matteo renzi ciao

CIAO, GIUSEPPI, ''CIAO'' - RENZI PRESENTA IL CONTRO-PIANO PER IL RECOVERY FUND E LO CHIAMA ''CIAO'' (CULTURA, INFRASTRUTTURE, AMBIENTE, OPPORTUNITÀ). OVVIAMENTE ANCHE IL NOME RIDICOLO DIVENTA UN MESSAGGIO A CONTE E SCATENA I TWITTAROLI - ''CIAO IS THE NEW #STAISERENO'', TRA RICORDI DI ITALIA '90 E CHICCHE PER GLI AMANTI DEI MOTORINI A PEDALI: ''RENZI LANCIA IL PROGETTO CIAO. NON GLI È BASTATO SFRACELLARSI CON UN SÌ"

 

RENZI CONTE

Alberto Custodero per www.repubblica.it

 

Matteo Renzi all'attacco sul recovery plan: "Pensiamo che il piano predisposto dal presidente del Consiglio manchi di ambizione, sia senz'anima, si vede che non c'e' un'unica mano che scrive. È un collage talvolta raffazzonato di pezzi di diversi ministeri. Si vede la mano burocratica di chi mette insieme i pezzi". Quindi, nel corso di una conferenza stampa dal Senato - diretta Facebook, collegamento con i giornalisti sulla piattaforma Zoom - annuncia che mercoledì Italia viva si presenterà dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri con 61 proposte.

 

"Senza accordo, lasciamo"

MATTEO RENZI CIAO

"Se le nostre idee non vanno bene - precisa l'ex premier rispondendo a una domanda di Repubblica - c'è la possibilità di una maggioranza senza di noi, per noi le idee valgono più delle poltrone". "Se il premier non vorrà parlare di contenuti con Iv - aggiunge - ne prenderemo atto, questo piano lo abbiamo letto e studiato, e c'è un ampio margine di miglioramento".

 

"Chiediamo a questo governo di cambiare passo - conclude il suo intervento - perché questo piano cosi com'è è davvero deludente". Non a caso le richieste di Italia viva sono riassunte dall'acronimo CIAO ("Cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità". "Ma è un Ciao Conte?", chiede, provocatoriamente, una giornalista? "Avevamo pensato anche a un altro acronimo, GOAL - risponde pronto - per indicare 'giovani, opportunità, ambiente e lavoro".

 

E a chi gli chiede della possibilità di voto anticipato in caso di crisi e un'eventuale lista Conte evocata, tra gli altri, da Goffredo Bettini, Renzi risponde con scetticismo. "Dico che un'alleanza elettorale con chi dice no al Mes, no all'alta velocità, sì al giustizialismo e no alla crescita, faccio un po' fatica a farla. Se però il Pd si trova bene, ciascuno può cambiare... Penso, indipendentemente dalle valutazioni su Raggi a Roma, che oggi bisognerebbe mettersi attorno a un tavolo e decidere come concludere la legislatura. Non farei una discussione sul futuro, poi se la gente vuol votare con un'alleanza Pd-M5S, la trovo singolare soprattutto per gli elettorati...".

 

ciaone matteo renzi

''La palla è chiaramente nelle mani del presidente del Consiglio, a lui oneri e onori...''.

 

 

"Aumento del Pil insufficiente"

Renzi declina la sua contabilità, a rafforzare le sue tesi. "Da qui al 2026 - sottolinea - secondo il Mef questo piano produrrà 2.3 punti sul Pil: con un piano da 800 miliardi, è troppo poco". "Se questo lavoro produce al Sud un aumento dell'occupazione dello 0,89 per cento - è il suo j'accuse - vuol dire che non abbiamo fatto un buon lavoro".

 

"Su giovani e occupazione sapete quanto è stato stanziato? - chiede il leader di Iv - due miliardi, più del doppio della parità di genere. Io sono a favore della parità di genere, ma non è pensabile che sull'emergenza giovani e occupazione giovanile ci sia un decimo del super bonus 110 per cento. Non si va da nessuna parte se si mette una cifra dieci volte superiore sul super bonus rispetto a quanto destinato ai giovani. Il nostro progetto è triplicare i soldi destinati all'occupazione giovanile".

 

Il Recovery plan, dichiara il leader di Italia viva, "è un piano paragonabile al piano Marshall, nessuno ha mai messo tanti soldi sul nostro Paese come in questo momento l'Europa".

