CONTE, FACCE RIDE! – PEPPINIELLO APPULO PROVA A DIRE CHE QUELLO CHE VARÒ IL SUO GOVERNO NEL 2018 NON ERA UN CONDONO, PECCATO CHE A SBUGIARDARLO CI SIA IL NOME STESSO DELLA NORMA, E IL TESTO, CHE INTRODUCEVA CONDIZIONI DI SANABILITÀ MOLTO PIÙ LASCHE RISPETTO A QUELLE DI CUI ALLA LEGGE DEL 2003 – GRAZIANO DELRIO: “IL CONDONO CI FU ECCOME. IL MESSAGGIO CHE VENNE FUORI FU CHE FINALMENTE SI SAREBBERO SANATE TUTTE LE MIGLIAIA DI RICHIESTE …”

-

Condividi questo articolo


1 - “IL CONDONO DI CONTE A ISCHIA NEL 2018 CI FU ECCOME”. PARLA L'EX MINISTRO DELRIO

Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per “il Foglio”

 

giuseppe conte graziano delrio giuseppe conte graziano delrio

"Il condono a Ischia da parte del governo Conte nel 2018 ci fu eccome. Il provvedimento faceva riferimento a uno dei condoni più grandi che siano mai stati fatti, quello del 1985. Negare che quello del 2018 fu un condono è come negare l’evidenza”.

 

A dichiararlo, intervistato dal Foglio, è Graziano Delrio, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei governi Renzi e Gentiloni, oggi senatore del Pd. Delrio smentisce così quanto sostenuto dall’ex premier Giuseppe Conte in un’intervista televisiva a “Mezz’ora in più”, dopo l’alluvione che ha devastato Ischia. “Nessun condono, era solo una procedura di semplificazione”, ha detto Conte riferendosi al decreto varato nel 2018 dal governo gialloverde da lui presieduto. Ma le carte parlano chiaro, e dicono il contrario.

 

IL DECRETO DEL GOVERNO CONTE (2018) CON L ARTICOLO SUL CONDONO IL DECRETO DEL GOVERNO CONTE (2018) CON L ARTICOLO SUL CONDONO

[…] “Se si trattava di velocizzare le pratiche che riguardavano un migliaio di case si sarebbero potute avviare le procedure accelerate solo per quelle case, per esempio rafforzando gli uffici”, sottolinea Delrio. “Il messaggio che invece venne fuori fu di tutt’altra natura, e cioè che finalmente si sarebbero sanate tutte le migliaia di richieste di condono edilizio.

 

Solo il confronto in Parlamento portò poi a sostanziali modifiche, come il necessario parere favorevole da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Conte decise anche di smantellare la struttura di missione denominata Casa Italia, e poi Italia Sicura, che avevamo istituito presso la presidenza del Consiglio”. […]

 

2 - TUTTO QUEL CHE NON TORNA NELLA DIFESA DI CONTE SUL CONDONO PER ISCHIA

Vitalba Azzolini per www.editorialedomani.it

 

LA CARTOGRAFIA DELL EMERGENZA A ISCHIA LA CARTOGRAFIA DELL EMERGENZA A ISCHIA

Il condono disposto nel 2018 per gli immobili di Ischia distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017 è il grande tema di questi giorni, a seguito della tragedia che ha colpito Casamicciola.

 

È bene mettere alcuni punti fermi e, soprattutto, chiarire talune inesattezze relative a quel condono che si sentono ripetere in questi giorni.

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 31 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 31

LA NORMA SUL CONDONO A ISCHIA

Il cosiddetto decreto Genova (d.l. n. 109/2018, convertito in l. n. n. 130/2018, art. 25), emanato a seguito del crollo del ponte Morandi, ha previsto la definizione, cioè la conclusione, entro sei mesi delle procedure riguardanti istanze di sanatoria edilizia ancora in corso relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 2017. Si tratta delle istanze presentate ai sensi delle tre normative di condono succedutesi dal 1985 al 2003 (l. n. 47/1985, governo Craxi; l. n. 724/1994, primo Governo Berlusconi; l. n. 326/2003, secondo Governo Berlusconi).

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 57 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 57

Il decreto del 2018 ha disposto che per la definizione di tali istanze trovi «esclusiva applicazione» la legge del 1985. Con un emendamento, poi, la definizione è stata subordinata al preventivo parere favorevole da parte dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico.

 

Infine, è stato previsto che la concessione dei contributi pubblici per la ricostruzione delle abitazioni distrutte o lesionate dal sisma sia condizionata all'accoglimento delle predette istanze. Ma tale contributo «non spetta per la parte relativa ad eventuali aumenti di volume oggetto del condono».

 

CONDONO EDILIZIO CONDONO EDILIZIO

In buona sostanza, ai fini della concessione di contributi per il rifacimento delle abitazioni terremotate, è stata richiesta la preventiva definizione delle pratiche di condono riguardanti tali immobili, avanzate negli anni precedenti ai sensi delle diverse leggi citate. I contributi sono stati esclusi solo per la parte di sanatoria attinente agli aumenti di cubatura.

 

Questo, in sintesi, il contenuto dell’articolo 25, più volte citato negli ultimi giorni.

