redditometro maurizio leo matteo salvini antonio tajani giorgia meloni tasse

DAGOREPORT - COM’È NATO E COME È AFFONDATO IL REDDITOMETRO - LE CASSE PUBBLICHE SONO PIU' VUOTE DEL CERVELLO DI LOLLOBRIGIDA. E QUAL È LA SOLUZIONE DEL VICEMINISTRO LEO (FDI) PER RAGGRANELLARE QUALCHE SPICCIOLO NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE? FACILE: TARTASSARE IL CONTRIBUENTE. LA DUCETTA, CHE NON CAPISCE NULLA DI FINANZA CREATIVA, APPROVA - LA RIVOLTA DI TAJANI E SALVINI, NON INFORMATI DEL REDDITOMETRO, A POCHE SETTIMANE DAL VOTO: E LA MELONA E' COSTRETTA A RITIRARE IL DECRETO – GIORGETTI, SOLITO CEFALO IN BARILE: DICE A SALVINI DI NON SAPERE MA SOTTO SOTTO APPROVAVA LA MISURA – DAL VOTO EUROPEO AL REDDITOMETRO, LA SITUAZIONE DELLA “MAGGIORANZA COESA” È QUESTA: SALVINI CONTRO TAJANI, DA UNA PARTE. DALL'ALTRA: SALVINI E TAJANI INSIEME CONTRO LA DUCETTA...

DAGOREPORT

maurizio leo giorgia meloni

L’ennesimo pasticcio del governo Ducioni è il redditometro, una vecchia misura che fu recuperata da Renzi e poi abolita dal governo Conte-Salvini.

 

Lo stop and go del provvedimento è l'ennesimo campanello d'allarme sulla grave fragilità dei conti pubblici italiani. Al ministero dell’Economia, nonostante i silenzi, aleggia una forte angoscia, molto vicina alla canna del gas, per una cassa più vuota del cervello di Lollobrigida.

 

La penuria di quattrini ha spinto i tecnici di via XX Settembre, a partire dal viceministro meloniano, Maurizio Leo, a tirare fuori un coniglio qualsiasi dal cilindro. E qual è la soluzione purchéssia per raggranellare qualche spicciolo nel più breve tempo possibile? Facile: tartassare il contribuente. 

 

A differenza delle chiacchiere da propaganda, sui numeri non si fa ideologia, e poiché bisogna far cassa (ne è la riprova la vendita della gioielleria dello stato: quote di Eni, Poste, Ferrovie e Mps; dopodiché non rimane che l'oro alla patria). La strada più facile porta sempre allo stesso punto: mettere le mani nelle tasche dei cittadini, facendo cassa attraverso l’occhiuto controllo dello stile di vita del contribuente (strumento che in verità in passato non ha mai funzionato).

 

REDDITOMETRO

Il viceministro Leo, davanti alla situazione difficile dei conti pubblici italiani, ha proposto la misura a Giorgia Meloni, che, essendo pratica solo di economia domestica, si è fidata del commercialista  camerata.

 

Il decreto legge, firmato da Leo, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha scatenato il caos. Forza Italia e Lega sono insorte, con relative incazzature di Tajani e Salvini, che hanno lamentato, per l'ennesima volta, di non essere stati informati.

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

Il segretario della Lega ha immediatamente chiamato il ministro dell’Economia, il leghista varesotto Giancarlo Giorgetti, chiedendo ragguagli, ma il "don Abbondio del Carroccio", come al solito, ha fatto il cefalo in barile, sostenendo di non essere a conoscenza del decreto.

 

In realtà, il ministro, consapevole della situazione tragica della finanza pubblica, era più che favorevole alla reintroduzione del redditometro, ma il suo nerbo al semolino gli ha impedito di esprimere condivisione per l’impopolare misura. Da una parte, dall'altra Giorgetti da tempo ha preso le distanze dal leader della Lega.

 

Tajani era fuori di sé: per la terza volta dopo il decreto sugli extraprofitti bancari e il Superbonus retroattivo, ha fatto la figura del passacarte che poco conta e nulla decide. A quel punto, Giorgia Meloni ha telefonato al viceministro Leo, chiedendo lumi e pretendendo una via d’uscita indolore.

