tedros ghebreyesus

CI FIDIAMO ANCORA DELL’OMS, DOPO TUTTI GLI ERRORI CHE HA COMMESSO? - IL “WALL STREET JOURNAL” METTE IN FILA RITARDI, INDECISIONI E INDICAZIONI ONDIVAGHE DELL’ORGANIZZAZIONE GUIDATA DA TEDROS GHEBREYESUS - DALLA TARDIVA DICHIARAZIONE DELLA PANDEMIA ALL’USO DELLE MASCHERINE FINO AI TAMPONI “SOLO AI SINTOMATICI”, L’OMS NON C’HA CAPITO UN CAZZO E HA CONFUSO LE ACQUE…

Francesco Curridori per www.ilgiornale.it

 

tedros adhanom ghebreyesus

Ritardi, indecisioni e indicazioni ondivaghe. A pandemia ancora in corso, l’Oms è già finita nel mirino per i suoi numerosi errori. Il Wall Street Journal non ha esitato a definire l’Oms come il “World Health Coronavirus Disinformation”, ossia la: “Disinformazione Mondiale della Sanità sul coronavirus”. L’ente guidato da Tedros Ghebreyesus ha dichiarato la pandemia solo l’11 marzo quando ormai vi erano già più di 100mila casi in tutto il mondo con oltre 4mila morti sparsi in più di 100 Paesi, mentre in Italia si contavano già 827 e 12mila positivi.

 

EMERGENZA CORONAVIRUS, OMS NEL PALLONE

Il capolavoro dell'Oms, come spiegato anche da Il Giornale, arriva con indicazioni totalmente fuorvianti e contradditorie sull’uso delle mascherine e sui test. Inizialmente l'Organizzazione mondiale della Sanità consigliava di fare i tamponi “solo ai sintomatici” e ammoniva: “Non possiamo mettere a rischio i nostri medici e infermieri. Se non avete una persona malata a casa non avete bisogno della mascherina per favore non mettetela”.

 

GHEBREYESUS XI JINPING

Poi, dal 16 marzo, c’è stata l’inversione di tendenza e la raccomandazione di fare “test, test, test” a tutta la popolazione, ma circa 20 giorni dopo, si ribadiva che l’uso delle mascherine non era indispensabile. In un documento dello scorso 6 aprile, infatti, l’Oms sosteneva ancora che la mascherina fosse uno strumento insufficiente per proteggersi dal coronavirus. “Attualmente non ci sono evidenze che indossare una mascherina da parte di una persona sana, anche in un contesto generale in cui si indossano universalmente, possa prevenire l'infezione di un virus respiratorio, compreso COVID-19", si legge nel documento.

 

Una scelta che ha lasciato totalmente di stucco il virologo Roberto Burioni che, con un tweet, ha definito l’Oms "sempre più deludente” anche perché “l’autorevolezza si guadagna (e si perde) sul campo”, mentre l’epidemiologo Walter Pasini all’Agi, ha usato parole ancora più dure: “L’Oms non dà segni di leadership”.

tedros adhanom ghebreyesus

 

IL PARERE DEGLI ESPERTI SU TAMPONI E MASCHERINE

Per capire meglio i motivi di tali errori ilGiornale.it ha interpellato altri due esperti. “Sui test l’Oms poteva cambiare idea prima”, ci dice il professor Antonio Cassone, ex direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Proprio Cassone, lo scorso 15 marzo, aveva scritto insieme al professor Andrea Crisanti un articolo pubblicato sul Guardian in cui sosteneva appunto la necessità di effettuare i tamponi anche agli asintomatici.

 

Secondo lui, infatti, l’Oms è partito da una convinzione errata, ossia che “questa influenza fosse come la Sars del 2002-2003”. In quel caso “solo i malati trasmettevano l’infezione”, mentre oggi con il Covid-19 “anche gli asintomatici possono essere infetti e possono trasmettere il virus”.

 

TEDROS ADHANOM GHEBREYESUS

A questa considerazione, però, l’ente guidato da Ghebreyesus, è giunta soltanto a metà marzo. Se questa inversione di tendenza fosse avvenuta prima, molto probabilmente le cose sarebbe andate diversamente, come dimostra anche il caso del Veneto che è già entrato nella Fase 2. L’idea di effettuare ‘tamponi a tappetto’ sulla cittadinanza di Vo’ Eguaneo, come suggerito dal virologo Crisanti, ha consentito di individuare gli asintomatici e frenare la diffusione dell’epidemia. “Attenzione, però, fare i ‘tamponi a tappetto’ non significa farli a tutti, ma solo a quegli asintomatici che sono entrati in contatto con una persona positiva”, ci spiega Cassone.

 

tampone

Se, ormai, appare evidente la necessità di monitorare costantemente lo stato di salute del personale medico-infermieristico, poco o nulla si è fatto nelle Rsa e nelle strutture con dimensioni circoscritte. “Bisogna individuare tutti i potenziali contatti avuti da una persona positiva senza aspettare che qualcun altro si ammali”, sottolinea Cassone che, a supporto della sua tesi, porta il caso delle palazzine condominiali di piccole dimensioni.

 

“Se, in un codominio di 20 famiglie, c’è un caso conclamato di coronavirus è bene che tutti gli inquilini di quel palazzo facciano il test, non soltanto i familiari del malato perché si presume che quella persona abbia potuto contagiare anche i condomini, magari con un incontro in ascensore”, spiega.

 

CORONAVIRUS - COME SI ESEGUE UN TAMPONE

È meno severo il giudizio sull’Oms espresso da Fabrizio Pregliasco, epidemiologo e direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano. “Quella del coronavirus è un’emergenza che si è evoluta in maniera inaspettata anche in Italia. L’Oms, poi, ha solo un compito di valutazione e supervisione, non di responsabilità e, a posteriori, è facile giudicare”, ci dice nel corso di una chiacchierata telefonica.

 

“I test? Sì, ma con buon senso. Non si possono fare analisi tutti i giorni alle persone”, sentenzia Pregliasco secondo cui, ormai, la prospettiva è quella di puntare più sui “test sierologici da ripetere nel tempo per capire la situazione delle persone”. Su questo sta lavorando l’Istituto Superiore di Sanità che “sta valutando diverse tipologie di test visto che possono contenere un certo margine di errore”, dice l’epidemiologo.

 

tampone coronavirus

Capitolo mascherine. “Dobbiamo portarle perché dobbiamo considerarci tutti malati. Quelle chirurgiche evitano che le persone positive diffondano la malattia, ma serve il distanziamento sociale”, osserva Pregliasco. “La mascherina protegge solo in minima parte chi la indossa, ma di fronte all’estensione della malattia, è chiaro che anche protezioni limitate possono essere molto importanti”, gli fa eco Cassone. E, così, in vista della fine del lockdown, dovremmo abituarci a una vita diversa, fatta di mascherine, tamponi e test sierologici, anche a causa di alcune sottovalutazioni dell’Oms.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)