CENTRINO DI COLLOCAMENTO - L’UOMO DEL MONTI A CACCIA DI CATTOLICI E RENZIANI DELUSI MA LO SCONTRO TRA LA SETTA DI SANT’EGIDIO DI RICCARDI E IL CLUB DEGLI SMONTEZEMOLATI FA SLITTARE ANCORA LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE - OLTRE A OPUS BINETTI, CHE SARÀ CAPOLISTA ALLA CAMERA A ROMA E GENOVA, L’ARCA DI MONTIMER IMBARCA ANCHE L’EX DEPUTATO DEL PD MARAN E ALESSIO DE GIORGI, DIRETTORE DI GAY.IT….

Dino Martirano per il "Corriere della Sera"

Al centro, con la candidatura di Paola Binetti (Udc) come capolista alla Camera a Roma e a Genova, s'intensifica la caccia ai voti dei cattolici nelle città del Papa e in quella del cardinale Angelo Bagnasco. Ma i montiani della lista civica sono sulle tracce anche dei renziani delusi dal sindaco di Firenze, che non ha rotto con Bersani, e dei pezzi di apparato rottamati dal segretario democratico piazzando un ex deputato del Pd, Alessandro Maran, come capolista al Senato in Friuli Venezia Giulia.

Invece sul lato opposto, quello della conquista dei voti della destra, cadono uno dopo l'altro alcuni tra i potenziali candidati della lista Monti del Senato (Pisanu, Mantovano, Bertolini), Frattini rinuncia. E così, alla fine, tra gli ex Pdl di rango resiste, oltre alla star Mario Mauro, solo l'economista Giuliano Cazzola che però viene piazzato in uno scomodo terzo posto in Emilia dopo Luigi Marino (Confcooperative) e Mauro Libè (Udc): «Diciamo - osserva sportivamente l'ex segretario confederale della Cgil - che la mia è una posizione un po' ballerina perché ogni seggio senatoriale in Emilia corrisponde a un 4,5 punti percentuali... Quindi per prendere tre senatori bisogna superare il 13,5%...».

In questo clima di incertezza e di alta tensione, dunque, il professor Mario Monti, il ministro Enzo Moavero (capolista al Senato in Abruzzo) e il commissario Enrico Bondi hanno rinviato ancora una volta la discovery delle quattro liste di centro. Uno slittamento dovuto alla puntigliosità del commissario Bondi che ancora ieri pomeriggio - quando il premier è partito per Milano - non aveva finito il suo lavoro di controllo (fedina penale, codice antimafia, conflitto di interessi) sui candidati.

Questa, diciamo, è la versione ufficiale che circola nella sede della Lista «Scelta civica con Monti per l'Italia» ma in realtà - dopo aver risolto in parte i problemi con Udc e Fli - lo staff del professor Monti ha dovuto risolvere molti problemi interni. In particolare, il rallentamento sulla tabella di marcia dell'ufficializzazione delle liste sarebbe dovuto a una dialettica piuttosto accesa tra la componente cattolica che fa capo alla Comunità di Sant'Egidio e al ministro Andrea Riccardi e quella civica che ruota intorno a Italia Futura di Luca di Montezemolo.

Ieri sera, sono saliti i toni anche perché i direttivi di Campania, Toscana, Emilia e Lombardia di Italia Futura sono in rivolta e minacciano di non raccogliere le firme necessarie per la presentazione delle liste in ciascuna circoscrizione. Un caso è quello del Veneto dove il demografo cattolico Gian Piero Della Zuanna ha scippato il posto di capolista al Senato a Fabio Gava (ex Pdl) fedelissimo di Montezemolo.

Inoltre, quando si è trattato di fare un consuntivo dei nomi inseriti nelle liste di centro, comprese quindi quelle dell'Udc e di Fli, ci si è resi conto che le donne sono pochine. Quasi assenti dalle liste dell'Udc e di Fli (che schiera alla Camera Chiara Moroni e Flavia Perina e Giulia Bongiorno al Senato), le donne non sono molte anche nella lista di Monti alla Camera e in quella comune al Senato.

Infine, guardando all'elettorato attento ai temi dei diritti civili, la lista civica per Monti ha deciso di candidare Alessio De Giorgi, imprenditore e direttore di Gay.it: «L'ho fatto con convinzione - osserva il candidato - sapendo che l'agenda Monti conteneva gran parte delle proposte che erano nel programma per le primarie di Matteo Renzi salvo per la parte sui diritti civili che io stesso avevo contribuito a costruire e a scrivere».

 

 

riccardi, montezemolo, oliveroRiccardi Montezemolo Oliviero e Dellai MARIO MONTI LEGGE RESTART ITALIA Giuseppe PisanuCARDINALE ANGELO BAGNASCO GIULIA BONGIORNO

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…