giorgia arianna meloni patrizia scurti

CIAO MASCHIO! L'ITALIA E' IN MANO A TRE DONNE: GIORGIA MELONI, LA SORELLA ARIANNA E LA SEGRETARIA DELL'UNDERDOG, PATRIZIA SCURTI - A SEGUIRE, FAZZOLARI E IL MARITO DI SCURTI, PINO NAPOLI, AGENTE AISI E CAPO SCORTA DELLA PREMIER, CHE HA GESTITO LA ''REVISIONE'' DELLA SCORTA DI POLIZIA DI PALAZZO CHIGI - LOLLO NO FUTURE: "QUANDO ARIANNA HA ANNUNCIATO AL ''FOGLIO'' LA SEPARAZIONE, IL TESTO È PASSATO PER LE MANI DELLA SORELLA. NON SOLO NON HA PROPOSTO DI INGENTILIRLO, AL CONTRARIO HA SUGGERITO DI RENDERE PIÙ NETTI ALCUNI PASSAGGI" - TUTTO CIÒ CHE STA FUORI È SPIONAGGIO, COMPLOTTO, MINACCIA, SOSPETTO....

Stefano Cappellini per la repubblica - Estratti

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI

(...) un triumvirato femminile comanda il Paese: Giorgia Meloni, presidente del Consiglio; Arianna Meloni, sorella della presidente e coordinatrice della segreteria di Fratelli d’Italia; Patrizia Scurti, capa della segreteria particolare della presidente. Il matriarcato di Palazzo Chigi è potere, famiglia, ultimamente anche bunker.

 

Tutto ciò che sta fuori è complotto, minaccia, sospetto. Dal triumvirato passano le decisioni politiche, le nomine, le strategie, le fortune di un ministro e le disgrazie di un altro, l’ascensione di questo parlamentare e la caduta di quello.

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA E PATRIZIA SCURTI

A differenza dei vecchi collettivi femministi dove i maschi erano esclusi per scelta ideologica, si chiamava separatismo, qui sono stati espulsi strada facendo, senza rimpianti. Con un tweet Meloni ha lasciato il simil consorte Andrea Giambruno dopo il noto caso dei fuori onda di Striscia la notizia.

 

Con una intervista nel pieno di un agosto travagliatissimo Arianna si è congedata dalla relazione con Francesco Lollobrigida, precipitato in poche settimane da plenipotenziario di FdI a sottufficiale, se va bene.

 

I suoi non pochi detrattori nel partito dicono che ora sarà più facile capire se ruolo e peso del ministro dell’Agricoltura dipendevano dal fatto che era «bravo», come ha concesso ancora l’altro giorno Arianna in un comizio nel ferrarese, o dalla sua perduta affiliazione a un cerchio magico dalla circonferenza sempre più stretta.

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA

Quanto sarà difficile per Lollobrigida risalire la china è testimoniato da un episodio. Quando Arianna ha concesso al Foglio il colloquio nel quale annunciava la separazione, il testo con le sue parole è passato anche per le mani della sorella. Non solo non ha proposto di ingentilirlo, al contrario ha suggerito di rendere più netti alcuni passaggi.

 

Ci sono ancora uomini che contano. Su tutti, i due sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano. Ma se l’esercizio del governo fosse una saga tolkeniana, di cui Meloni è notoriamente ghiotta, non sarebbero nella Compagnia dell’anello. Sarebbero elfi di complemento, affidabili e fedeli, però un passo indietro.

FASCIO TUTTO IO - VIGNETTA BY MACONDO

L’ombra di Giorgia

Il pilastro è Scurti. Meloni ha bisogno della sorella, ma la netta impressione è che senza Scurti non riuscirebbe ad andare avanti. Arianna ha una lunga militanza alle spalle, però è al debutto in prima linea. Sostenere l’esposizione non è facile.

 

«Arianna ha una straordinaria storia politica, ma quando le mettevi in mano un megafono diventava rossa», parola di Marco Marsilio, il governatore dell’Abruzzo che conosce bene le sorelle e che trent’anni fa ingaggiò una giovanissima Giorgia per accudire la mamma.

giorgia arianna meloni

 

Scurti non ha il problema di apparire, non ha nemmeno i social, né quello di soffrire la pressione. Ha una impressionante resistenza fisica e mentale. Anche nei giorni in cui Meloni è provata, nervosa, irritabile, Scurti tiene botta. Suadente e cortese con i media amici, arcigna e guardinga verso ogni altra presenza. È l’ombra di Meloni da quasi vent’anni, una delle poche eredità di Gianfranco Fini che Fratelli d’Italia non ha disconosciuto, anzi.

 

Fu Donato La Morte, uomo macchina di Fini, a reclutarla. Amica, seconda mamma, confidente, spalla, custode, «zia Patrizia» per la piccola Ginevra, «la mia padrona», secondo la definizione che Meloni ha dato di lei nella sua autobiografia, Scurti è la coperta di Linus della presidente del Consiglio. (...) È il marito di Scurti, capo scorta della presidente del Consiglio, ad aver gestito la revisione della scorta di polizia di Palazzo Chigi. Nel triumvirato l’ossessione per lo spionaggio è pari a quella per i complotti.

francesco lollobrigida e le sorelle Meloni meme by edoardo baraldi

Nel bunker

Ieri, in un retroscena della Stampa si elencavano alcune figure che Meloni considererebbe possibili ideatori di trame contro la stabilità del suo governo: Matteo Renzi, l’ex agente segreto Marco Mancini e lo scrittore, ex piduista, Luigi Bisignani.

 

Di certo su almeno un nome della terna non sarebbe d’accordo Guido Crosetto, convinto a sua volta di essere oggetto di attenzioni, o disattenzioni, da parte della nostra intelligence (i dubbi del ministro della Difesa sono a verbale nella deposizione resa al procuratore di Perugia Raffaele Cantone).

 

nel cerchio rosso il marito di patrizia scurti

Con Bisignani, infatti, Crosetto è in buoni rapporti e lo ha anche incontrato. Meloni invece non ama Bisignani, nell’estate del 2023 furono ben due i ministri, oltre allo stesso Crosetto anche il titolare dell’Interno Matteo Piantedosi, a disdire la presenza già annunciata alle tappe di presentazione del libro che Bisignani ha firmato insieme al giornalista Paolo Madron, I potenti al tempo di Giorgia.

 

Dove si racconta bene anche dell’uccisione simbolica di un altro “padre”, Fabio Rampelli, capo della corrente dei Gabbiani alla quale Meloni aderì quando ragazzina si iscrisse al Movimento sociale.

 

Da tempo i rapporti tra Rampelli e la ex allieva non sono più felici, anche se l’attuale vicepresidente ha detto pochi giorni fa proprio a Repubblica di non considerarsi il capo dell’opposizione interna a Meloni: «Non posso oppormi a qualcosa che ho inventato io». Dicono gli psicanalisti che tutti tendiamo, volenti o nolenti, a riprodurre nella maturità le dinamiche dell’età della formazione.

 

patrizia scurti e giorgia meloni in svizzera al summit per la pace

Come ha raccontato Meloni sempre nell’autobiografia, suo padre lasciò la famiglia quando era ancora una bambina e i rapporti non sono più stati recuperati. Il cuore del potere ora è come la famiglia di origine: senza padri né mariti.

giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta

GIORGIA E ARIANNA MELONI

 

 

giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta

 

arianna meloniscurti meloni

fabrizio alfano patrizia scurti giorgia meloni in svizzera al summit per la pace 3ITALIA S GOT PARENT - ARIANNA E GIORGIA MELONI MEME BY EMILIANO CARLI

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…