-Pd, come Taverna e Fico, che pensano di dirimere le questioni interne con la sua autorità. Ora terrei d’occhio i possibili effetti del suo intervento.

 

Che cosa intendi?

DELEGAZIONE M5S A CARACAS: MANLIO DI STEFANO, ORNELLA BERTOROTTA E VITO PETROCELLI

Di fronte a questo asse letteralmente incredibile tra Grillo e Conte, l’effetto paradossale è stato quello di riallineare tutti quelli che non vogliono morire contiani. A cominciare da Casaleggio, Di Maio e Di Battista, che erano tre entità abbastanza separate, o comunque disallineate. Ma probabilmente tutti e tre stanno pensando: perché dobbiamo regalare il nostro Movimento a Conte e a Grillo che lo mette al servizio del Pd?

 

Oggi, a Palazzo Madama, +Europa potrebbe presentare una mozione per accedere subito al Mes. M5s si spaccherà?

grillo e conte

 

Non escludo niente. Io continuo a pensare che Conte la faccia troppo facile pensando che arriverà il sì al Mes di M5s. Non faccio previsioni, che non mi piacciono, ma non la vedo facile. All’interno dei 5 Stelle la situazione è agitata.

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Di Battista può riuscire a fa cambiare direzione ai 5 Stelle o a prendersi una parte di Movimento?

Non credo da solo. Di Battista e Di Maio possono cambiare la situazione soltanto se sono uniti e se trovano un’intesa con Davide Casaleggio. Se si allineano queste tre figure, Grillo con i suoi comportamenti da padre padrone può avere la peggio, perché la sua presa sul Movimento è ormai nulla, al di là di queste uscite periodiche. Invece Casaleggio, Di Maio e Di Battista in un modo o nell’altro sono lì che faticano quotidianamente sul Movimento. Bene o male che sia.

i cinque stelle di battista e di stefano a mosca con esponenti di russia unita

 

Il dossier Venezuela e le divisioni interne possono indebolire ulteriormente il governo in questa fase?

Il governo è già debolissimo e inconcludente, e tirerà i mesi estivi sperando nella distrazione degli italiani in attesa di settembre. Non vedo un buon autunno, per la crisi economica che arriverà e la dubbia capacità di Conte di gestirla.

 

L’arma di Conte?

Conte ha dalla sua la volontà di quieta non movere del Colle. Ma credo che non sia una protezione a vita.

 

La crisi si aggraverà, e Conte, pare, punta al Quirinale. Non farebbe comodo a Mattarella dare il governo a un piddino come Franceschini?

Non  voglio fare speculazioni. Il Pd ha tanti nomi, da Sassoli a Guerini e Franceschini, che, comunque la si pensi, hanno esperienza politica e capacità, e sarebbero certamente una garanzia migliore rispetto a un poco noto avvocato con doti politiche trasversali.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…