 

MATTEO RENZI CIAO

"I sovranisti - spiega - sono stati sconfitti. Il punto fondamentale è: ora o mai più. Perché la capacità di spesa che abbiamo adesso non l'avremo per i prossimi trent'anni. C'è solo una cosa peggiore di non avere questi soldi: spenderli male. O questi li spendiamo bene, o ci strangoliamo col debito pubblico. Ci sono i negazionisti del virus e i negazionisti del debito pubblico".

 

Quella sul Recovery, avverte, "non è una discussione da fare per il gusto di un chiacchiericcio politico, non stiamo scherzando. Non è una fiction, non è una telenovela, è il futuro dei nostri figli. Ci rompiamo l'osso del collo. Questo è il momento in cui ci giochiamo tutto".

 

"In disaccordo su 61 punti: lo diciamo mercoledì a Gualtieri"

ciao italia 90

Il leader di Italia viva ha poi aggiunto che "mercoledì mattina il ministro Roberto Gualtieri ospiterà la delegazione di Iv: andranno i capigruppo Faraone e Boschi e le ministre Bonetti e Bellanova. Con questa delegazione, annuncia, "presenteremo 61 punti su cui al momento non siamo d'accordo delle 103 pagine di next generation Eu. Dico 'al momento' perché chiederò ai parlamentari di Iv di indicare eventuali ulteriori suggerimenti. Andremo combattivi come sempre".

 

"Sul Mes sulla sanità non torniamo indietro", sottolinea Renzi. E non torna indietro, il leader di Iv, neppure a proposito della polemica sugli 007. "Noi non vogliamo che si facciano scherzi su intelligence e servizi segreti - sottolinea - e chiediamo al presidente del Consiglio che affidi la delega a una persona terza. Noi non torniamo indietro su questo".

 

"Non torniamo indietro, si gioca sulla pelle delle persone"

A Gualtieri - ribadisce Conte - la delegazione Iv dirà che "nel recovery 127 miliardi sono denari in prestito all'Italia. Di questi il governo immagina di spenderne 88 per progetti vecchi, riducendo così il costo degli interessi. Io penso che questo sia un errore. Keynesianamente siccome non ricapiterà di spendere di nuovo questi soldi, io li voglio spendere tutti".

 

MATTEO RENZI TERESA BELLANOVA

"Ma in ogni caso - afferma - se accettano di prendere 127 miliardi con condizionalità impegnative come quelle del recovery, mi spiegate perchè non vogliono prendere 36 miliardi con condizionalità molto più basse? E' vergognoso che in un Paese in cui sono morti 273 medici per covid si stia ancora a discutere del Mes, perchè è un tema ideologico che si gioca sulla pelle delle persone che muoiono".

 

L'attacco al Movimento: "Piano impregnato di ciquestellismo giustizialista"

Dai 5 Stelle, Renzi oggi ha preso ancora una volta le distanze. "Questo piano è impregnato di cinquestellismo giustizialista nel momento in cui si parla della prescrizione. Noi partiamo dalla cultura: no al manettarismo di seconda mano di alcuni membri di questa coalizione". "Sull'alta velocità - è poi l'affondo contro i grillini - non facciamo sconti a nessuno. L'unico vero attacco al governo lo ha fatto il M5S non votando il parere sull'alta velocità". "Non siamo noi a complottare contro il governo, ma è chi dice 'no' all'alta velocità che complotta contro l'Italia".

 

 

 

Alberto Custodero per www.repubblica.it

 

Il 'Ciao' di Renzi a Conte infiamma la 'verifica' governo. E scatena l'ironia social. Ciao ("Cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità") doveva essere un acronimo preferito al più calcistico Goal ("Giovani, opportunità, ambiente e lavoro") per individuare i punti salienti delle proposte di Italia viva per migliorare il piano di spesa, il recovery plan appunto, del governo Conte.

 

Ma il contro-piano renziano, che sembra fin dal nome voler liquidare il premier, ha suscitato un'ondata di commenti sarcastici contro l'ex premier. Insomma, non ha bucato gli schermi, come si dice in gergo, ma anzi al contrario ha avuto un inaspettato effetto boomerang. Se Renzi dallo scranno del Senato da cui ha tenuto la conferenza stampa ha voluto quasi mandare un messaggio indiretto di addio al governo, sui social sono in tanti a rigirargli contro il messaggio e a dire Ciao allo stesso Renzi. Lo dice con estrema chiarezza Marco Erre, addirittura in inglese: "Ciao Is the new #staisereno".

matteo renzi roberto gualtieri

 

Maurizio Neri evoca l'episodio della disfatta più clamorosa della carriera politica del leader di Iv, a proposito della bocciatura del referendum costituzionale. "Renzi lancia il progetto Ciao. Non gli è bastato sfracellarsi con un Sì".

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)