 

REDDITOMETRO

Cosa fare? Come aggiustare il pastrocchio? La sora Giorgia stamani ha subito annunciato contromisure: “Se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli.

 

Mai nessun ‘Grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". Poi, in serata, ha annunciato la sospensione del decreto varato da Leo, "per fare ulteriori approfondimenti": "Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni".

 

maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

Come per altre questioni, la palla è stata lanciata in avanti, e la soluzione definitiva rimandata a data da destinarsi. Preferibilmente, a dopo le Europee.

 

Ps. Nella “maggioranza coesa” c’è sempre una ragione per dividersi: il voto del 9 giugno aveva già acceso una competizione interna tra Tajani e Salvini, in lotta per la medaglia d’argento del consenso tra i tre partiti di governo.

 

Lo scivolone redditometro, stavolta, ha unito i due vicepremier contro Giorgia Meloni.

 

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

MELONI, SE NECESSARI CHIEDERÒ CAMBIAMENTI SUL REDDITOMETRO

(ANSA) - "Sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni in merito al cosiddetto redditometro.

 

MELONI, CON NOI MAI NESSUN GRANDE FRATELLO FISCALE

(ANSA) -  "Mai nessun "grande fratello fiscale" sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni spiegando che "l'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini".

 

redditometro 4

TAJANI, CONTRO REDDITOMETRO EMENDAMENTO O ALTRO DECRETO

(ANSA) - Come si abolisce il redditometro? "Con un emendamento o un altro decreto del viceministro, studieremo la formula giuridica migliore". Lo ha detto il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani a margine di un convegno. A chi gli sottolinea l'odg della Lega che va nella stessa direzione, Tajani risponde: "Ma l'ordine del giorno non è che...".

 

TAJANI, REDDITOMETRO NON FUNZIONA, NE CHIEDERÒ ABOLIZIONE ++

(ANSA) - "Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perchè venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione". Lo afferma il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani a margine di un seminario alla Farnesina. (ANSA).

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju

FRENI, VECCHIO REDDITOMETRO NON È DNA GOVERNO, SI VALUTERÀ

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Sul redditometro ha parlato il presidente del consiglio, hanno parlato tutti. Io credo che quello che il viceministro Leo volesse dire sia abbastanza chiaro. La Lega è fermamente contraria al vecchio redditometro, come inventato dal governo Renzi, e non ho dubbi che si andrà in questa strada. Il governo farà le sue valutazioni. Le linee su cosa siamo a favore e cosa contro mi sembrano chiare. Mi sembra chiaro come ha detto il presidente del consiglio e la Lega ieri che questo governo non ha proprio nel proprio dna una cosa simile". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Federico Freni a margine di un convegno di AssoNext.

 

federico freni

ODG LEGA, IL GOVERNO CONFERMI IL SUPERAMENTO REDDITOMETRO

(ANSA) - Con un ordine del giorno al dl Superbonus la Lega "impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell'istituto del redditometro". Nell'emendamento si parla della "preoccupante risonanza mediatica intorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione" seguita alla pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta ufficicale lo scorso 20 maggio. La Lega, si precisa, "ha sempre ritenuto che strumenti induttivi", come il redditometro, "non offrano benefici tangibili e concreti nel pur doveroso contrasto all'evasione".

 

TAJANI, BENE MELONI, VENERDÌ PROPORRÒ L'ABOLIZIONE REDDITOMETRO

GIORGIA MELONI E LE TASSE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

(ANSA) - "Il redditometro non risolve i problemi della lotta all'evasione fiscale, è in contrasto con la filosofia che stiamo realizzando di un fisco amico e non oppressore: venerdì in Consiglio dei ministri chiederò di revocare questo provvedimento che è nato nel passato, non certamente oggi. Ho apprezzato le parole del presidente del Consiglio, e venerdì ribadirò la posizione mia e di Forza Italia". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine di un covegno. "E' roba vecchia e superata" che deve "scomparire dal sistema legislativo italiano", ha aggiunto.

redditometro 9matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani redditometro 8

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…