boschi renzi

COME SI PREPARA LA SCISSIONE - DA FEBBRAIO RENZI NON DAVA SOLDI AL PD MA SPENDEVA PER POMPARE IL SUO ACCOUNT SOCIAL: IN 90 GIORNI HA COMMISSIONATO INSERZIONI PER 40 MILA EURO SU FACEBOOK (NESSUN POLITICO HA SPESO TANTO NELL’ULTIMO PERIODO) - LA SMENTITA DI MARIA ELENA BOSCHI: "SONO IN REGOLA CON I PAGAMENTI SIA A BOLZANO CHE A ROMA"

(AGI) - "Cio' che scrive Dagospia (e altri organi di stampa) sui miei versamenti al Pd e' falso. Sono assolutamente in regola coi pagamenti sia a Bolzano che a Roma. Daro' mandato ai legali di agire civilmente contro chi mi diffama". Lo afferma, in una nota, la deputata Maria Elena Boschi.

 

Carmine Gazzanni per http://www.lanotiziagiornale.it

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

 

Non sono pochi coloro che ritengono che Matteo Renzi aveva già in mente da tempo di andar via dal Pd. Molto prima che lanciasse l’amo per un Governo giallo-rosso, molto prima che aprisse agli eterni nemici del Movimento 5 stelle per salvare l’Italia dalla deriva fascista e salviniana. C’è un fatto che avvalorerebbe, al di là di mille ricostruzioni, questa tesi. Sembrerebbe, infatti, che l’ex presidente del Consiglio non versi al partito – di cui fino a ieri è stato segretario – contributi da fine febbraio.

 

Nel frattempo, però, la pagina Facebook di Renzi, soprattutto nell’ultimo periodo, ha ricevuto importanti sponsorizzazioni, quasi come – verrebbe da pensare – se si voglia rilanciare la sua persona. Tutto legittimo, per carità. Ma ci sono tutti gli elementi per pensare che l’idea di fondare un proprio movimento che avesse sin da subito un relativo peso all’interno di una maggioranza di Governo, non nasca dal nulla e nel giro di pochi giorni, ma che sia stata studiata a lungo e ragionata nei dettagli.

boschi renzi

 

ASSENZE IMPORTANTI. Ma partiamo da principio. Dal gennaio di quest’anno, per quanto previsto dalla legge sull’Anticorruzione fortemente voluta dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, i partiti hanno l’obbligo di pubblicare mensilmente i contributi volontari ricevuti.

 

E, ovviamente, la lista di parlamentari eletti è molto lunga. Vale per tutti, Pd compreso. C’è da dire, peraltro, che i dem sono senza ombra di dubbio i più “partecipativi” alla vita del partito di appartenenza: deputati e senatori versano mediamente una quota di 1.500 euro ogni mese (o quasi). Ma ecco il punto. Sarà semplicemente un caso, ma l’ultimo versamento di Renzi risale al 25 febbraio: 6.500 euro.

RENZI BOSCHI

 

Una quota certamente non banale, ma da allora il nome dell’ex segretario scompare dal lungo elenco. Occhio anche alle date: forse anche questa è solo una coincidenza, ma il 17 marzo 2019 Nicola Zingaretti diventa segretario del partito, un nome certamente non gradito a Renzi e ai renziani.

 

Difficile dire se le due cose siano legate, ma è un fatto che dopo la nomina di Zingaretti il senatore toscano non ha versato più un centesimo. Esattamente come la fedelissima Maria Elena Boschi che, se si vuole, ha fatto anche meglio (o peggio, a seconda dei punti di vista): il suo nome non compare mai nel lungo elenco dei contributori. Zero euro, dunque, sin da inizio anno.

 

RENZI E BOSCHI

Dettagli, questi, che lasciano pensare come già da mesi non si credesse più fervidamente al Partito democratico. E, non a caso, si è deciso già da tempo di spostare l’asse di speculazione (e di investimento) altrove. Il Comitato “Azione Civile – Ritorno al Futuro”, che tra le altre cose organizza la Leopolda, ha speso negli ultimi 90 giorni oltre 40mila euro per sponsorizzare la pagina Facebook di Renzi. A rivelarlo, nitidamente, sono i dati delle sponsorizzazioni del social network. Nessun politico ha speso tanto nell’ultimo periodo.

 

MARIA ELENA BOSCHI DA' IL CINQUE A MATTEO RENZI

Basti questo: la pagina Facebook del Pd ha sborsato in sponsorizzazioni negli ultimi 90 giorni circa 11mila euro. Il quarto di quanto versato sulla pagina dell’ex presidente del Consiglio. Per rendersi conto dell’entità del finanziamento basta sottolineare che neanche Coca Cola Italia ha speso tanto, né Greenpeace né Amnesty. Che ci sia una strategia – come tutto ciò che riguarda il modo del media marketing – è fuor di dubbio, dunque. Tutto sta ora a capire quale sia l’obiettivo ultimo di Matteo Renzi.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO