antonio misiani roberto gualtieri

CHI PERDE, NON SGANCIA - GUALTIERI E MISIANI PROMETTONO DI RINVIARE LE TASSE PER TUTTE LE ATTIVITÀ IN PERDITA E DI ATTIVARE MISURE PER AUTONOMI E PARTITE IVA - LA MANOVRA SARÀ DA 39 MILIARDI E IL GOVERNO ''ANTICIPA'' GIÀ 20 MILIARDI DEL RECOVERY PLAN. E SULLE CARTELLE ESATTORIALI… - TUTTO BENE, PECCATO CHE VIVIAMO IN UN DISGRAZIATO PAESE DOVE META' DELLA POPOLAZIONE LAVORA IN NERO E NON PAGA LE TASSE (MAGARI POI STRILLANO SE NON HANNO UN POSTO LETTO IN OSPEDALE)

 

 

 

1 - GUALTIERI CI PROVA: RINVIO TASSE PER TUTTE LE ATTIVITÀ IN PERDITA

Antonio Signorini per “il Giornale

 

Un po' per compromesso politico, un po' perché il governo sa di avere fatto pochissimo per partite Iva e autonomi. Fatto sta che nell' agenda dell' esecutivo sono comparsi alcuni temi toccati nella lettera di Silvio Berlusconi. Non si può parlare di un' intesa sullo scostamento di Bilancio, visto che le camere si esprimeranno già domani sugli ulteriori 8 miliardi di disavanzo, a rapporto deficit-Pil invariato. Ma qualche segnale il governo lo ha inviato.

antonio misiani riccardo fraccaro laura castelli

 

 

Lo scostamento «è per partite Iva e autonomi», ha detto ieri il premier Giuseppe Conte. Più nel dettaglio, il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri durante le audizioni sulla manovra, ha annunciato che il decreto Ristori quater, conterrà altre misure di sostegno alle attività economica «a partire dal rinvio delle scadenze tributarie».

 

L' orientamento è di «estendere la misura di rinvio delle scadenze tributarie a tutti i settori economici con perdite». E questa è la novità. Il governo si è convinto che la strada migliore sia superare il limite geografico dei ristori (alle attività delle zone rosse e arancioni) e archiviare anche i codici Ateco, cioè delle categorie destinatarie dei ristori, a favore di logica di filiera.

 

La decisione sarà presa dopo il voto sullo scostamento da otto miliardi. E i dettagli del come si sapranno solo allora. È la quarta autorizzazione a rivedere i saldi, a causa delle maggiori spese relative all' emergenza sanitaria ed economica provocata dalla pandemia.

Il centrodestra ha votato a favore dei primi due. Forza Italia si è astenuta in occasione dell' ultimo.

 

L' impressione è che la vera trattativa maggioranza opposizione riguarderà le misure che saranno prese nel 2021.

Gualtieri ieri ha alzato il sipario sull' entità della manovra contenuta nella legge di Bilancio: una «significativa espansione di circa 39 miliardi, 24,6 miliardi con le misure nell' ambito del maggior deficit e ulteriori 14,5 attraverso l' impiego delle risorse del Next generation Eu».

 

Serviranno ad estendere i ristori ad altre categorie e, ancora una volta, alle zone che dovessero diventare soggette a restrizioni delle attività economiche da zona rossa o arancione.

antonio misiani giuseppe conte

In seno all' esecutivo si ragiona anche su una sorta di tredicesima per i lavoratori autonomi, da legare - come eventuali altri rafforzamenti di bonus e contributi fondo perduto - al reddito.

 

Il vincolo resta quello del bilancio e delle risorse scarse. I 20 miliardi dello scostamento di bilancio del 2021 servirebbero da ponte fino all' erogazione dei primi trasferimenti del Recovery plan. Per i quali si aprirà un' altra partita molto più complessa rispetto a quella della legge di Bilancio o dei decreti Ristori. Partita nella quale le opposizioni faticheranno ancora di più a ritagliarsi un ruolo.

 

Ieri il premier Conte ha detto che il piano italiano arriverà in febbraio. Decisamente tardi. Segnale di difficoltà, che non sarà gradito a Bruxelles.

Tra i dossier che si stanno aprendo al ministero dell' Economia, c' è anche quello che riguarda l' Irap. Ieri da Confindustria è arrivato un invito a valutare l' azzeramento della imposta regionale sulle attività produttive. Per le casse dello Stato significherebbe compensare le regioni per una cifra di poco inferiore ai 25 miliardi di euro all' anno. Troppo. Ma un taglio sarebbe un segnale importante verso le opposizioni. Nemmeno Lega e Fratelli d' Italia potrebbero dire no.

