giuseppe conte pieni poteri decreto firma

DITE A CONTE CHE SI PREPARA UNA CLASS ACTION CONTRO IL GOVERNO PER I DANNI DA LOCKDOWN - VISTO CHE LUI E LE SUE TASK FORCE STANNO PRENDENDO DECISIONI STORICHE SULLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO, DI IMPRESA, DI ASSOCIAZIONE, A BOTTE DI DPCM (DUNQUE IN MODO INCOSTITUZIONALE), CHI È OBBLIGATO A STARE FERMO UN ALTRO MESE NONOSTANTE LE POCHE DECINE DI CASI DALLA LIGURIA IN GIÙ È PRONTO AD ANDARE IN TRIBUNALE

Gianluca Borrelli per www.termometropolitico.it

 

Ma chi comanda in Italia, in questo momento?

Poco dopo il messaggio del Presidente del Consiglio, il ministro delle pari opportunità, Elena Bonetti, ha scritto su Twitter: “In sicurezza si potrà visitare un museo ma non si può celebrare una funzione religiosa? Questa decisione è incomprensibile. Va cambiata”.

 

Chi comanda in Italia? Il ruolo di Conte e dei ministri in carica

giuseppe conte conferenza stampa

Conte e le sue task force, composte da persone che non sono state elette da nessuno, ed in molti casi assolutamente sconosciute alla popolazione, prendono decisioni irrevocabili e non discutibili e non discusse né in Parlamento né in consiglio dei ministri. È legittimo e normale che un politico faccia affidamento su dei collaboratori, ma si possono prendere decisioni così importanti senza prima discuterle almeno in consiglio dei ministri? E se decidono quasi tutto le task force a cosa servono i ministri?

 

Il secondo punto è forse ancora più inquietante: se il Presidente del consiglio ha in mano uno strumento tale, con cui può in teoria prendere qualsiasi decisione senza che nessuno gli dica nulla, chi garantisce che non ci sia un abuso? Non solo adesso ma in qualsiasi momento del futuro.

 

Secondo l’Avv. Andrea Caristi, esperto di diritti della persona, in realtà il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) dovrebbe essere solo un atto amministrativo, che quindi non può limitare la libertà delle persone o entrare in aperto conflitto con le libertà costituzionali.

 

È come se, in nome di una emergenza nazionale, si usassero i regolamenti per le violazioni dei divieti di sosta per arrestare qualcuno. Va bene che il fine giustifica i mezzi, ma fino a un certo punto, e soprattutto per un tempo molto molto limitato, altrimenti si scade facilmente nell’abuso. Sarebbe politicamente opportuno cominciare quanto prima ad emanare decreti legge, che poi vengano sottoposti al voto del Parlamento come da prassi.

 

giuseppe conte conferenza stampa fase due

DPCM: chiarimenti normativi

Per capirsi: i DPCM sono norme di rango secondario, sono norme regolamentari quindi atti amministrativi. Siccome le libertà concretamente compresse con le misure adottate dal Governo sono tutte di rango costituzionale, è necessario anche il controllo dell’autorità giudiziaria (TAR, Corte Costituzionale ecc). Questo vale sia per la libertà personale, che addirittura gode di doppia riserva di legge costituzionale, che per la libertà di impresa.

 

Questo sia per norme di rango costituzionale che per la CEDU cioè la Convenzione Europea dei Diritti Umani. Vero è ad esempio che l’articolo 16 della Costituzione prevede limitazioni alla libertà di circolazione per ragioni di tipo sanitario però sempre stabilite dalla legge. Legge che al momento non è stata ancora emanata. Si procede da parecchie settimane per decreto del presidente del consiglio, cosa mai avvenuta in passato.

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPA

 

Questo è grave comunque lo si voglia vedere, da un punto di vista normativo: si è adottato un primo decreto legge del 23 febbraio e poi un secondo del 25 marzo col quale poi si demandava al DPCM per individuare in concreto le limitazioni da applicare. Questo decreto legge può essere individuato come una sorta di norma in bianco in quanto la norma che concretamente pone il precetto è il DPCM.

 

DPCM che peraltro è sottratto al vaglio diretto di costituzionalità della Corte Costituzionale che può valutare solo le leggi e gli atti aventi forza di legge.

 

Ciò non toglie però che essa resta sempre norma di rango secondario e che quindi eventualmente, in sede giurisdizionale, debba recedere rispetto alla legge e ancor di più alla Costituzione. È chiaro che sarebbe necessario che qualcuno sollevasse la questione in sede in sede giurisdizionale. Magari appunto ricorrendo per vie legali e lamentando l’impossibilità di proseguire la propria attività lavorativa. Sono moltissime le attività che saranno penalizzate a tempo indeterminato (in qualche caso anche con logiche discutibili), chi tutelerà tutte queste persone?

 

roma dall'alto durante il lockdown foto mezzelani gmt 34

La chiusura a tempo indeterminato di attività economiche confligge con la libertà di impresa e può essere disposta solo a fronte di un indennità, di un ristoro. Non si può inibire ad una persona a tempo indeterminato di mantenersi in vita e pensare di uscirsene con un prestito (che pochissimi riusciranno comunque a ripagare) o con un bonus di 600 euro. Bonus che molti non hanno ancora ricevuto e che forse non riceveranno in nessun caso.

 

Chi comanda in Italia? Verso una class action?

Tornando alla questione su “chi comanda in Italia?” è possibile anche rilevare che su questi punti la reazione dell’opposizione appare balbettante. Sarebbero necessarie forti prese di posizione nelle sedi istituzionali, non su Facebook. Più probabilmente sarà forse il caso che le categorie di piccoli imprenditori, artigiani, partite IVA, facciano una class-action per avere il reale indennizzo che gli spetta e che la Costituzione garantisce.

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...