 

I VINCOLI IDROGEOLOGICI

La questione relativa alla norma sul condono, emanata a seguito del terremoto di Ischia, è complessa. Occorre partire dai vincoli idrogeologici, vale a dire quella particolare forma di tutela del territorio rispetto a modifiche strutturali di terreni, corsi d’acqua ecc.. Secondo l’onorevole Sergio Costa, ministro dell’ambiente all’epoca della legge del 2018, governo Conte I, tali vincoli avrebbero precluso la condonabilità prevista. Le cose stanno diversamente.

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 30 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 30

La legge del 1985 (“primo condono”) consentiva la sanatoria in caso di violazione di vincoli idrogeologici, tra gli altri, a condizione che essi non comportassero inedificabilità assoluta, cioè non superabile dalla autorizzazione dell’autorità competente, e fossero stati apposti solo dopo l’edificazione dell’immobile per cui si chiedeva il condono. Quindi, salvo questi casi, i vincoli idrogeologici si potevano oltrepassare mediante autorizzazione amministrativa.

 

La legge sul condono del 2003 (“terzo condono”) introdusse una disciplina più severa e rigorosa rispetto quella del 1985, escludendo la possibilità di una sanatoria in presenza di inedificabilità non solo assoluta, ma anche relativa, cioè superabile a seguito di valutazione amministrativa.

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 81 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 81

In altre parole, con le norme del “terzo condono” le opere soggette a vincolo idrogeologico, in qualunque momento esso fosse stato apposto e di qualunque tipo fosse, sono divenute non condonabili. Questo è il motivo per cui nel decreto del 2018 si sancì che le richieste di condono per gli immobili terremotati, avanzate ai sensi della legge del 2003 e ancora pendenti, fossero definite ai sensi della legge sul condono del 1985: se tali richieste fossero rimaste soggette alla stessa legge del 2003 che, come detto, non consentiva condoni in caso di vincoli di edificabilità – sia assoluti sia relativi - molte delle case colpite dal terremoto del 2017 non avrebbero potuto essere oggetto di sanatoria, anzi, si sarebbe dovuto procedere alla loro totale demolizione. Ed era ciò che nel 2018 evidentemente si voleva evitare.

 

A ciò si aggiunga che prima del 1985, data della legge che dispone il condono più permissivo, l’unico vincolo idrogeologico previsto era quello di cui al Regio decreto legge n. 3267 del 1923, che tutela i terreni contro i danni da pascolo, dissodamenti del terreno per coltivazioni ecc..

abusi edilizi condono abusi edilizi condono

 

Si trattava, peraltro, di un vincolo superabile mediante autorizzazione amministrativa. Solo molti anni dopo, a seguito di legislazione regionale, i vincoli idrogeologici definirono un quadro molto più articolato rispetto a quello previsto dal Regio decreto del 1923 e divennero anche assoluti, attraverso l’esclusione della possibilità di ovviarvi mediante autorizzazione.

 

NEL 2018 VI FU UN CONDONO NUOVO?

La risposta a questa domanda non è nel titolo dell’articolo 25 - «Definizione delle procedure di condono» - come qualcuno afferma. In termini giuridici, “definizione” significa chiusura, conclusione a seguito di completamento della valutazione degli elementi necessari alla conclusione di un certo procedimento. Procedimento relativo a un condono, in questo caso.

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 56 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 56

Il titolo è confermato dalla lettera della disposizione, ai sensi della quale le procedure di condono rimaste ancora aperte vengono definite, cioè concluse positivamente o negativamente, nel termine di sei mesi. Quindi, citare il titolo per dimostrare che ci fu un nuovo condono è un autogol, perché il titolo attesterebbe l’esatto opposto.

 

Ma un nuovo condono comunque c’è, ed è nascosto nelle pieghe della norma (art. 25), là dove si afferma che per la definizione di tutte le istanze di condono pendenti, relativamente agli immobili lesionati o distrutti dal sisma del 2017, si applichi la legge del 1985.

 

giuseppe conte graziano delrio giuseppe conte graziano delrio

Il riferimento a quest’ultima legge permette teoricamente di rendere oggetto di condono case abusive che altrimenti ne sarebbero rimaste escluse perché la legge del 2003 non l’avrebbe consentita, essendo molto più restrittiva di quella del 1985.

 

In altri termini, la legge del 2018 non si limita a richiedere che le istanze di condono pendenti siano definite, cioè concluse, entro sei mesi, ma introduce condizioni di sanabilità diverse e più lasche rispetto a quelle di cui alla legge del 2003. E se si cambiano le condizioni di sanabilità, elementi chiave per la definizione di un certo condono, di fatto si sancisce un condono nuovo.

 

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 40 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 40

Questo è il motivo per cui, nonostante nel titolo e nel corpo della norma si parli solo della definizione di condoni precedenti e la norma sia scritta in modo da configurare apparentemente solo una velocizzazione delle relative procedure, di fatto quello per Ischia fu un nuovo condono: la norma del 2018, innovando rispetto al condono del 2003, introduce di fatto un condono diverso e ulteriore.

 

Con buona pace di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio all’epoca in cui fu emanato il decreto Genova, il quale afferma che con quel decreto si intese solo accelerare domande di condono impantanate. I fatti sono quelli che abbiamo spiegato, e ora chiunque può farsi un’opinione.

ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 83 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 83 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 6 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 6 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 25 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 25 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 19 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 19 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 4 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 4 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 24 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 24 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 18 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 18 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 28 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 28 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 29 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 29 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 15 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 15 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 7 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 7 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 68 ricerche dei dispersi dopo la frana di casamicciola 68

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."