matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio

DIETROFRONT! SULLA LEGGE ANTI-RAVE, IL GOVERNO È SUBITO COSTRETTO ALLA RETROMARCIA – DOPO I “DISAGI” ESPRESSI DAL GUARDASIGILLI NORDIO E LE CRITICHE DI FORZA ITALIA, IL DECRETO PER PUNIRE CHI ORGANIZZA RAVE SARÀ MODIFICATO – L’IPOTESI È QUELLA DI ABBASSARE LA PENA SOTTO I 5 ANNI PER EVITARE LE INTERCETTAZIONI E DEFINIRE MEGLIO IL REATO – LE MODIFICHE SPETTERANNO AL PARLAMENTO, CHIAMATO A CONVERTIRE IL TESTO IN LEGGE ENTRO LA FINE DELL’ANNO...

Giovanni Bianconi per www.corriere.it

 

MELONI PIANTEDOSI

Fatta la legge, è già ora di cambiarla. Ad appena 48 ore dall’approvazione in Consiglio dei ministri, il decreto anti-rave presentato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi mostra almeno due criticità, sulle quali esponenti della stessa maggioranza chiedono di intervenire: l’eccessiva genericità della norma per definire «l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati» e la possibilità di intercettare alla ricerca di ipotetici responsabili del nuovo reato.

 

Il testo del decreto legge anti rave

matteo piantedosi carlo nordio

Le modifiche spetteranno al Parlamento chiamato a convertire il decreto in legge entro la fine dell’anno, e serviranno anche a scongiurare eventuali imbarazzi o diversità di vedute con il Viminale al ministero della Giustizia, dove ieri si sono insediati il viceministro e due sottosegretari che affiancheranno il Guardasigilli Carlo Nordio. Il quale si rimette alla «intenzioni sovrane» delle Camere, ma intervenendo alla commemorazione dei caduti dell’Amministrazione penitenziaria ha difeso il «decreto Piantedosi», almeno in linea di principio: «Se in questi giorni sono stati adottati provvedimenti che qualcuno ha temerariamente definito liberticidi, è perché uno Stato di diritto non può tollerare la violazione dei principi minimi di incolumità e di tutela della salute pubblica. La forza senza la giustizia è selvaggia e brutale, ma la giustizia senza la forza è una vuota e impotente astrazione».

 

RAVE PARTY MODENA

Eppure, non è difficile avvertire qualche scricchiolio tra il garantismo sempre rivendicato da Nordio (sia pure coniugato con la certezza della pena e la garanzia della pubblica sicurezza) e la prima misura varata dal governo di cui fa parte. Il giorno del giuramento il Guardasigilli disse di voler procedere a «una forte depenalizzazione e quindi una riduzione dei reati», ma al suo esordio l’esecutivo ha introdotto un nuovo reato; inoltre ha sempre sostenuto come «le intercettazioni, secondo me, andrebbero limitate; alcune sono indispensabili e altre dannose perché limitano la libertà dei cittadini», ma per come è scritta la norma anti-rave espande gli ascolti delle conversazioni anche a questa fattispecie.

 

RAVE PARTY MODENA

Proprio la possibilità di intercettare chi organizza i raduni potenzialmente illegali è uno dei problemi segnalati nel neo-viceministro di Forza Italia Francesco Paolo Sisto. Ha ribadito che la premier Giorgia Meloni e il suo vice (nonché ministro degli Esteri) Antonio Tajani hanno specificato che «non devono essere possibili» in questo tipo di indagini, cioè il contrario di quanto previsto dal decreto che fissa a sei anni di carcere il tetto massimo della pena prevista; sopra i cinque, infatti, i pubblici ministeri hanno diritto a chiedere e ottenere le registrazioni dei colloqui.

 

RAVE PARTY MODENA

Sisto ha già individuato la soluzione: «L’unico sistema è portare la pena a un livello che inibisca l’uso delle intercettazioni», quindi sotto i cinque anni. Ma secondo il viceministro bisogna pure «tipizzare la fattispecie» dei rave-party da punire, «per evitare che quella appena approvata da norma di garanzia si trasformi in norma di polizia; non si può “ravizzare” ogni tipo di raduno o manifestazione». E allora, «siccome l’intenzione è di colpire situazioni in cui il largo uso di sostanze stupefacenti crea pericoli concreti per l’ordine e la salute pubblica», proprio il consumo di droghe correlato agli eventi consentirebbe di definire meglio il reato.

 

RAVE PARTY MODENA

Una norma da correggere, quindi. Anche gli altri due sottosegretari alla Giustizia, Andrea Del Mastro per Fratelli d’Italia e Andrea Ostellari per la Lega, sono aperti a modifiche, sottolineando però l’impellenza di bloccare i rave-party. Sebbene quello in corso a Modena proprio nelle ore in cui è stato partorito il decreto legge (possibile solo «in casi straordinari di necessità e urgenza», secondo Costituzione) sia stato smobilitato pacificamente con le vecchie norme; e il precedente che aveva creato allarme risale al Ferragosto 2021.

 

matteo piantedosi

«Abituatevi alla velocità con cui la politica darà risposte», avverte Del Mastro; «Se c’è una virgola da cambiare lo si farà», minimizza Ostellari. Toni e visioni diverse da quelle di Sisto e — forse — dello stesso ministro. Almeno quello che con la sua fama di liberale è stato salutato con soddisfazione in via Arenula da docenti di diritto, avvocati e «garantisti» vari che ora storcono il naso (o addirittura gridano allo scandalo) davanti al «decreto Piantedosi».

piantedosiGIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI ALFREDO MANTOVANO ORAZIO SCHILLACI GIORGIA MELONI CARLO NORDIO MATTEO PIANTEDOSI RAVE PARTY MODENA

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...