paolo gentiloni matteo renzi

DIPARTITO DEMOCRATICO – GENTILONI REPLICA AL J’ACCUSE-HARAKIRI DI RENZI SUI MIGRANTI: “ACCUSA IL PD? IO ACCUSO SALVINI. LO IUS SOLI? NON SONO RIUSCITO AD APPROVARLO PER MANCANZA DI NUMERI, NON DI CORAGGIO O VOLONTÀ, CHE SEMMAI MANCARONO TRA IL 2015 E IL 2016, QUANDO I NUMERI C’ERANO ECCOME MA GOVERNO E PD DECISERO DI NON PROCEDERE” – “LIMITI ED ERRORI CI SONO STATI, MA I CROLLI DI CONSENSI AL PD NON DIPENDONO DALLE POLITICHE DI MINNITI, AL CONTRARIO…”

MIGRANTI, GENTILONI: ACCUSO SALVINI, ITALIA ISOLATA AI TAVOLI DI BRUXELLES

Renzi e Gentiloni

(LaPresse) - "Caro Direttore, io accuso Salvini. Lo accuso perché sta cancellando l’immagine di un’Italia che sull’immigrazione aveva 'salvato l’onore dell’Europa'. Lo accuso per la disinvoltura con cui adopera alcune parole. Tanti nemici tanto onore: non è soltanto una sbruffonata autolesionista, come si è visto anche in questi giorni dal nostro isolamento sui tavoli di Bruxelles, è il recupero sfrontato di un linguaggio messo al bando dalla storia".

 

Inizia così la lettera inviata dall'ex premier, e attuale presidente del Partito democratico, Paolo Gentiloni, a 'Repubblica', in risposta al 'j'accuse' di Matteo Renzi, sempre sullo stesso quotidiano venerdì. In qualche modo l'ex segretario dem metteva all'indice il suo successore a Palazzo Chigi e il suo ministro dell'Interno, Marco Minniti, per non aver avuto il "coraggio" di andare fino in fondo sullo Ius Soli e il tema dei flussi migratori, che oggi sono al centro dell'azione politica di Matteo Salvini e la Lega.

 

SALVINI MIGRANTI

MIGRANTI, GENTILONI: SALVINI FA DANNI A FUNZIONE DI MINISTRO DELL'INTERNO

(LaPresse) - "Accuso Salvini per il danno che sta facendo alla funzione stessa del ministro dell’Interno. Il responsabile della sicurezza di noi tutti non può trascorrere le proprie giornate tra comizi, selfie e addirittura attacchi sguaiati alla magistratura. E soprattutto non può mettere in scena una strategia della tensione sulla pelle di poche decine di migranti: 'Coloro che salvano vite umane non possono essere criminali', come ha ricordato il presidente tedesco Steinmeier.

 

minniti gentiloni

Questa piccola strategia della tensione non ha alcuna giustificazione. La chiusura dei porti non è infatti la risposta sbagliata a una situazione di emergenza -che non esiste- ma una truce esibizione propagandistica incompatibile con il diritto internazionale". Così l'ex premier, e attuale presidente del Partito democratico, Paolo Gentiloni, in un lettera a 'Repubblica', in risposta al 'j'accuse' di Matteo Renzi, sempre sullo stesso quotidiano venerdì

 

IUS SOLI, GENTILONI: NON MANCÒ IL CORAGGIO, MA I NUMERI IN PARLAMENTO

RENZI E GENTILONI

(LaPresse) - "So bene che anche i nostri governi avrebbero potuto fare di più e di meglio sul terreno dell’integrazione. Anche con scelte positive come la legge sullo ius soli. Io purtroppo non sono riuscito a farla approvare al Senato. Per mancanza di numeri, non certo di coraggio o di volontà.

nicola zingaretti e paolo gentiloni festeggiano i risultati del pd alle europee

 

Coraggio o volontà che semmai ci mancarono tra il 2015 e il 2016, quando i numeri c’erano eccome ma Governo e Pd decisero di non procedere". Lo scrive l'ex premier, e attuale presidente del Partito democratico, Paolo Gentiloni, nella lettera inviata a 'Repubblica', in risposta al 'j'accuse' di Matteo Renzi, sempre sullo stesso quotidiano, di venerdì scorso. "Limiti ed errori comunque ci sono stati. Ma i crolli di consensi al Pd nel voto del 2018 non dipendono certo dalle politiche migratorie di Minniti. Al contrario, garantire sicurezza e protezione è compito irrinunciabile di qualsiasi governo progressista", aggiunge. "Guardiamo avanti, allora, come giustamente chiede Nicola Zingaretti - sottolinea ancora Gentiloni -. Cerchiamo di svegliare i sonnambuli, piuttosto che attardarci attorno a vecchie diatribe

 

FRANCESCHINI RENZI GENTILONI

MIGRANTI, GENTILONI: SALVINI DOVEVA ATTUARE L'INTESA CON LA LIBIA

(LaPresse) - "Accuso Salvini di non aver utilizzato una condizione relativamente favorevole. Bisognava attuare l’intesa con la Libia, specie nella parte di contrasto al disastro dei diritti umani nei campi. Era il momento di promuovere corridoi umanitari per i rifugiati, cominciando da quelli detenuti in zone a rischio di conflitto. Si trattava di proporre per i migranti economici quote di ingressi regolari e sicuri.

paolo gentiloni

 

Bisognava migliorare i compiti delle missioni navali, non cancellarle. E occorreva rafforzare, con la necessaria rete di alleanze, la stabilità della Libia anziché vedere indebolita l’influenza italiana tra un insulto alla Tunisia e una lite con la Francia". Lo scrive l'ex premier, e attuale presidente del Partito democratico, Paolo Gentiloni, nella lettera inviata a 'Repubblica', in risposta al 'j'accuse' di Matteo Renzi, sempre sullo stesso quotidiano, di venerdì scorso.

paolo gentiloni (2)

 

"La verità? Salvini e il governo non hanno fatto nulla di tutto questo perché preferiscono il problema alla sua soluzione. Non solo - prosegue -. Hanno anche fatto a pezzi, con il decreto sicurezza, il nostro sistema di accoglienza e integrazione, che con tutti i suoi limiti e qualche evidente stortura aveva comunque contribuito - accanto alla straordinaria attività di molti Sindaci e delle reti di volontariato laico e religioso- a contenere i rischi di esclusione e odio sociale che abbiamo visto purtroppo esplodere in diversi paesi a noi vicini. Quel 'la pacchia è finita' rivolta ai migranti irregolari che vengono messi in mezzo alla strada non procura sicurezza, è lo slogan di un governo in cerca di guai".

nicola zingaretti paolo gentiloni paola de michele massimiliano smeriglioGENTILONI MINNITI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…