 

 

2 - ANTONIO MISIANI: «RINVIO PER TASSE E ACCONTI UNA MORATORIA DA 8 MILIARDI»

Umberto Mancini per “il Messaggero

 

gualtieri

Una moratoria fiscale per le scadenze di fine anno. Per dare ossigeno ai contribuenti e affrontare l' emergenza in maniera efficace.

Va dritto al punto il vice ministro dell' Economia Antonio Misiani che conferma al Messaggero il piano del governo sul fronte della tasse. Un piano che l' esecutivo vuole in qualche modo condividere anche con Forza Italia che, tra i partiti dell' opposizione, è l' unico a tendere la mano per votare lo scostamento di bilancio finalizzato proprio a trovare nuove risorse per l' emergenza.

 

Viceministro Misiani, come si articolerà questa nuova pax fiscale e come verranno declinati gli interventi?

«Prima voglio premettere che il governo si è impegnato a fondo in queste settimane per affrontare la nuova ondata Covid sotto il profilo economico. Come sa è stato approvato il Ristori Ter che ha portato ben oltre quota 10 miliardi la dotazione di risorse a disposizione delle aziende e dei settori che hanno visto le attività bloccate o ridotte dalle misure restrittive che sono state varate. Un meccanismo a geometria variabile, che è adattabile alle diverse classificazioni di rischio delle singole Regioni e che sarà ulteriormente implementato qualora ce ne fosse bisogno. Secondo le nostre stime sono oltre 600 mila le imprese beneficiarie, ma è un numero destinato a crescere».

 

Ristori da una parte per colmare il calo drammatico del fatturato, ma sul fronte fiscale ci spiega cosa farete concretamente?

«Ci sarà una moratoria ampia. Faremo slittare i pagamenti delle prossime scadenze per i contribuenti che hanno avuto un calo del fatturato»

 

Sposterete anche il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi del 30 di novembre?

«Anche questa proposta è sul tavolo. Di tutto questo, il ministro Roberto Gualtieri ne sta parlando con maggioranza e opposizione, per confrontare e condividere le scelte».

 

Di quanto slitterà la dichiarazione dei redditi?

«Potrebbe slittare di una decina di giorni, tra l' altro ce lo chiedono i commercialisti per evitare di rendere ancora più complicato l' ingorgo fiscale di fine anno».

 

Quanto vale questo pacchetto fiscale?

«Dovrebbe assorbire gran parte degli 8 miliardi che abbiamo chiesto al Parlamento».

 

In cambio Forza Italia voterà lo scostamento di bilancio finalizzato proprio a trovare queste risorse?

giuseppe conte roberto gualtieri

«Forza Italia ha dato la sua disponibilità con un apprezzabile senso di responsabilità, e credo che sia sempre giusto rispondere positivamente alle offerte di dialogo. Le loro proposte sul fronte fiscale e dei ristori sono costruttive».

 

Di quanti mesi si parla?

«Ne stiamo ancora discutendo. Ci sono varie ipotesi: da un rinvio delle scadenze di qualche mese, a possibili rateizzazioni.

Vedremo».

 

Rivederete anche il regime delle rottamazioni delle cartelle?

«Ci sono sollecitazioni in questo senso, le stiamo valutando.

Anche di questo ne parleremo con i gruppi parlamentari a stretto giro».

 

In effetti se si vogliono rinviare i pagamenti il tempo stringe?

«Va fatto un decreto legge entro questa settimana, subito dopo l' approvazione dello scostamento di bilancio in Parlamento».

 

Coinvolgerete Forza Italia anche sul Recovery Fund?

«Io credo che sul Recovery Fund sia necessario il confronto più largo possibile. Con le forze economiche e sociali. Con gli ambientalisti e il terzo settore.

Con gli enti territoriali. E, naturalmente, con tutte le forze politiche, comprese quelle di opposizione. Si tratta di un passaggio epocale, di una sfida decisiva per superare non solo questa crisi, ma un quarto di secolo di stagnazione e declino. Presenteremo il Piano nazionale nei tempi previsti, costruiremo un quadro normativo ad hoc e non ci lasceremo sfuggire questa opportunità storica di cambiare il paese».

 

Ci sarà una sorta di cabina di regia o un commissario?

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

«La governance del Piano è un nodo cruciale. Sì cita spesso il nuovo ponte di Genova come esempio da seguire. Io credo che sarebbe utile guardare anche ad un' altra esperienza di successo: l' Expo di Milano. Un modello efficiente, rapido e trasparente».

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...