emmanuel macron jean luc melenchon marine le pen

COME SI DICE ANATRA ZOPPA IN FRANCESE? – MACRON NON PUÒ GOVERNARE SENZA UN ACCORDO (IMPOSSIBILE) CON I REPUBLICAINS, ED È ASSEDIATO DAGLI ESTREMISTI MELENCHON E LE PEN – IL BALLOTTAGGIO DELLE LEGISLATIVE IN FRANCIA CERTIFICA LA FRAMMENTAZIONE DEL PAESE: IL 54% DEI CITTADINI SI È ASTENUTO, E IL RESTO DELLA POPOLAZIONE SI È SPACCATA IN TRE. CON TANTI SALUTI AL DECANTATO MODELLO DI STABILITÀ DI PARIGI, E SOPRATTUTTO AL PRESIDENTE CHE SI VOLEVA “JUPITER” DEL SISTEMA E SI RITROVERÀ A DOVER ELEMOSINARE VOTI CON IL CAPPELLO IN MANO PER OGNI PROVVEDIMENTO…

Cesare Martinetti per “La Stampa”

 

emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative

Emmanuel Macron vince le elezioni legislative con una stretta maggioranza ma da oggi è un presidente azzoppato. La sinistra unita di Jean-Luc Mélenchon è a pochi voti dal cartello presidenziale «Ensemble!», l'estrema destra di Marine Le Pen ottiene un risultato storico.

 

Macron è nella morsa delle estreme e nemmeno con i voti (eventuali) dei gollisti è sicuro di poter contare sulla maggioranza assoluta all'Assemblea nazionale. «Scenario italiano», si sentiva dire ieri sera nei roventi dibattiti alla tv francese.

 

jean luc melenchon ballottaggio elezioni legislative

Di certo scenario totalmente inedito per la tradizione politica e istituzionale del presidenzialismo alla francese che rimette tutto in gioco, le riforme liberali e anche la collocazione internazionale della Francia, sull'Europa e sulla guerra in Ucraina.

 

Dal 2002 è cioè da quando il mandato presidenziale è stato ridotto da sette a cinque anni e le elezioni legislative sono previste poco dopo quelle per il capo dello Stato, il presidente eletto ha sempre ottenuto una maggioranza assoluta schiacciante. Così era stato anche per Macron cinque anni fa.

SARKOZY MACRON

 

Ma oggi non c'è nemmeno una maggioranza alternativa, che avrebbe potuto rilanciare il modello della coabitazione, con un presidente di destra e il primo ministro di sinistra, com' era accaduto tra il 1997 è il 2002 con Chirac e Jospin o negli anni Ottanta con Mitterrand e Chirac.

 

Ma allora il sistema era rigidamente bipolare con il Partisti socialista (e gli alleati di circostanza, comunisti è verdi) da una parte e i gollisti dall'altra. Questo sistema è saltato da tempo, Emmanuel Macron è stato il primo ad a essere eletto nel 2017 senza un partito alle spalle, anzi con l'emblematico programma di superare lo schema destra-sinistra.

 

emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative

Cinque anni dopo la sua performance allora stupefacente, i due partiti storici sono effettivamente crollati, ma destra e sinistra come si vede dai clamorosi risultati di ieri non sono mai state così forti.

 

Jean-Luc Mélenchon e Marine Le Pen sono incontestabilmente i due vincitori delle legislative. Il leader della sinistra è riuscito nell'impresa storica di costruire un cartello elettorale chiamato «Nupes» (Nouvelle union populaire écologiste sociale) con i suoi «Insoumis», socialisti, comunisti è verdi. Va all'Assemblea con circa 180 deputati e sarà il secondo gruppo dopo l'Ensemble presidenziale.

 

volodymyr zelensky emmanuel macron 1

La performance di Marine Le Pen è ancora più spettacolare perché passa da otto deputati a più di ottanta. Ma la sinistra ha governato a lungo la Francia ed era un errore pensare la quasi sparizione del Partito socialista fosse la fine della gauche. Il risultato del Rassemblement erede del Front National di Jean-Marie Le Pen, duce della Francia più nera, invece è un'assoluta novità nella storia del paese.

 

L'estrema destra era emersa finora alle presidenziali, mai nelle legislative. Ma il 42 per cento di voti presi il 24 aprile scorso da Marine Le Pen nel ballottaggio con Macron erano il segno di un forte radicamento del partito nell'opinione pubblica.

jean luc melenchon emmanuel macron

 

È un voto storico che quasi trasforma il sistema da semipresidenziale a parlamentare. È un voto democratico che punisce l'esercizio del potere iper verticale di un presidente che si voleva «Jupiter» del sistema e lo costringerà a un negoziato continuo.

 

È anche il certificato di una frammentazione politica, sociale e culturale. Il 54 per cento di astenuti sono il segno che una larga parte di francesi sono ormai indifferenti al gioco politico. E quelli che votano, sono divisi in tre insiemi netti (sinistra, destra, centro) che si sono combattuti in questi giorni con accenti da guerra civile. «Francia ingovernabile» titolano il Figaro e il quotidiano economico Les Echos.

 

emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative

La prima ministra Elisabeth Borne è stata eletta nel Calvados, alcuni ministri no, dovranno dare le dimissioni, ma tutto il governo nato da appena un mese è praticamente morto, le riforme neoliberali non stanno molto bene, a cominciare da quella delle pensioni e anche la collocazione europea e internazionale della Francia diventa molto più incerta. I voti di Mélenchon e della Le Pen non sono certo sommabili nella costruzione di una politica, ma lo saranno nel bloccare il presidente.

 

Lui parla di scacco morale per Macron, lei di rinascita della nazione. Chi di sicuro sorride da lontano è Vladimir Putin, che nel passato ha finanziato il partito di Marine e che Mélenchon sostiene di fatto con posizioni ad oltranza anti Nato. Anche su questo il voto francese rimette tutto in gioco. -

SARKOZY MACRON2brigitte emmanuel macron ballottaggio elezioni legislative SARKOZY MACRON 1poster di emmanuel macron

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO