salvini tria

DOPO LE SPACCONATE DI LUIGINO DI MAIO SU TRIA (“UN MINISTRO SERIO TROVA I SOLDI”), ARRIVA ANCHE L’AFFONDO DI SALVINI: “SERVE UNA LEGGE DI BILANCIO CHE SIA CORAGGIOSA. SE L'ITALIA VUOLE CRESCERE, DEVE INVESTIRE. HO PARLATO CON ALCUNI DI QUESTI FAMOSI INVESTITORI ESTERI DI CUI SI SENTE PARLARE. E TUTTI HANNO DETTO LA STESSA COSA: FATE UNA..." - "ESPERIENZA AL GOVERNO? NON È CHE ORA FACCIA SALTARE TUTTO PERCHÉ SONO AL 30%"

Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

giulia bongiorno giovanni tria matteo salvini

«La legge di bilancio? Una cosa è importante: che sia coraggiosa. Se lo sarà, e lo sarà, gli zero virgola di deficit in più non conteranno niente». Matteo Salvini è appena tornato a casa da Fregene: «Avevo i figli qui a Roma in gita e ho staccato la spina per qualche ora».

 

Che cosa significa «legge di bilancio coraggiosa»?

«Significa che se l'Italia vuole crescere, deve investire. Come chiunque. In queste ultime settimane ho avuto modo di fare alcune chiacchierate con alcuni di questi famosi investitori esteri di cui si sente parlare. E tutti, sottolineo tutti, mi hanno detto la stessa cosa: fate una manovra coraggiosa, espansiva. Se avrà quel segno, non preoccupatevi di qualche decimale di deficit: non è un problema. Per questo io dico: sarà una manovra coraggiosa».

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

 

Il ministro Tria deve continuare a preoccuparsi?

«Guardi che a me piacerebbe essere il ministro all' Economia che cambia il passo. Essere il primo, dopo anni di manovre restrittive, a firmare un bilancio espansivo. Non possiamo mai dimenticarci un numero: le manovre soffocanti hanno aumentato il debito di 250 miliardi in 5 anni. Ormai è chiaro: se il Paese non cresce, il debito aumenta. Se cresce, il debito si riduce. Se fossi in Tria, chiederei a Salvini e Di Maio di fare spese intelligenti».

 

Il portavoce del premier, Rocco Casalino, ha minacciato sfracelli al ministero dell' Economia.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

«Credo sia stato incauto. Ma nessuno minaccia nessuno. Quello che vogliamo dire, noi lo diciamo con il sorriso».

 

Torniamo alle spese intelligenti. Nel centrodestra le contestano questo: il reddito di cittadinanza è una misura assistenziale.

«Il reddito di cittadinanza deve diventare un fattore di produttività. Fino ad oggi i centri per l' impiego sono stati centri per il disimpiego, con tassi di successo pari a quello delle vecchie politiche per i rifugiati. Se il reddito, legato alla cittadinanza italiana, sarà un aiuto concreto alla professionalizzazione, ben venga. Un reddito per il reingresso nel mondo del lavoro fa parte del nostro programma di crescita».

 

salvini di maio

Che differenza c'è tra pace fiscale e condono?

Oggi in spiaggia a Fregene in tanti mi hanno chiesto l' intervento sulle cartelle. La pace fiscale si rivolge a chi le dichiarazioni dei redditi le ha fatte, non a chi è sempre rimasto sommerso, e porta in cassa miliardi.

 

Nella manovra di tagli proprio non si parlerà?

«Ma certo. Luigi Di Maio dice la "sanità non si tocca", ma gli sprechi si devono toccare e i costi standard saranno importanti sotto questo punto di vista. Mi accusano di sprecare sulle pensioni, ma lei lo sa che noi paghiamo un miliardo all' anno di pensioni sociali sui ricongiungimenti famigliari?

 

GIULIO CENTEMERO

Persone che arrivano senza aver mai pagato un euro di tasse e si prendono la pensione? E con il dl del ministro Bongiorno ci sono amplissimi margini di recupero di risorse e produttività anche nella pubblica amministrazione. E poi, me lo lasci dire...».

 

Prego

«Il 22 settembre, lo scorso anno erano entrate in Italia 103.151 persone. Nel 2018, soltanto 21.017. Un risparmio secco di più di un miliardo di soldi veri. Con un terzo di quella cifra, io assumerò 10 mila uomini nelle forze dell' ordine».

 

Il suo tesoriere, Giulio Centemero, è indagato per un contributo ricevuto da un' associazione vicina alla Lega.

«Io non commento mai questo genere di notizie. I magistrati fanno il loro. Cerchino quel che devono cercare in Lussemburgo o Svizzera, soldi non ce ne sono. E da quando sono segretario abbiamo non una, ma due società di revisione. Il risultato bello che ho portato a casa da tutte queste inchieste che riguardano me o la Lega è che mi ha chiamato una marea di giudici e anche di procuratori. Per dirmi "nell' amministrazione della giustizia non siamo tutti uguali"».

SALVINI BERLUSCONI

 

Ormai è ufficiale: lei è il titolare di «due forni», da una parte il centrodestra, dall' altra i 5 stelle.

«Macché. A suo tempo il centrodestra mi ha detto "vai, prova". Ho accettato la sfida per un contratto di 5 anni. Non è che ora faccia saltare tutto perché sono al 30%. Quest' anno smonterò un pezzo di legge Fornero, una parte di italiani pagherà il 15% di tasse, toglieremo qualche accisa sulla benzina. Poi andremo avanti».

 

Lei ieri ha detto che la sindaca Virginia Raggi poteva fare di più. Qualche mese fa sembrava meno critico.

salvini berlusconi

«Ieri io e lei ci siamo messaggiati. Penso che comunque lei in parte abbia ragione: non puoi fare in tre anni ciò che non è stato fatto in trenta. Certo, la pulizia, le buche per strada, la manutenzione del verde potrebbero essere migliori...».

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...