maduro bergoglio

CARO PAPA TI SCRIVO (E TI CAZZIO…) - INIZIATIVA CHOC DI VENTI EX CAPI DI STATO DELL'AMERICA LATINA: UNA LETTERA IN CUI CONTESTANO A BERGOGLIO L'APPELLO FATTO IL GIORNO DI NATALE SULLA SITUAZIONE IN VENEZUELA E NICARAGUA: ''NON METTE AFFATTO L'ACCENTO SUL FATTO CHE I VENEZUELANI SONO VITTIMA DI UNA OPPRESSIONE DI UNA NARCO-DITTATURA MILITARIZZATA, CHE NON SI FA SCRUPOLO DI CONCULCARE IN MANIERA SISTEMATICA I DIRITTI ALLA VITA, ALLA LIBERTÀ E ALLA INTEGRITÀ PERSONALE''

 

 

Franca Giansoldati per www.ilmessaggero.it

MADURO E BERGOGLIO

 

Con una iniziativa quasi spettacolare, mai vista prima, venti ex capi di Stato  dell'America Latina hanno preso carta e penna per inviare a Papa Francesco una lettera choc, contestandogli sostanzialmente l'appello fatto il giorno di Natale dalla loggia delle Benedizioni  a proposito della situazione esistente in Venezuela e in Nicaragua. Si trattava di una invocazione alla concordia tra le parti in conflitto e contenuta nel messaggio Urbi et Orbi: «Questo tempo di benedizione – aveva detto Bergoglio - consenta al Venezuela di ritrovare la concordia e a tutte le componenti sociali di lavorare fraternamente per lo sviluppo del Paese e per assistere le fasce più deboli della popolazione».

 

Secondo i firmatari della missiva, l'appello così formulato, rischia di dare una visione politica un po' approssimativa della gravità della situazione generale. Nella lettera spedita al Papa su iniziativa di IDEA (iniziativa democratica di Spagna e Americhe) e apparsa su diversi organi di stampa locali, si legge: «In questo modo non si mette affatto l'accento sul fatto che i venezuelani sono vittima di una oppressione di una narco-dittatura militarizzata, che non si fa scrupolo di conculcare in maniera sistematica i diritti alla vita, alla libertà e alla integrità personale».

 

MADURO E BERGOGLIO

I 20 ex presidenti spiegano a Papa Francesco di essere a conoscenza delle sue preoccupazioni davanti alla sofferenza che patiscono sia i venezuelani che i nicaraguensi. «I primi sono vittima dell'oppressione di una narco-dittatura militarizzata (…), i secondi di una ondata di repressione che ha causato 300 morti e 2.500 feriti». In Venezuela, aggiungono, vengono portate avanti in modo sistematico politiche deliberate volte ad una corruzione che sta scandalizzando il mondo mentre la gente impoverisce al punto che non hanno più nemmeno le medicine.

 

Ciò che notificano al Papa è che il suo appello, strutturato in quel modo, rischia di essere inteso come «una richiesta ai popoli oppressi, che sono vittime ad accordarsi con i rispettivi aguzzini», in particolare nel caso del Venezuela, dove «c'è un governo che ha causato 3 milioni di rifugiati» e dove la prospettiva, per il 2019, è di arrivare a 5,4 milioni, secondo i dati dell'Onu.

 

FELIPE CALDERON I QUADRI DI GEORGE BUSH

«Le espressioni di Sua Santità che sappiamo essere in buona fede e dettate dal suo spirito di pastore, possono essere interpretate anche in modo negativo per la maggioranza dei venezuelani e nicaraguensi. Soprattutto quando esiste, attualmente, in entrambi i Paesi, un disaccordo politico che reclama tolleranza e comprensione, tra forze discorsi e narrative distanti, all'interno di un quadro ben poco democratico» dove la menzogna è elevata a sistema, dove non c'è libertà di stampa, anzi, dove le voci difformi rischiano il carcere e le persecuzioni e spesso pure la morte come consta agli organismi americani ed europei di diritti umani.

 

Seguono le firme: Oscar Arias, Costa Rica; Nicolás Ardito Barletta, Panamá; Enrique Bolaños, Nicaragua; Alfredo Cristiani, El Salvador; Felipe Calderón, México; Rafael Ángel Calderón, Costa Rica; Laura Chinchilla, Costa Rica; Fernando De la Rúa, Argentina; Vicente Fox, México; Eduardo Frei, Chile; César Gaviria T., Colombia; Osvaldo Hurtado, Ecuador; Luis Alberto Lacalle, Uruguay ;Jamil Mahuad, Ecuador; Mireya Moscoso, Panamá ; Andrés Pastrana A., Colombia; Jorge Tuto Quiroga, Bolivia; Miguel Ángel Rodríguez, Costa Rica; Álvaro Uribe V., Colombia; Juan Carlos Wasmosy, Paraguay. I firmatari chiedono poi un incontro, anche in Vaticano, «in circostanze propizie».

VICENTE FOX

 

Papa Francesco sin dall'inizio del suo mandato si è speso in prima persona per cercare di trovare una via di mediazione alla crisi venezuelana. Ha invitato Maduro in Vaticano, ha mandato a Caracas persone di fiducia, segue i fatti con apprensione attraverso i vescovi, il nunzio ma soprattutto tramite il cardinale Parolin (che è stato nunzio a Caracas fino al 2013) e il Sostituto Pena Parra, da poco chiamato alla Segreteria di Stato. Lo stallo venezuelano resta una delle spine nel fianco. Non sono mancati gli appelli per i profughi che continuano a fuggire a causa della miseria, delle condizioni di incertezza e per le persecuzioni cui vanno incontro gli oppositori del sistema.

 

nicaragua

I vescovi venezuelani ieri, nel corso di una assemblea plenaria, hanno affermato che è illegittimo il nuovo mandato di Maduro. Nella situazione attuale «è un peccato - scrivono - che grida al Cielo voler mantenere a tutti i costi il potere e cercare di prolungare il fallimento e l'inefficienza di questi ultimi decenni: è moralmente inaccettabile! Dio non vuole che il popolo soffra sottomettendosi all'ingiustizia». Da qui l’urgenza per arrivare ad una soluzione e un cambiamento.

 

I vescovi ritengono illegittima la votazione del 20 maggio scorso per l’elezione del Presidente della Repubblica, così come l'Assemblea Nazionale Costituente imposta dal ramo esecutivo. Perciò «l'intenzione di iniziare un nuovo mandato presidenziale il 10 gennaio 2019 - proseguono i vescovi - è illegittima a causa della sua origine e apre una porta al non riconoscimento del governo perché manca del sostegno democratico nella giustizia e nel diritto».

venezuela 1venezuela alla fameprostitute venezuelavenezuela 8

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO