enrico pazzali attilio fontana ignazio la russa

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT

ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse

A Milano, scuotendo la testa, si chiedono: come mai Enrico Pazzali chiese agli spioni della sua società Equalize notizie riservate "sulla situazione immobiliare e le partecipazioni societarie" del suo amico Ignazio La Russa, figli compresi?

 

E' stato lo stesso presidente del Senato ad ammettere di “conoscerlo da anni” e di averlo sempre ritenuto “una persona perbene”, arrivando addirittura a definirlo “fino a prova contraria, un amico di vecchia data”.

 

leonardo apache la russa 6

Ma, a far rizzare peli e capelli, è la data dell'illecita operazione: 19 maggio 2023. Vale a dire: il giorno dopo la notte in cui il figlio di ‘Gnazio, Leonardo Apache, avrebbe stuprato (secondo l’accusa della presunta vittima) una ragazza, la “banda degli spioni” di Pazzali già era a caccia di informazioni su di lui: "Leonardo sull’intelligence non ha niente?".

 

Ma quel disgraziato 19 maggio 2023 ancora nessuno sapeva quello che era avvenuto: la ragazza si presenta al pronto soccorso, accompagnata dalla mamma, verso le 16:30 del 19 maggio. Solo quaranta giorni dopo, il 29 giugno, su pressioni del padre, la ragazza si convince a presentare una querela. Il 3 luglio la procura di Milano apre un fascicolo. La notizia delle accuse a La Russa jr. viene pubblicata dal Corriere il 7 luglio 2023.

ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA

 

 

Oggi ‘Gnazio sente giustamente puzza di bruciato. Raggiunto dal ‘’Fatto’’ pone l’accento sulla data dell'accesso abusivo da parte di Equalize: “È questa la cosa strana, perché di quello che era avvenuto ne veniamo a conoscenza 40 giorni dopo, quando l’avvocato decide di presentare denuncia. Ma fino a quel momento io non avevo cognizione minima di questa vicenda, né io né altri. Voglio capire chi poteva in quella data avergli dato questa richiesta su mio figlio. Di certo non io, perché non chiedo informazioni su mio figlio”.

 

IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSA

Intervistato da Vespa, 'Gnazio ha aggiunto: “Ho esaminato le date di questo e degli altri dossieraggi, non credo alle cose occasionali, che motivo aveva? Bastava chiedere a me. Se avesse voluto sapere qualche cosa, anche se non ci incontravamo così di frequente, non credo fosse un segreto se mi avesse chiesto ‘i tuoi figli hanno procedimenti penali?’ Gli avrei risposto no”.

 

ENRICO PAZZALI EUR SPA

Secondo La Russa, Pazzali ha ricevuto “una richiesta” di fare un dossieraggio sulla seconda carica dello Stato “che non si può rifiutare: su questa ipotesi incentro la mia attenzione. Credo che se Pazzali avesse potuto dire no a chi gli ha chiesto di dossierare me e i miei figli probabilmente avrebbe detto no. Voglio sapere a chi non ha potuto dire no. È molto inquietante”.

 

Milano si divide tra due ipotesi: c'è chi non metterebbe la mano sul fuoco sul rapporto di amicizia tra Pazzali e La Russa. A prevalere nel cuore di Pazzali non è tanto il luciferino presidente del Senato bensì il presidente della Regione Lombardia, il leghista Attila Fontana.

 

ATTILIO FONTANA BERTOLASO

E raccontano dell’aspra battaglia condotta in Regione Lombardia da Ignazio La Russa e Daniela Santanchè (Fratelli d'Italia è il primo partito della Lombardia), per indurre Fontana a far accomodare la famiglia Angelucci al banchetto della ricchissima sanità lombarda, mandando a casa l'irremovibile assessore Guido Bertolaso. Operazione Angelucci finora è fallita, malgrado doviziose offerte di posti a Bertolaso per indurlo a traslocare dal Pirellone, per l'intervento risolutivo di Matteo Salvini. Vero, falso o verosimile?

 

 

LA SEDE DI EQUALIZE

Altre campane meneghine invece sostengono la tesi della banale coincidenza: il dossier La Russa Family magari serviva solo a estorcere denaro, magari vendendo le informazioni al miglior offerente. E infatti il solito curioso si chiede: che fine ha fatto quel falso rapporto della polizia di New York su Claudio Del Vecchio, condito con falsi particolari pruriginosi, confezionato da Equalize su commissione di Leonardo Maria Del Vecchio?

 

Da parte sua, dall'alto suo suo studio di avvocato, oggi La Russa dichiara a "Repubblica" di "non credere alle coincidenze": "Chiederò ai magistrati di indagare a fondo, è inquietante quello che è accaduto. In questa storia voglio adesso la massima trasparenza".

 

SAMUELE CALAMUCCI DAVANTI AL PC CONTA UNA MAZZETTA DI SOLDI

In queste ore ci si è poi concentrati molto sul ruolo di questi sedicenti “agenti israeliani”: evocare il Mossad fa subito pensare a operazioni nascoste, grandi schemi mondiali, presunti complotti. La verità, probabilmente, è molto più prosaica: i signori in questione forse erano degli operativi di qualche contractor privato, che si sono rivolti a Pazzali-Gallo-Calamucci & friends per semplici ragioni “di mercato”: essendo la “banda” di Equalize già introdotta nel mercato delle banche dati.

 

bruno frattasi foto di bacco

Infine, gli “addetti ai livori” sono rimasti molto colpiti dalle parole di Bruno Frattasi. Il direttore dell’Agenzia della cybersecurity nazionale ha provato a buttarla in caciara sostenendo che “qualunque sistema è bucabile”, e imputando lo scandalo dossier all’infedeltà dei pubblici funzionari (“È un problema parlare di sicurezza informatica se il portiere dell’albergo, per fare un paragone, quando il cliente si allontana, passa le chiavi della camera a qualcuno”).

 

Roberto Baldoni

È una verità parziale, visto che un problema di tenuta infrastrutturale c’è, e c’è anche un altro problema di gestione della Acn, visto che, come ha anche sottolineato Franco Gabrielli non si capisce perché Frattasi sia stato messo a capo di una struttura tecnica di cui, come prefetto, non poteva possedere specifiche competenze.

 

Uno stupore non isolato, che risale al marzo 2023, quando Frattasi fu piazzato nel suo ruolo dopo la clamorosa epurazione del super tecnico Roberto Baldoni, professore ordinario di Informatica all'Università La Sapienza di Roma dove ha fondato nel 2011 e diretto fino al 2017 il primo centro di ricerca in Italia su "Cyber Intelligence e Sicurezza Informatica".

 

Da gennaio 2018 fino ad agosto 2021 Baldoni è stato Vice Direttore Generale del DIS per sviluppare l'Architettura Nazionale di Cybersecurity e coordinare le azioni di mitigazione degli attacchi cyber con impatto sulla sicurezza nazionale.

 

ALFREDO MANTOVANO

Durante questi quattro anni, Roberto Baldoni è stato anche il punto di contatto nazionale dell'UE per l'attuazione della direttiva NIS e della NATO per le questioni di politica cyber. Nell'agosto 2021 Baldoni è stato nominato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

 

FRANCO GABRIELLI NUNZIA CIARDI

Nonostante avesse l'ottimo rapporto con i servizi di intelligence internazionali e uno stretto dialogo con Washington, il curriculum del professor Baldoni aveva una pecca: non era considerato vicino a Fratellini d’Italia e fu cacciato in nome del solito amichettismo di destra.

 

La nomina di Frattasi fu caldeggiata infatti dal sottosegretario con delega all'Intelligence Alfredo Mantovano, mentre il suo predecessore (governo Draghi) Franco Gabrielli avrebbe voluto a capo dell’Agenzia della Cybersecurity, l’ex capo della polizia postale, la competente Nunzia Ciardi, che si è dovuta accontentare di diventata vice di Frattasi. E infatti, non sono mancati nel tempo i contrasti al vertice…

 

 

 

nunzia ciardi foto di bacco (1)

 

DAVID BARNEA, CAPO DEL MOSSAD, AI FUNERALI DELL AGENTE MORTO SUL LAGO MAGGIORE

 

 

 

ENRICO PAZZALI

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...

antonio tajani edmondo cirielli

ALTRO CHE GOVERNO COESO: È GUERRA APERTA IN CASA! – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO – E IL SEGRETARIO REGIONALE AZZURRO, FULVIO MARTUSCIELLO, MINACCIA GLI ALLEATI: “PRIMA ANCORA DI SEDERCI AL TAVOLO CON EDMONDO CIRIELLI, DEVE CHIEDERE SCUSA PER GLI INSULTI RIVOLTI A SILVIO BERLUSCONI E RIPORTATI NEL LIBRO ‘FRATELLI DI CHAT’” – TAJANI TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO, FDI SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA IN CAMPANIA, STORICO FEUDO AZZURRO...

tridico giuseppe conte matteo salvini occhiuto giorgia meloni calabria fico antonio tajani

DAGOREPORT! IN CALABRIA, COME NELLE MARCHE, SI REGISTRA LA SCONFITTA DI GIUSEPPE CONTE: HA VOLUTO FORTISSIMAMENTE LA CANDIDATURA DI PASQUALINO TRIDICO CHE NON HA PORTATO CONSENSI NÉ AL CAMPOLARGO, NÉ TANTOMENO AL M5S CHE HA PRESO GLI STESSI VOTI DEL 2021 - LA DUCETTA ROSICA PERCHÉ FRATELLI D’ITALIA HA UN TERZO DEI VOTI DI FORZA ITALIA, CHE CON LA LISTA OCCHIUTO ARRIVA FINO AL 30% - LA SORPRESA È LA CRESCITA DELLA LEGA, CHE PASSA DALL’8,3 AL 9,4%: MOLTI CALABRESI HANNO VOLUTO DARE UN PREMIO A SALVINI CHE SI È BATTUTO PER IL PONTE SULLO STRETTO - ORA LA BASE DEI 5STELLE E' IN SUBBUGLIO, NON AVENDO MAI DIGERITO L'ALLEANZA COL PD - LA PROVA DEL FUOCO E' ATTESA IN CAMPANIA DOVE IL CANDIDATO CHE CONTE HA IMPOSTO A ELLY E DE LUCA, ROBERTO FICO, NON PARE COSI' GRADITO AGLI ELETTORI DEL CENTROSINISTRA...    

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…